MONDO
L'ha annunciato la Commissione elettorale
Polonia, elezioni politiche. Diffusi i dati ufficiali: i conservatori vincono con il 37,58% dei voti
I conservatori cattolici di Diritto e Giustizia (PiS) sono il primo partito. I liberali centristi di Piattaforma civica del premier uscente Ewa Kopacz hanno invece ottenuto il 24,09% dei voti e andranno all'opposizione dopo otto anni al potere

I conservatori cattolici di Diritto e Giustizia (PiS) hanno ottenuto nelle politiche di domenica il 37,58 per cento dei voti. L'ha annunciato la Commissione elettorale, che ha diffuso i risultati ufficiali.
L'assegnazione dei seggi
La Commissione ha precisato che renderà noti oggi l'assegnazione dei seggi, ma secondo proiezioni fatte domenica da un istituto di sondaggi, il partito di Jaroslaw Kaczynki avrà la maggioranza assoluta dei partiti in Parlamento, diventando il primo partito dalla caduta del comunismo in grado di formare da solo un governo.
Piattaforma Civica all'opposizione dopo 8 anni al potere
I liberali centristi di Piattaforma Civica del primo ministro uscente Ewa Kopacz hanno ottenuto il 24,09% dei voti e andranno all'opposizione dopo otto anni al potere. Sono seguiti dal movimento anti-sistema del rocker Pawel Kukiz con l'8,81% e dal partito Nowoczesna (Moderno) di Ryszard Petru con il 7,6%.
Gli altri risultati
Il Partito contadino Psl, alleato dei liberali in seno al governo uscente, supera di un soffio la soglia per entrare in Parlanmento con il 5,13%. La sinistra resterà fuori dall'assemblea a causa della concorrenza delle sue formazioni.
La coalizione Sinistra unita ha ottenuto il 7,55 % dei voti e non ha superato la soglia di eleggibilità, che per le coalizione è dell'8%. Il giovane partito di sinistra Razem, in maniera inattera, ha registrato il 3,62%.
Entro il 24 novembre la prima riunione del nuovo Parlamento
Dopo i risultati completi, attesi per stasera, il presidente della Repubblica dovrà fissare la data per la prima riunione del nuovo Parlamento, che si dovrà tenere entro il 24 novembre. In quell'occasione, il primo ministro uscente si presenterà dimissionario e passerà la mano al nuovo premier, incaricato di formare il governo.
A guidare il prossimo governo sarà Beata Szydlo
Il nuovo primo ministro sarà la 52enne antropologa Beata Szydlo, la candidata conservatrice di PiS, che difende l'importanza dei valori cattolici e patriottici, propone una redistribuzione della ricchezza a beneficio delle classi lavoratrici e potrebbe avviare una fase di confronto critico con l'Ue.
Il ruolo di Kaczynski, il leader del partito
Il leader del partito PiS, Jaroslaw Kaczynski, 66 anni, rinomato per le sue uscite autoritarie, gemello del presidente Lech morto cinque anni fa nella sciagura aerea di Smolensk, premier fra il 2006 e il 2007, già candidato nelle presidenziali anticipate del 2010 (vinte poi da Bronislaw Komorowski) avrà un ruolo particolare: una sorta di 'generalissimo' della scena politica polacca.
Le due principali cariche nel Paese saranno infatti nelle mani di persone indicate da lui, che non gli nascondono certo la propria gratitudine. Andrzej Duda, diventato capo di Stato nel maggio scorso, e Beata Szydlo, indicata appunto per la carica di premier. "Non sono il presidente e non farò il premier, ho capito che Pis con me candidato è senza speranze", ha detto Kaczynski in un'intervista di due giorni fa al Polska Times.
Nella stessa occasione ha però ricordato anche che in politica non esiste la parola "mai". Molti esperti suppongono, infatti, che Szydlo presto potrebbe lasciare il posto proprio a lui.
Le prime mosse del nuovo governo
Fra le prime decisioni del nuovo governo c'è da aspettarsi una marcia indietro rispetto agli immigrati: Kaczynski non li vuole e ha paventato un "rischio epidemie". La sua posizione è condivisa da Duda.
Pis è anche contrario all'ingresso della Polonia nell'euro. Kaczynski guarda invece di buon occhio la prospettiva di più basi della Nato in Polonia: ma il rinnovamento dell'esercito polacco, è uno dei suoi mantra, deve sostenere l'industria nazionale e non quella estera.
Fra le promesse economiche del Pis vi è un bonus di 500 zloty al mese (125 euro) per ogni secondo bambino fino ai 18 anni. Pis ha promesso inoltre di ritirare la riforma delle pensioni introdotta dai centristi (65 anni per gli uomini e 60 per le donne invece dei 67 attuali). I pensionati riceveranno anche le medicine gratuite. Per coprire queste spese, il partito prevede fra l'altro di alzare le tasse per le banche e per le grosse società che operano in Polonia.
L'assegnazione dei seggi
La Commissione ha precisato che renderà noti oggi l'assegnazione dei seggi, ma secondo proiezioni fatte domenica da un istituto di sondaggi, il partito di Jaroslaw Kaczynki avrà la maggioranza assoluta dei partiti in Parlamento, diventando il primo partito dalla caduta del comunismo in grado di formare da solo un governo.
Piattaforma Civica all'opposizione dopo 8 anni al potere
I liberali centristi di Piattaforma Civica del primo ministro uscente Ewa Kopacz hanno ottenuto il 24,09% dei voti e andranno all'opposizione dopo otto anni al potere. Sono seguiti dal movimento anti-sistema del rocker Pawel Kukiz con l'8,81% e dal partito Nowoczesna (Moderno) di Ryszard Petru con il 7,6%.
Gli altri risultati
Il Partito contadino Psl, alleato dei liberali in seno al governo uscente, supera di un soffio la soglia per entrare in Parlanmento con il 5,13%. La sinistra resterà fuori dall'assemblea a causa della concorrenza delle sue formazioni.
La coalizione Sinistra unita ha ottenuto il 7,55 % dei voti e non ha superato la soglia di eleggibilità, che per le coalizione è dell'8%. Il giovane partito di sinistra Razem, in maniera inattera, ha registrato il 3,62%.
Entro il 24 novembre la prima riunione del nuovo Parlamento
Dopo i risultati completi, attesi per stasera, il presidente della Repubblica dovrà fissare la data per la prima riunione del nuovo Parlamento, che si dovrà tenere entro il 24 novembre. In quell'occasione, il primo ministro uscente si presenterà dimissionario e passerà la mano al nuovo premier, incaricato di formare il governo.
A guidare il prossimo governo sarà Beata Szydlo
Il nuovo primo ministro sarà la 52enne antropologa Beata Szydlo, la candidata conservatrice di PiS, che difende l'importanza dei valori cattolici e patriottici, propone una redistribuzione della ricchezza a beneficio delle classi lavoratrici e potrebbe avviare una fase di confronto critico con l'Ue.
Il ruolo di Kaczynski, il leader del partito
Il leader del partito PiS, Jaroslaw Kaczynski, 66 anni, rinomato per le sue uscite autoritarie, gemello del presidente Lech morto cinque anni fa nella sciagura aerea di Smolensk, premier fra il 2006 e il 2007, già candidato nelle presidenziali anticipate del 2010 (vinte poi da Bronislaw Komorowski) avrà un ruolo particolare: una sorta di 'generalissimo' della scena politica polacca.
Le due principali cariche nel Paese saranno infatti nelle mani di persone indicate da lui, che non gli nascondono certo la propria gratitudine. Andrzej Duda, diventato capo di Stato nel maggio scorso, e Beata Szydlo, indicata appunto per la carica di premier. "Non sono il presidente e non farò il premier, ho capito che Pis con me candidato è senza speranze", ha detto Kaczynski in un'intervista di due giorni fa al Polska Times.
Nella stessa occasione ha però ricordato anche che in politica non esiste la parola "mai". Molti esperti suppongono, infatti, che Szydlo presto potrebbe lasciare il posto proprio a lui.
Le prime mosse del nuovo governo
Fra le prime decisioni del nuovo governo c'è da aspettarsi una marcia indietro rispetto agli immigrati: Kaczynski non li vuole e ha paventato un "rischio epidemie". La sua posizione è condivisa da Duda.
Pis è anche contrario all'ingresso della Polonia nell'euro. Kaczynski guarda invece di buon occhio la prospettiva di più basi della Nato in Polonia: ma il rinnovamento dell'esercito polacco, è uno dei suoi mantra, deve sostenere l'industria nazionale e non quella estera.
Fra le promesse economiche del Pis vi è un bonus di 500 zloty al mese (125 euro) per ogni secondo bambino fino ai 18 anni. Pis ha promesso inoltre di ritirare la riforma delle pensioni introdotta dai centristi (65 anni per gli uomini e 60 per le donne invece dei 67 attuali). I pensionati riceveranno anche le medicine gratuite. Per coprire queste spese, il partito prevede fra l'altro di alzare le tasse per le banche e per le grosse società che operano in Polonia.