MONDO
Battaglie on line
Russia, espatria il portale per i diritti dell’uomo e contro le torture Gulagu.net
Il fondatore: temiamo per la vita e la libertà dei nostri collaboratori

Il portale russo per i diritti dell’uomo e contro le torture Gulagu.net sospende la sua attività in Russia dopo 9 anni di operato. L’ha annunciato il fondatore del progetto, Vladimir Osečkin, sulla homepage del portale. Nel comunicato si precisa che cessa anche l’attività del Consiglio dei coordinatori dell’organizzazione.
Osečkin ha annunciato che la sua organizzazione trasferirà archivi video, documenti e richieste dei cittadini “in luoghi lontani almeno 3mila chilometri dai confini della Russia". Ed ha assicurato, inoltre, che saranno tutelati e coperti dall’anonimato i coordinatori del progetto che continueranno le loro inchieste in Russia.
Osečkin ha spiegato che questa decisione è stata presa a causa dei timori per la vita e la libertà dei collaboratori. Secondo lui, alcuni coordinatori chiave del progetto hanno già lasciato la Russia, e il trasferimento della sede all’estero non influenzerà le attività dell'organizzazione.
Ha aggiunto che il sito web Gulagu.net, la hotline, la reception online e il canale YouTube del progetto continueranno a funzionare. Il sito web dell'organizzazione nasconderà i nomi dei suoi colleghi coordinatori.
Osečkin ha annunciato che la sua organizzazione trasferirà archivi video, documenti e richieste dei cittadini “in luoghi lontani almeno 3mila chilometri dai confini della Russia". Ed ha assicurato, inoltre, che saranno tutelati e coperti dall’anonimato i coordinatori del progetto che continueranno le loro inchieste in Russia.
Osečkin ha spiegato che questa decisione è stata presa a causa dei timori per la vita e la libertà dei collaboratori. Secondo lui, alcuni coordinatori chiave del progetto hanno già lasciato la Russia, e il trasferimento della sede all’estero non influenzerà le attività dell'organizzazione.
Ha aggiunto che il sito web Gulagu.net, la hotline, la reception online e il canale YouTube del progetto continueranno a funzionare. Il sito web dell'organizzazione nasconderà i nomi dei suoi colleghi coordinatori.