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Platini difende Tavecchio: "Non è razzista, è stata solo un'uscita infelice"

Il presidente dell'Uefa dice la sua sulle frasi sui giocatori extracomunitari costate sei mesi di squalifica al presidente della Figc: "Se il calcio italiano non l'avesse ritenuto un buon candidato, non l'avrebbe votato"

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Michel Platini (Ansa)
Roma
“Non penso sia razzista, ha fatto una c… un’uscita infelice”. Il presidente dell’Uefa Michel Platini spezza una lancia in favore del presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio. Per il numero uno del calcio europeo le frasi sui giocatori extracomunitari in Italia sono state solo uno scivolone.

"Se il calcio italiano non l'avesse ritenuto un buon candidato, non l'avrebbe votato"
"La sua candidatura l'ha decisa il calcio italiano, noi non abbiamo interferito – ha dichiarato Platini in un’intervista a Sky Sport - La disciplinare lo ha sospeso per sei mesi, ma non è tanto". Il presidente dell’Uefa parla anche del valore di Tavecchio come dirigente: "Se il calcio italiano non l'avesse ritenuto un buon candidato, non l'avrebbe votato. Siamo in democrazia”.

"Garcia? Ha fatto un grande lavoro. Totti? Un genio" 
Platini ha parlato anche del suo connazionale Rudi Garcia, che sta facendo benissimo alla Roma: "Ha fatto un grande lavoro e sono orgoglioso di essere un francese a Roma. Ha fatto giocare bene la squadra, tutti sono felici di lui". Ancora a proposito della Roma, capitolo Totti. “È un genio del calcio, forse l'unico che ha fatto tutta la sua carriera in una sola squadra".
 
Pogba e la Juventus
Il presidente dell’Uefa ha però anche un grande passato con la maglia della Juventus. "Il futuro di Pogba? La Juve è una grande d'Europa, deciderà lui quello che vuole fare con la sua famiglia. Ci saranno tanti soldi di mezzo, ma credo che Andrea Agnelli deciderà quello che deve fare". Sul suo mancato ritorno a Torino in veste diversa da calciatore, Platini ha detto: "Non si vive due volte la stessa storia d'amore, per questo non sono tornato a Torino".