SALUTE
A bordo il tumore della pelle è frequente più del doppio
Piloti d’aereo e assistenti di volo a rischio melanoma
Lo studio, condotto da Martina Sanlorenzo, dermatologa italiana che lavora da anni in Usa, ha rivelato che i piloti e il personale di cabina hanno un'incidenza di melanoma due volte superiore rispetto al resto della popolazione.

Piloti, assistenti di volo e altro personale di bordo in aereo hanno un rischio di melanoma maggiore rispetto alla popolazione generale, infatti la frequenza di questo tumore della pelle è doppia in queste professioni rispetto alla frequenza media del melanoma.
Studio dell'Università della California condotto da un'italiana
A rivelarlo è uno studio dell'Università della California pubblicato su 'Jama Dermatology', condotto da Martina Sanlorenzo, ricercatrice italiana e autrice dello studio, che lavora da anni in Usa, ma si è laureata all'Università di Torino. Il rischio più alto per i piloti e l'equipaggio in cabina è legato ad una maggiore esposizione ai raggi del sole Uv e alle radiazioni cosmiche, dovuto all'attività professionale svolta a grandi altitudini.
Analizzati 266mila lavoratori a bordo
La meta analisi condotta dagli autori per valutare l'incidenza del melanoma in questi 'professionisti dell'aria' ha passato in rassegna 19 studi che hanno coinvolto con più di 266mila partecipanti. Ebbene, valutando l'indice standardizzato di incidenza (Sir) per il melanoma i ricercatori hanno verificato che quello per chi svolge attività lavorative legate al volo è 2,21, per i piloti arriva a 2,22 e per il personale in cabina è 2,09.
I lavoratori dovranno proteggere la pelle di più durante i voli
Martina Sanlorenzo ha spiegato che "in questa revisione sistematica di 19 studi abbiamo scoperto che i Sir del melanoma combinati e separati per piloti e personale di cabina erano superiori a 2. Questo dato - ha puntualizzato la ricercatrice - indica che i comandanti e il personale di cabina hanno un'incidenza del melanoma due volte superiore a quello della popolazione. Un segnale d'allarme che - ha concluso - dovrebbe indurre questi lavoratori a proteggersi di più dai raggi del sole".
Studio dell'Università della California condotto da un'italiana
A rivelarlo è uno studio dell'Università della California pubblicato su 'Jama Dermatology', condotto da Martina Sanlorenzo, ricercatrice italiana e autrice dello studio, che lavora da anni in Usa, ma si è laureata all'Università di Torino. Il rischio più alto per i piloti e l'equipaggio in cabina è legato ad una maggiore esposizione ai raggi del sole Uv e alle radiazioni cosmiche, dovuto all'attività professionale svolta a grandi altitudini.
Analizzati 266mila lavoratori a bordo
La meta analisi condotta dagli autori per valutare l'incidenza del melanoma in questi 'professionisti dell'aria' ha passato in rassegna 19 studi che hanno coinvolto con più di 266mila partecipanti. Ebbene, valutando l'indice standardizzato di incidenza (Sir) per il melanoma i ricercatori hanno verificato che quello per chi svolge attività lavorative legate al volo è 2,21, per i piloti arriva a 2,22 e per il personale in cabina è 2,09.
I lavoratori dovranno proteggere la pelle di più durante i voli
Martina Sanlorenzo ha spiegato che "in questa revisione sistematica di 19 studi abbiamo scoperto che i Sir del melanoma combinati e separati per piloti e personale di cabina erano superiori a 2. Questo dato - ha puntualizzato la ricercatrice - indica che i comandanti e il personale di cabina hanno un'incidenza del melanoma due volte superiore a quello della popolazione. Un segnale d'allarme che - ha concluso - dovrebbe indurre questi lavoratori a proteggersi di più dai raggi del sole".