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ITALIA

"Il Green pass è un ricatto"

No Green pass, la protesta dei portuali di Trieste

"Proponendo i tamponi solo per la nostra categoria - ha spiegato Stefano Puzzer, il portavoce del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste - lo Stato ha istigato gli altri lavoratori alla violenza dimostrando che chi batte i pugni può avere dei privilegi"

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"Dallo Stato è arrivata un'istigazione alla violenza quando hanno cercato di comprarci offrendoci tamponi gratuiti". Stefano Puzzer, portavoce del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste (Clpt) e promotore dello sciopero dei portuali, parla alla folla -oltre seimila persone riunite al Varco 4 dall'alba di stamani.

"Proponendo i tamponi solo per la nostra categoria - ha spiegato - lo Stato ha istigato gli altri lavoratori alla violenza dimostrando che chi batte i pugni può avere dei privilegi".

"Siamo in 400 portuali - ha aggiunto Puzzer - qui oggi. Per due anni abbiamo lavorato in condizioni in cui era rispettato il 10% del protocollo sanitario: l'unica che si è interessata a noi è stata l'Autorita portuale. Per tutta risposta cosa ci è stato detto? Se non avete il green pass non potete lavorare". Puzzer ha ribadito di essere "vaccinato" affermando anche che "nella Costituzione c'è scritto che ogni cittadino ha il diritto di lavorare" e che "leggi europee dicono che non ci possono essere discriminazioni per il vaccino". "Crediamo nella Costituzione italiana e, cosa ancora più importante, crediamo nella libertà di scelta". "Tutti insieme, pacificamente, possiamo difendere la nostra libertà di scelta e la costituzione italiana e andremo avanti fino a quando l'obbligo del green pass per i lavoratori non sarà cancellato".

"La protesta non si ferma"
"La protesta va avanti fino a quando non tolgono il Green pass", ha ribadito più tardi in conferenza stampa, dicendo che "tanta gente in pullman che arriva da fuori viene bloccata. Non credo sia per motivi di ordine pubblico, è un segnale che la dittatura è iniziata".   

"Abbiamo sempre lavorato e il volume di traffico è aumentato del 45%. La risposta è stata: se non avete il green pass non entrate. Il Green pass non è una misura sanitaria ma economica, un ricatto che è stato fatto alla gente per farla andare a far vaccino".