POLITICA
I nodi delle coalizioni
Pisapia: impossibile il confronto con il Pd. Alfano: non mi ricandido
Il tentativo è fallito "ma non sono venute meno le ragioni che lo hanno ispirato. Temo i rischi fortissimi di un Paese nelle mani delle destre o dei populisti", dice l'ex sindaco di Milano

Grandi manovre in vista delle prossime elezioni politiche, previste per la primavera 2018.
"Ci abbiamo provato. Il nostro obiettivo, fin dalla nascita di Campo Progressista, è sempre stato quello di costruire un grande e diverso centrosinistra per il futuro del Paese in grado di battere destre e populismi. Oggi dobbiamo prendere atto che non siamo riusciti", dice Giuliano Pisapia.
"La decisione di calendarizzare lo Ius Soli al termine di tutti i lavori del Senato, rendendone la discussione e l'approvazione una remota probabilità, ha evidenziato l'impossibilità di proseguire nel confronto con il Pd", aggiunge l'ex sindaco di Milano. Il tentativo è fallito "ma non sono venute meno le ragioni che lo hanno ispirato. Temo i rischi fortissimi di un Paese nelle mani delle destre o dei populisti e ora c'è solo da sperare che le forze progressiste si ritrovino almeno dopo le elezioni. Io, come sempre, senza ambizioni personali, lavorerò per questo. Sperando che non sia troppo tardi. Per quanto mi riguarda ripeto, come ho detto fin dall'inizio, che non sarò candidato al Parlamento".
Alfano: non mi ricandido
Dal canto suo, a "Porta a porta", il ministro degli Esteri, Alfano, annuncia che non si presenterà: "La decisione di non ricandidarmi alle prossime elezioni l'ho comunicata oggi al presidente del Consiglio", aggiungendo di non averla comunicata a Matteo Renzi. L'intenzione è quella di dedicarsi interamente al partito continuando a perseguire il progetto di un area di espressione liberale, dimostrando che si può fare politica anche senza stare al governo o in Parlamento. Alfano ha fatto la sua scelta. C'è anche da dire che il governo che verrà - numeri alla mano - è presumibile possa durare poco. Se infatti l'ingovernabilità - o la governabilità sul filo di lana - che si è verificata in questa legislatura al Senato (ramo del Parlamento da sempre più 'accomodante') dovesse verificarsi anche alla Camera, si sarebbe costretti a tornare presto alle elezioni. In quella sede, chi decide di non partecipare a questo giro, potrebbe rientrare più forte di prima.
Fonti Pd: avanti coalizione con parte ex Sel, Bonino e Lista centrista con Casini e Lorenzin
Il Pd va avanti con il progetto di coalizione di centrosinistra. Lo affermano fonti della segreteria Dem, dopo il passo indietro di Giuliano Pisapia. Ci saranno sicuramente, al fianco del Pd, una lista di sinistra - spiegano le stesse fonti - con ex Sel come Zedda, Smeriglio, Uras, Ragosta, Stefàno. Ci sarà poi una lista centrista con Pier Ferdinando Casini e Beatrice Lorenzin. E la terza lista alleata, assicurano, sarà quella di +Europa di Emma Bonino.
"Ci abbiamo provato. Il nostro obiettivo, fin dalla nascita di Campo Progressista, è sempre stato quello di costruire un grande e diverso centrosinistra per il futuro del Paese in grado di battere destre e populismi. Oggi dobbiamo prendere atto che non siamo riusciti", dice Giuliano Pisapia.
"La decisione di calendarizzare lo Ius Soli al termine di tutti i lavori del Senato, rendendone la discussione e l'approvazione una remota probabilità, ha evidenziato l'impossibilità di proseguire nel confronto con il Pd", aggiunge l'ex sindaco di Milano. Il tentativo è fallito "ma non sono venute meno le ragioni che lo hanno ispirato. Temo i rischi fortissimi di un Paese nelle mani delle destre o dei populisti e ora c'è solo da sperare che le forze progressiste si ritrovino almeno dopo le elezioni. Io, come sempre, senza ambizioni personali, lavorerò per questo. Sperando che non sia troppo tardi. Per quanto mi riguarda ripeto, come ho detto fin dall'inizio, che non sarò candidato al Parlamento".
Alfano: non mi ricandido
Dal canto suo, a "Porta a porta", il ministro degli Esteri, Alfano, annuncia che non si presenterà: "La decisione di non ricandidarmi alle prossime elezioni l'ho comunicata oggi al presidente del Consiglio", aggiungendo di non averla comunicata a Matteo Renzi. L'intenzione è quella di dedicarsi interamente al partito continuando a perseguire il progetto di un area di espressione liberale, dimostrando che si può fare politica anche senza stare al governo o in Parlamento. Alfano ha fatto la sua scelta. C'è anche da dire che il governo che verrà - numeri alla mano - è presumibile possa durare poco. Se infatti l'ingovernabilità - o la governabilità sul filo di lana - che si è verificata in questa legislatura al Senato (ramo del Parlamento da sempre più 'accomodante') dovesse verificarsi anche alla Camera, si sarebbe costretti a tornare presto alle elezioni. In quella sede, chi decide di non partecipare a questo giro, potrebbe rientrare più forte di prima.
Fonti Pd: avanti coalizione con parte ex Sel, Bonino e Lista centrista con Casini e Lorenzin
Il Pd va avanti con il progetto di coalizione di centrosinistra. Lo affermano fonti della segreteria Dem, dopo il passo indietro di Giuliano Pisapia. Ci saranno sicuramente, al fianco del Pd, una lista di sinistra - spiegano le stesse fonti - con ex Sel come Zedda, Smeriglio, Uras, Ragosta, Stefàno. Ci sarà poi una lista centrista con Pier Ferdinando Casini e Beatrice Lorenzin. E la terza lista alleata, assicurano, sarà quella di +Europa di Emma Bonino.