MONDO
Incidente aereo a Taiwan
Pilota eroe, i morti sono 31, ma avrebbero potuto essere molti di più
Comandante e vice sono morti nello schianto, ma la loro manovra avrebbe evitato l'impatto con i grattacieli potenzialmente disastroso. Tra le cause l'ipotesi di un guasto ad uno dei motori
"Ha fatto tutto il possibile", ha detto con la voce rotta dai singhiozzi il sindaco di Taipei, Wen Ko-je, parlando del pilota del volo della TranAsia Airways precipitato ieri a Taiwan. "La reazione immediata del pilota ha salvato molte persone", ha aggiunto Chris Lin, fratello di uno dei sopravvissuti.
Nell'attesa dei dati delle scatole nere - già recuperate -, del disastro aereo che ha causato oltre trenta vittime arrivano le prime ricostruzioni. E stando a queste, la prima certezza sarebbe quella del comportamento eroico di pilota (il 42enne Liao Chien-Tsung) e copilota del volo partito da Taipei e diretto verso l’isola di Kinmen. Resisi conto delle difficoltà sarebbero infatti riusciti a dirigre l'aereo verso il fiume, zona evidentemente sicura per tentare un ammaraggio ma anche per evitare altre vittime, e soprattutto sarebbero riusciti quasi miracolosamente ad evitare i grattacieli della città asiatica, salvando così la vita a decine se non centinaia di potenziali vittime.
"Nel video si vede come abbiano tirato su il muso per evitare i palazzi", commentano alcuni testimoni osservando le immagini dell'incidente.
In attesa dei dati delle scatole nere, che sono state già recuperate, l'ipotesi è per ora quella di un guasto ad uno dei due motori dell'Atr. Il presidente della compagnia aerea, Fred Wu, ha però smentito le voci secondo cui l’aereo non avesse superato tutti i controlli ai motori, e si è dichiarato disponibile a fornire i documenti che lo proverebbero agli inquirenti.
La compagnia aerea ha intanto stanziato un fondo per l’emergenza del valore di 200mila dollari di Taiwan, pari a 5600 euro, a ognuna delle famiglie colpite dalla tragedia, incluse le due persone che si trovavano a bordo del taxi colpito dall’aereo prima di finire nelle acque del fiume Keelung, e che da ieri si trovano in ospedale. Per ognuna delle famiglie delle vittime sono stati stanziati 1,2 milioni di dollari di Taiwan, pari a 33600 euro.
Nell'attesa dei dati delle scatole nere - già recuperate -, del disastro aereo che ha causato oltre trenta vittime arrivano le prime ricostruzioni. E stando a queste, la prima certezza sarebbe quella del comportamento eroico di pilota (il 42enne Liao Chien-Tsung) e copilota del volo partito da Taipei e diretto verso l’isola di Kinmen. Resisi conto delle difficoltà sarebbero infatti riusciti a dirigre l'aereo verso il fiume, zona evidentemente sicura per tentare un ammaraggio ma anche per evitare altre vittime, e soprattutto sarebbero riusciti quasi miracolosamente ad evitare i grattacieli della città asiatica, salvando così la vita a decine se non centinaia di potenziali vittime.
"Nel video si vede come abbiano tirato su il muso per evitare i palazzi", commentano alcuni testimoni osservando le immagini dell'incidente.
In attesa dei dati delle scatole nere, che sono state già recuperate, l'ipotesi è per ora quella di un guasto ad uno dei due motori dell'Atr. Il presidente della compagnia aerea, Fred Wu, ha però smentito le voci secondo cui l’aereo non avesse superato tutti i controlli ai motori, e si è dichiarato disponibile a fornire i documenti che lo proverebbero agli inquirenti.
La compagnia aerea ha intanto stanziato un fondo per l’emergenza del valore di 200mila dollari di Taiwan, pari a 5600 euro, a ognuna delle famiglie colpite dalla tragedia, incluse le due persone che si trovavano a bordo del taxi colpito dall’aereo prima di finire nelle acque del fiume Keelung, e che da ieri si trovano in ospedale. Per ognuna delle famiglie delle vittime sono stati stanziati 1,2 milioni di dollari di Taiwan, pari a 33600 euro.