EUROPA
Intervista al Financial Times
Polonia, il premier: "Se Ue inizia guerra pronti a difenderci con tutte le armi disponibili"
Il capo del governo di Varsavia ha accusato l'Ue di aver avanzato richieste alla Polonia con una "pistola alla testa" ed ha esortato Bruxelles a ritirare le minacce di sanzioni legali e finanziarie. La replica della Commissione Europea: "Non c'è posto per retorica della guerra, contatti in corso". Poi la frenata del portavoce del premier polacco: "

Se la Commissione europea "inizierà la terza guerra mondiale" sul tema del rispetto dello stato di diritto, la Polonia si "difenderà" con "tutte le armi a disposizione". Lo ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki in un'intervista al Financial Times.Il capo del governo di Varsavia ha accusato l'Ue di aver avanzato richieste alla Polonia con una "pistola alla testa" ed ha esortato Bruxelles a ritirare le minacce di sanzioni legali e finanziarie.
"Cosa accadrà se la Commissione europea darà inizio alla terza guerra mondiale? Se iniziano la terza guerra mondiale, difenderemo i nostri diritti con tutte le armi a nostra disposizione", ha detto Morawiecki quando gli è stato chiesto se la Polonia potesse porre il veto su decisioni critiche su una legislazione come il pacchetto sul clima dell'Ue. "Se qualcuno ci attaccherà in modo completamente ingiusto, ci difenderemo in ogni modo possibile", ha insistito il premier polacco. "Riteniamo che questo sia un approccio già discriminatorio e un tipo di diktat. Ma se peggiorerà, dovremo pensare alla nostra strategia".
Ue: "Non c'è posto per retorica della guerra, contatti in corso"
"I contatti con la Polonia sono in corso. Non c'è una nuova scadenza ma le discussioni proseguono". Così Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda sulla situazione della Polonia e sul Pnrr dopo l'intervista rilasciata dal premier Morawiecki al Financial Times. "Non reagiamo mai a dichiarazioni rese in interviste. Ma l'Unione Europea è un progetto che ha contribuito con grande successo a stabilire una pace duratura fra i suoi Stati membri e continuerà a farlo. Non c'è posto per la retorica della guerra", ha aggiunto.
Il portavoce di Morawiecki frena: "Le parole del premier un'iperbole"
Poi però il portavoce del premier, dopo le reazioni della Commissione europea frena: le espressioni utilizzate dal premier polacco Mateusz Morawiecki nell'intervista al Financial Times, e in particolare il riferimento a una "terza guerra mondiale" che la Commissione Ue potrebbe avviare sul tema dello stato di diritto, non sono altro che "un'iperbole, una figura retorica che viene utilizzata in varie situazioni e non va presa alla lettera". Lo ha detto Piotr Muller, portavoce del primo ministro polacco, in una conferenza stampa, secondo quanto riportano i media locali.
"Non trarrei le stesse conclusioni che l'opposizione sta cercando di trarre oggi", ha aggiunto il portavoce, spiegando che "è improprio utilizzare queste parole facendo credere che siamo a rischio di una guerra". Le dichiarazioni di Morawiecki sono state aspramente criticate da alcuni esponenti dell'opposizione tra cui Donald Tusk,presidente del Partito popolare europeo (Ppe), che in un tweet ha commentato: "In politica la stupidità è causa delle più gravidisgrazie".
"Cosa accadrà se la Commissione europea darà inizio alla terza guerra mondiale? Se iniziano la terza guerra mondiale, difenderemo i nostri diritti con tutte le armi a nostra disposizione", ha detto Morawiecki quando gli è stato chiesto se la Polonia potesse porre il veto su decisioni critiche su una legislazione come il pacchetto sul clima dell'Ue. "Se qualcuno ci attaccherà in modo completamente ingiusto, ci difenderemo in ogni modo possibile", ha insistito il premier polacco. "Riteniamo che questo sia un approccio già discriminatorio e un tipo di diktat. Ma se peggiorerà, dovremo pensare alla nostra strategia".
Ue: "Non c'è posto per retorica della guerra, contatti in corso"
"I contatti con la Polonia sono in corso. Non c'è una nuova scadenza ma le discussioni proseguono". Così Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda sulla situazione della Polonia e sul Pnrr dopo l'intervista rilasciata dal premier Morawiecki al Financial Times. "Non reagiamo mai a dichiarazioni rese in interviste. Ma l'Unione Europea è un progetto che ha contribuito con grande successo a stabilire una pace duratura fra i suoi Stati membri e continuerà a farlo. Non c'è posto per la retorica della guerra", ha aggiunto.
Il portavoce di Morawiecki frena: "Le parole del premier un'iperbole"
Poi però il portavoce del premier, dopo le reazioni della Commissione europea frena: le espressioni utilizzate dal premier polacco Mateusz Morawiecki nell'intervista al Financial Times, e in particolare il riferimento a una "terza guerra mondiale" che la Commissione Ue potrebbe avviare sul tema dello stato di diritto, non sono altro che "un'iperbole, una figura retorica che viene utilizzata in varie situazioni e non va presa alla lettera". Lo ha detto Piotr Muller, portavoce del primo ministro polacco, in una conferenza stampa, secondo quanto riportano i media locali.
"Non trarrei le stesse conclusioni che l'opposizione sta cercando di trarre oggi", ha aggiunto il portavoce, spiegando che "è improprio utilizzare queste parole facendo credere che siamo a rischio di una guerra". Le dichiarazioni di Morawiecki sono state aspramente criticate da alcuni esponenti dell'opposizione tra cui Donald Tusk,presidente del Partito popolare europeo (Ppe), che in un tweet ha commentato: "In politica la stupidità è causa delle più gravidisgrazie".