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ITALIA

Roma

Atleta scaraventata da Ponte Sisto, giudizio immediato per omicidio premeditato

Imen Chatbouri, ex campionessa di atletica di origine tunisina, fu trovata morta sulla banchina del Tevere a Trastevere. Il presunto assassino inchiodato dalle immagini delle telecamere di sorveglianza

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di Tiziana Di Giovannandrea
L’imputato finora non ha collaborato ma la Procura ha chiesto l'immediato processo con l'accusa di 'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione' per Stefan Iulian Catoi, il playboy romeno 26enne accusato di aver scaraventato giù da Ponte Sisto, nel Centro di Roma, la ex campionessa di atletica leggera di origine tunisina Imen Chatbouri, lo scorso 2 maggio.

Il presunto assassino nega ogni addebito ma le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona lo inchiodano. Nei video acquisiti dalla Squadra Mobile della Capitale l’uomo pedina la donna di soppiatto, dalle spalle la afferra per le gambe e la scaraventa di sotto dal parapetto. Imen Chatbouri fu ritrovata nella mattinata con il volto tumefatto sulla banchina di Lungotevere dei Vallati da un passante che allertò le Forze dell'Ordine.

Movente uccisione sconosciuta
Il problema è che all'apparenza si tratterebbe di un delitto senza movente. Non si comprende perché Catoi avrebbe deciso di scaraventare Imen giù dal muraglione sul Tevere. E' stato respinto?  C'è stato un litigio? Non si sa. Proprio su questo si basa la difesa dell'uomo infatti l’avvocato Claudia Serafini dice: "Catoi non la conosceva, e quindi perché ucciderla?". L'uomo si proclama innocente e vittima di un errore.

Per il Pm Antonio Verdi che ha firmato l'atto di imputazione, però, non ci sono dubbi sulla dinamica del fatto delittuoso. Le riprese delle telecamere parlano chiaro: non si è trattato di una disgrazia.

A seguito dell'impatto violento al suolo Imen è deceduta e le immagini di videosorveglianza, successive alla morte, mostrano una persona che, dopo essere scesa sulla banchina del delitto per accertarsi del decesso dell'ex atleta, campionessa di eptatlon, specialità dell’atletica leggera femminile, fugge via. La persona sembrerebbe essere Catoi.

Secondo la Procura si è tentato di camuffare l'assassinio con una rapina: infatti i soccorritori accorsi sul posto hanno ritrovato Imen senza telefono cellulare e con il giubbotto piegato sotto la testa come se dormisse e fosse stata rapinata.

Alla Corte di Assise il compito di sbrogliare la matassa.