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ITALIA

​Auto in laghetto a Pordenone, morti madre e figlio di 6 anni

Si teme un gesto volontario

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Una donna di 35 anni e il figlio di 6 sono morti a bordo della loro auto finita nel lago della Burrida, in provincia di Pordenone. I cadaveri sono stati recuperati dai sommozzatori dei Vigili del fuoco, allertati da alcuni passanti che avevano visto l'auto finire in acqua. Polizia e Carabinieri sono al lavoro per accertare la dinamica dell'incidente: al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, nemmeno quella di un gesto volontario. Le evidenze delle indagini - hanno fatto sapere gli investigatori, coordinati dal dirigente della Squadra Volanti della Questura, Piergiovanni Rodriquez - porterebbero ad escludere la disgrazia, ma le verifiche sono ancora in corso.

"Non possiamo esprimerci in maniera definitiva prima dell'esecuzione dell'autopsia", hanno detto fonti investigative. Esame che il titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore Pier Umberto Vallerin, ha disposto per domani.

La zona dov'è accaduta la tragedia è panoramica e vi si giunge unicamente attraverso una stradina che porta fin sul limitare dello specchio d'acqua. Per uscire si percorre il medesimo tragitto in senso inverso. Impossibile, dunque, essere arrivati lì per caso: una delle ricostruzioni alternative dell'accaduto che si basava sull'ipotesi di una manovra errata non è attendibile, sebbene l'ingresso in acqua sia avvenuto effettivamente in retromarcia. All'origine del tragico gesto ci sarebbe una sindrome depressiva che affliggeva la donna.