ITALIA
Inchiesta Ponte Morandi
Viadotti a rischio, dieci nuovi indagati per falso
Si tratta di tecnici e dirigenti di Aspi e Spea. Nota di Autostrade: no rischi per sicurezza

Ci sono dieci nuovi indagati nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Si tratta di tecnici e dirigenti di Aspi e Spea. L'accusa è di falso in procedimento connesso ai controlli sugli altri cinque viadotti in stato critico tra cui il Paolillo in Puglia e Pecetti e Sei Luci a Genova.
Nuove perquisizioni
Sono in corso nuove perquisizioni e sequestri, da parte della Guardia di Finanza, nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte. Documentazione viene acquisita nelle sedi di Spea e negli uffici Utsa di Bari. Le perquisizioni sono in corso a Milano, Bologna, Firenze e Bari. I finanzieri stanno eseguendo accertamenti anche su altri viadotti e criticità emerse.
Aspi: no rischi sicurezza
Aspi in una nota scrive che "in merito ai 5 viadotti gestiti da Autostrade per l'Italia che sarebbero considerati 'a rischio' secondo quanto riportato da notizie di stampa le competenti Direzioni di Tronco della società ribadiscono che non esiste alcun rischio per la sicurezza".
"Il 4 dicembre la società ha inviato al Mit un report sui viadotti Gargassa e Pecetti (A26), Moro (A14), Paolillo (A16), Sarno (A30) con il dettaglio degli interventi realizzati o in corso nonché delle verifiche effettuate. In nessun caso è stato riscontrato alcun problema riguardante la sicurezza delle opere che, peraltro, sono state oggetto di verifica anche da parte dei competenti uffici ispettivi del Mit". Per quanto riguarda il viadotto 6 Luci (una piccola opera di svincolo tra l'A10 e l'A7 vicino al Morandi, ndr) la Direzione di Tronco di Genova conferma di aver eseguito "dal 23 al 27 dicembre 2018 un intervento di ripristino del calcestruzzo copriferro che non comportava alcuna influenza sotto il profilo statico. Anche questo intervento è stato formalmente comunicato a tutte le autorità competenti. È quindi del tutto destituita di fondamento qualsiasi informazione che consideri tali Viadotti a rischio.
Nuove perquisizioni
Sono in corso nuove perquisizioni e sequestri, da parte della Guardia di Finanza, nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte. Documentazione viene acquisita nelle sedi di Spea e negli uffici Utsa di Bari. Le perquisizioni sono in corso a Milano, Bologna, Firenze e Bari. I finanzieri stanno eseguendo accertamenti anche su altri viadotti e criticità emerse.
Aspi: no rischi sicurezza
Aspi in una nota scrive che "in merito ai 5 viadotti gestiti da Autostrade per l'Italia che sarebbero considerati 'a rischio' secondo quanto riportato da notizie di stampa le competenti Direzioni di Tronco della società ribadiscono che non esiste alcun rischio per la sicurezza".
"Il 4 dicembre la società ha inviato al Mit un report sui viadotti Gargassa e Pecetti (A26), Moro (A14), Paolillo (A16), Sarno (A30) con il dettaglio degli interventi realizzati o in corso nonché delle verifiche effettuate. In nessun caso è stato riscontrato alcun problema riguardante la sicurezza delle opere che, peraltro, sono state oggetto di verifica anche da parte dei competenti uffici ispettivi del Mit". Per quanto riguarda il viadotto 6 Luci (una piccola opera di svincolo tra l'A10 e l'A7 vicino al Morandi, ndr) la Direzione di Tronco di Genova conferma di aver eseguito "dal 23 al 27 dicembre 2018 un intervento di ripristino del calcestruzzo copriferro che non comportava alcuna influenza sotto il profilo statico. Anche questo intervento è stato formalmente comunicato a tutte le autorità competenti. È quindi del tutto destituita di fondamento qualsiasi informazione che consideri tali Viadotti a rischio.