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ITALIA

La protesta

Pompei, oltre 1000 turisti in fila ma gli scavi sono chiusi. Franceschini: "Danno incalcolabile"

Seconda giornata di agitazione dei dipendenti riuniti da questa mattina in assemblea. Il soprintendente Osanna: "Assemble pretestuose"

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Napoli
Sono stati oltre 1100, dalle 8.30 alle 11 di oggi, i turisti in attesa di poter entrare di entrare all'interno degli Scavi di Pompei, dove da ieri è in corso un agitazione dei dipendenti che si riuniscono in assemblea nelle prime ore del mattino. Nella giornata di ieri i turisti sono stati 2000.

Franceschini: "Danno incalcolabile"
"A Pompei seconda mattina di assemblea e ancora turisti davanti ai cancelli chiusi. Un danno incalcolabile per l'immagine dell'Italia intera": così il ministro per i Beni culturali e il Turismo, Dario Franceschini, esprime su Twitter la sua protesta contro il blocco degli ingressi agli scavi causati dalle agitazioni sindacali. "E da quando sono ministro - ha continuato - a Pompei sono arrivate 78 persone per superare le carenze di personale. E altre 75 arriveranno entro dicembre".

Il soprintendente Osanna: "Assemble pretestuose"
"Pretestuose" le assemblee organizzate per oggi a Pompei dal personale di custodia. Lo sostiene il soprintendente Massimo Osanna, che si dice comunque "disponibile e pronto ad anticipare l'incontro già fissato per il 19 novembre con i sindacati" per la contrattazione relativa alle nuove linee guida per la sicurezza e la vigilanza".