Arte
Pittura italiana e altre storie minori
Dal 31 gennaio a Roma la mostra ideata da Angelo Mosca e Michele Tocca. Una serie di interrogativi sulla pittura, sulle sue storie e sul presente attraverso un confronto tra dipinti di ieri e di oggi

Quattro pittori, Angelo Mosca, Michele Tocca, Lorenza Boisi e Ivan Malerba, imbattendosi in cinque pittori di ieri trovano le risposte o forse soltanto la radice delle loro domande sul presente e sulla storia, proprio dove e come questi l’avevano lasciata. Carlo Dalla Zorza,Carlo Levi, Roberto Melli, Fausto Pirandello e Pio Semeghini hanno attraversato la storia in prima linea, percorrendo tuttavia strade defilate, rivelando pieghe nascoste e forse un po’ scomode degli aspetti che contraddistinguono il moderno.
Dal 31 gennaio al 12 aprile a Roma, al Casino dei Principi di Villa Torlonia, sede dell’Archivio della Scuola Romana, la mostra “PITTURA ITALIANA … e altre storie minori”, ideata da Angelo Mosca e Michele Tocca, propone una serie di interrogativi sulla pittura, sulle sue storie e sul presente attraverso un confronto, appunto, tra dipinti di ieri e di oggi. Tramite richiami poetici, estetici ed etici, le opere esposte offrono al pubblico la possibilità di riflettere su come la pittura muti i suoi significati nel tempo, come quella del presente diventi passata e quella del passato presente, in una tensione reciproca volta al futuro.
Nell’ambito della mostra, il 26 febbraio presso la Casa delle Letterature si svolgerà la giornata di studi “Paura della pittura” dedicata a Carlo Levi, pittore e scrittore iconoclasta. Parteciperanno, oltre agli artisti, Claudia Terenzi, storico dell’arte e curatore, Stefano Levi della Torre, nipote del Maestro ed estetologo, Alberto Mugnaini, critico d’arte e curatore, Andrea Viliani, direttore del Museo MADRE di Napoli, Raffaele Gavarro, curatore, Filippo La Porta, scrittore e critico letterario, Paolo Di Paolo, scrittore. Coordinano Daniela Fonti, presidente della Fondazione Carlo Levi e Maria Ida Gaeta, direttrice della Casa delle Letterature.