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MONDO

Putin ha ordinato di rafforzare i controlli alla frontiera

Poroshenko: "Ucraina unita, nessun compromesso". I ribelli: "Battaglia va avanti"

Il neopresidente aveva rivolto un appello ai ribelli a deporre le armi e ad aprire un dialogo con Kiev, ma i separatisti escludono ogni possibilità di dialogo

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Roma
Il neopresidente ucraino Petro Poroshenko si è impegnato, dopo il giuramento da presidente, a tenere unito il Paese, pur offrendo una decentralizzazione all'est russofono in rivolta. Ha inoltre rigettato ogni compromesso con la Russia sulla Crimea o sull'avvicinamento all'Ue di Kiev. "L'ho detto chiaramente in Normandia a Vladimir Putin", le sue parole.

Ribelli Donetsk sfidano Poroshenko 
Ma la battaglia continua. I separatisti ucraini sfidano il presidente ed escludono ogni possibilità di dialogo, finché i militari di Kiev non si ritireranno dall'est del Paese. "Non ci arrenderemo mai", ha affermato il leader dei ribelli filo-russi, Fyodor Berezin.

Il neopresidente aveva infatti rivolto un appello ai ribelli a deporre le armi e ad aprire un dialogo con Kiev, assicurando inoltre l'immunità per coloro che "non hanno le mani sporche di sangue".

Il bilancio di Lugansk
Intanto si arriva a "13 morti tra i quali 10 civili", è questo il bilancio degli scontri e dei bombardamenti di Lugansk, capitale dell'autoproclamata Repubblica popolare separatista. Lo annuncia il leader dei ribelli, Valeri Botolov, mentre a Sloviansk due operatori della tv russa Zvezda sono stati fermati e fatti prigionieri da un'unità della Guardia nazionale ucraina.

Putin ordina controlli più rigidi a frontiera
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato di rafforzare i controlli alla frontiera con l'Ucraina. Putin ha ordinato, secondo il Cremlino, di prendere tutte le misure necessarie per impedire i passaggi illegali dopo che Kiev ha ammesso giovedì che tre dei suoi posti di frontiera erano caduti nella mani dei separatisti filo russi.

Kerry "fiducioso": progressi nei prossimi giorni 
Il segretario di Stato americano, John Kerry, si è detto "fiducioso" sul fatto che si possa arrivare in tempi rapidi a una soluzione della crisi in Ucraina. "Spero che nei prossimi giorni assisteremo ad alcuni passi che possano ridurre le tensioni", ha spiegato Kerry, "sono fiducioso che ci siano vie d'uscita, cerchiamo l'aiuto della Russia e il nostro auspicio è che non dovremo arrivare a ulteriori pesanti sanzioni e ad altri passi" nei confronti di Mosca, ha sottolineato il capo della diplomazia americana che ha parlato della "possibilita' di un cessate il fuoco" in Ucraina e della consegna delle armi da parte dei separatisti filo-russi.