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ECONOMIA

La nota del ministro

Poletti: Nella Legge di Stabilità cambio di passo sulla povertà

Secondo il ministro de Lavoro "Molti degli interventi del jobs act hanno chiari effetti di riduzione della povertà"

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Giuliano Poletti (LaPresse)
Nella prossima legge di stabilità dovrebbe esserci un "cambio di passo" sulle politiche di contrasto alla povertà. Lo afferma il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che in una nota diffusa in occasione della presentazione del Rapporto 2015 della Caritas sulla povertà fa sapere: "Dalla prossima Legge di stabilità cercheremo di avviare interventi seri, strutturati e sostenibili che possano segnare un cambio di passo". 

"L'azione di Governo, anche quando non direttamente volta al contrasto alla povertà estrema, è caratterizzata da una evidente inversione di tendenza rispetto al passato. Molti degli interventi del jobs act - precisa il Ministro- hanno chiari effetti di riduzione della povertà: si pensi alla riforma degli ammortizzatori sociali, dalla universalizzazione del'Indennità del Naspi, che copre molte figure che altrimenti sarebbero rimaste senza reddito, all'introduzione, per la prima volta nel nostro paese, di un sussidio di disoccupazione di natura non previdenziale, l'Asdi, destinato proprio ai disoccupati più bisognosi che abbiano esaurito gli altri sussidi; per non dire di tutti gli interventi che facilitano l'occupazione, migliorano l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e puntano all'accrescimento dell'occupabilità dei lavoratori più fragili. Non bisogna, infatti, mai dimenticare che la via principale per l'uscita dalla povertà è il lavoro."    

Poletti rivendica gli interventi del Governo in direzione del contrasto alla povertà. "Per la prima volta da quando sono nati, Il Fondo politiche sociali e il Fondo per le non autosufficienze- dice -  sono stati resi strutturali e il finanziamento del 2015, includendo anche le risorse per i nidi e gli altri servizi per la prima infanzia, è salito a oltre 800 milioni: ricordo che a legislazione vigente si trattava di fondi azzerati. Abbiamo poi presentato alla Commissione europea, che ce l'ha approvato, un programma operativo per l'utilizzo dei Fondi strutturali - il PON Inclusione, per oltre 1 miliardo di euro nel periodo 2014-20 - il cui obiettivo è finanziare i servizi territoriali per l'inclusione e l'attivazione delle famiglie in condizione di povertà: riteniamo, infatti, che il sostegno al reddito, da solo non sia sufficiente a far uscire le persone dalla povertà e che sia necessaria un'offerta di servizi".