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POLITICA

Nasce "Insieme"

Pisapia: "Oggi nasce la nuova casa comune del centrosinistra, da soli non si va da nessuna parte"

Da Piazza Santi Apostoli a Roma il lancio del progetto dell'ex sindaco di Milano e di Bersani

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"Oggi nasce la nuova casa comune del centrosinistra. Senza dimenticare il passato, ma radicalmente innovativi". Così Giuliano Pisapia apre il suo intervento a Piazza SS. Apostoli a Roma sul palco di "Insieme", la manifestazione nazionale organizzata dal suo movimento, Campo Progressista. "Uniti e radicalmente innovativi. Se noi non riusciamo a dare una casa comune radicalmente innovativa rispetto al passato, noi non riusciremo a raggiungere l'obiettivo".

"Basta con le divisioni"
"Ci davano per matti, eppure con coraggio e determinazione ce l'abbiamo fatta. E' una piazza bellissima. Abbiamo vinto la sfida. Per dire 'basta' alle divisioni. Uscire dai problemi da soli è avarizia. Uscirne insieme è buona politica, insieme", dice l'ex sindaco di Milano citando don Milani.  "Non sarà una fusione a freddo - ha detto Pisapia - ma una fusione a caldo" con un "percorso graduale" che porterà "a settembre" a gruppi unitari.

"Da soli si consegna il paese alle destre"
"Da soli non si va da nessuna parte. Non c'è altra strada che quella che stiamo percorrendo, insieme. Sono terrorizzato perché la strada della divisione rischia di dare il paese alle destre. Ci vuole discontinuità col passato per un futuro più serio, capace di dare risposte a tutti", dice ancora Pisapia.

"Discontinuità non per ripicca o antipatia per leader"
L'ex sindaco di Milano chiede una "discontinuità netta non per ripicca e personalismi, non per antipatia per uno o più leader ma perchè vediamo le difficoltà del Paese". "La politica non è avere tanti like, politica non è io è noi, giustizia e uguaglianza sociale sono il nostro obiettivo".

Bersani: centrosinistra largo, Pd non in grado di farlo
"Serve un centrosinistra largo e plurale, politico e civico, con meno non ce la facciamo, con meno
possiamo fare solo una nobile testimonianza. Il Pd, e mi spiace dirlo, non è nelle condizioni e nell'intenzione di promuovere un centrosinistra largo perché pensa che il centrosinistra si riassume nel Pd e il Pd si riassume nel capo", ha detto Pierluigi Bersani alla manifestazione di piazza Santi Apostoli. "Insieme facciamo partire oggi una nuova soggettività politica in radicale discontinuità con quello che si è visto in questi anni", ha aggiunto ricordando la "scelta dolorosa" dell'uscita dal Pd.

"Ci rivolgiamo al popolo di centrosinistra disilluso e spaesato"
"Da questa piazza noi vogliamo rivolgerci a tutto quel popolo di centrosinistra che se ne sta testardamente a casa, disilluso, spaesato, sfiduciato, che ha sentito oggi il comizio di Renzi ma  gli passa sulla testa come l'acqua sul marmo", ha detto Bersani. "Ma noi vogliamo reagire o no? Possiamo accettare che a poco a poco la destra prenda in mano il paese? Non possiamo assistere ad una deriva sociale di cui vediamo i segni da un po' di anni". 

La piazza
In piazza tanti esponenti politici. Dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, a Massimo D'Alema fino alla delegazione Pd di Andrea Orlando, Nicola Zingaretti e Gianni Cuperlo. "Non eravamo qui per assistere alla nascita di un partito, un partito c'è già, eravamo qui per ascoltare parole di unità per un centrosinistra largo", ha detto il Guardasigilli. E ancora: Bruno Tabacci, Stefano Fassina, una delegazione di Mdp guidata dai capigruppo Francesco Laforgia e Maria Cecilia Guerra, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

D'Alema: il centrosinistra è una politica
Quanto a D'Alema, osserva: "Andremo alle elezioni ognuno con la sua piattaforma. Se noi avremo un grande successo, come io spero, sarà possibile riaprire un discorso col Partito democratico per spingerlo a tornare ad essere una forza che vuole fare il centrosinistra, perché il centrosinistra non è una parola, è una politica. E la politica del Pd di questi anni non è stata una politica di centrosinistra, sennò non saremmo qui".

Onida: no a compromessi al ribasso
Dal palco a Santi Apostoli parla anche il costituzionalista Valerio Onida: "Noi - dice - non vogliamo essere i fedelissimi di nessuno, ma ci aspettiamo che nasca una esperienza collettiva, non siamo alla ricerca di un leader, non siamo alla ricerca di unanimità ma di dialogo. Mai di compromessi al ribasso".