MONDO
Exit poll, centrodestra batte Ps e sfiora maggioranza assoluta
Portogallo, dopo lacrime e sangue vince Passos Coelho

Il Portogallo vota in controtendenza e non punisce il premier che lo ha traghettato attraverso il tunnel della crisi con un duro programma di austerità lacrime e sangue, che ha lasciato in ginocchio il paese.
La coalizione di centrodestra Portugal a Frente del capo del governo Pedro Passos Coelho e del vicepremier Paulo Costas esce vincente dalla sfida del dopo-crisi nel duello con i socialisti di Antonio Costa. Secondo gli exit poll la coalizione Psd-Cds ottiene il 38-43% contro il 30-35% del Ps e sfiora la maggioranza assoluta dei 230 seggi del Parlamento monocamerale di Lisbona, con fra 108 e 116 deputati, contro 80-88 ai socialisti. La suspence dovrebbe prolungarsi fino al termine dello spoglio ufficiale nella notte.
Gli altri due partiti presenti in parlamento il post-trotzkista Bloco de Esquerda dell'attrice Catarina Martins, appoggiato da Podemos e Syriza, e la Cdu di comunisti e verdi dell'inossidabile segretario del Pcp Jeronimo da Sousa, sono nettamente staccati. Be registra però il suo migliore risultato storico con fra l'8% e l'11% e fra 16 e 20 seggi, sorpassando la Cdu, pure in crescita al 7-9% con 13-17 deputati.
L'incertezza sul risultato in seggi è ora l'elemento più importante dello spoglio delle schede. Se otterrà almeno 116 deputati Passos Coelho potrà garantire la stabilità del paese per tutta la legislatura. Se sarà sotto, dovrà probabilmente governare in minoranza e rischia elezioni anticipate nel 2016.
L'astensione, in leggero calo rispetto al record storico del 2011, rimane però secondo dati ancora provvisori attorno al 50%. Molti elettori, delusi dai politici dopo una crisi che ha messo in ginocchio il paese, hanno preferito non votare.
Il Portogallo sta uscendo dal tunnel. Da un anno non è più sotto il 'commissariamento' della troika Fmi-Ue-Bce, ma le cicatrici sono ancora aperte. Stipendi e pensioni sono stati tagliati, le spese sociali ridotte all'osso, le società
pubbliche privatizzate, gli investimenti in infrastrutture rinviati sine die. Un portoghese su cinque vive sotto la soglia della povertà, le mense della Caritas rimangono affollate e frequentate anche da professionisti della classe media.
Passos Coelho ha beneficiato secondo diversi analisti del timore di molti portoghesi di 'tornare indietro' votando per i socialisti. "Immaginate di svegliarmi lunedì con Costa a capo del governo" ha avvertito venerdì il premier. E' stato infatti il predecessore di Passos il socialista Josè Socrates a portare il paese nel baratro della crisi ed alle forche caudine del salvataggio da 78 miliardi della troika nel 2011. Socrates è finito poi nei guai. Accusato di corruzione, è stato arrestato e ha trascorso 9 mesi in carcere. E' uscito il mese scorso, agli arresti domiciliari. Oggi ha fatto la sua prima comparsa pubblica per votare, autorizzato dal giudice a recarsi al seggio elettorale di Marques de Pombal. 'L'effetto Socrates' è costato carissimo al Ps. Venerdi il popolare cantante di Fado Carlos do Carmo, una istituzione in Portogallo, ha detto di avere provato pena per Antonio Costa, costretto a fare campagna "con un ex-premier in prigione". La vittoria di Passos Coelho, però pagata cara rispetto al trionfo del 2011, quando Psd e Cds avevano ottenuto il 50% e 132 seggi contro il 28% e 74 seggi al Ps, dà ossigeno al collega spagnolo Mariano Rajoy, suo alleato nel Ppe. A sua volta, dopo le sconfitte alle politiche-regionali prima e alle catalane la settimana scorsa, il premier di Madrid affronta ora politiche ad alto rischio il 20 dicembre.
La coalizione di centrodestra Portugal a Frente del capo del governo Pedro Passos Coelho e del vicepremier Paulo Costas esce vincente dalla sfida del dopo-crisi nel duello con i socialisti di Antonio Costa. Secondo gli exit poll la coalizione Psd-Cds ottiene il 38-43% contro il 30-35% del Ps e sfiora la maggioranza assoluta dei 230 seggi del Parlamento monocamerale di Lisbona, con fra 108 e 116 deputati, contro 80-88 ai socialisti. La suspence dovrebbe prolungarsi fino al termine dello spoglio ufficiale nella notte.
Gli altri due partiti presenti in parlamento il post-trotzkista Bloco de Esquerda dell'attrice Catarina Martins, appoggiato da Podemos e Syriza, e la Cdu di comunisti e verdi dell'inossidabile segretario del Pcp Jeronimo da Sousa, sono nettamente staccati. Be registra però il suo migliore risultato storico con fra l'8% e l'11% e fra 16 e 20 seggi, sorpassando la Cdu, pure in crescita al 7-9% con 13-17 deputati.
L'incertezza sul risultato in seggi è ora l'elemento più importante dello spoglio delle schede. Se otterrà almeno 116 deputati Passos Coelho potrà garantire la stabilità del paese per tutta la legislatura. Se sarà sotto, dovrà probabilmente governare in minoranza e rischia elezioni anticipate nel 2016.
L'astensione, in leggero calo rispetto al record storico del 2011, rimane però secondo dati ancora provvisori attorno al 50%. Molti elettori, delusi dai politici dopo una crisi che ha messo in ginocchio il paese, hanno preferito non votare.
Il Portogallo sta uscendo dal tunnel. Da un anno non è più sotto il 'commissariamento' della troika Fmi-Ue-Bce, ma le cicatrici sono ancora aperte. Stipendi e pensioni sono stati tagliati, le spese sociali ridotte all'osso, le società
pubbliche privatizzate, gli investimenti in infrastrutture rinviati sine die. Un portoghese su cinque vive sotto la soglia della povertà, le mense della Caritas rimangono affollate e frequentate anche da professionisti della classe media.
Passos Coelho ha beneficiato secondo diversi analisti del timore di molti portoghesi di 'tornare indietro' votando per i socialisti. "Immaginate di svegliarmi lunedì con Costa a capo del governo" ha avvertito venerdì il premier. E' stato infatti il predecessore di Passos il socialista Josè Socrates a portare il paese nel baratro della crisi ed alle forche caudine del salvataggio da 78 miliardi della troika nel 2011. Socrates è finito poi nei guai. Accusato di corruzione, è stato arrestato e ha trascorso 9 mesi in carcere. E' uscito il mese scorso, agli arresti domiciliari. Oggi ha fatto la sua prima comparsa pubblica per votare, autorizzato dal giudice a recarsi al seggio elettorale di Marques de Pombal. 'L'effetto Socrates' è costato carissimo al Ps. Venerdi il popolare cantante di Fado Carlos do Carmo, una istituzione in Portogallo, ha detto di avere provato pena per Antonio Costa, costretto a fare campagna "con un ex-premier in prigione". La vittoria di Passos Coelho, però pagata cara rispetto al trionfo del 2011, quando Psd e Cds avevano ottenuto il 50% e 132 seggi contro il 28% e 74 seggi al Ps, dà ossigeno al collega spagnolo Mariano Rajoy, suo alleato nel Ppe. A sua volta, dopo le sconfitte alle politiche-regionali prima e alle catalane la settimana scorsa, il premier di Madrid affronta ora politiche ad alto rischio il 20 dicembre.