MONDO
In vendita una collezione di 85 opere
Mirò all'asta per fare cassa
In Portogallo scoppia la polemica e parte una petizione online contro la "svendita"

Mirò all'asta per fare cassa. Il governo portoghese ha deciso di vendere una collezione di 85 opere dell'artista. Lisbona spera di realizzare almeno 35,5 milioni di euro dall'operazione, la base d'asta da Christie's.
La petizione
Nel Paese, però, scoppiano le polemiche: protestano i partiti all'opposizione e le personalità della cultura che hanno sottoscritto un appello su Internet lamentando una svendita. Le opere, secondo gli oppositori, avrebbero un valore tra gli 80 e i 150 milioni, molto più della base d'asta da cui parte la vendita. Inoltre, continuano i sottoscrittori dell'appello, questa sarebbe "una seconda spoliazione del patrimonio nazionale, che appartiene a tutti i portoghesi, chiamati di recente a pagare il conto di Bnp (Banco Portugues de Negocios)".
Quadri mai esposti nel Paese
La collezione di Mirò che il governo conservatore di Pedro Passos Coelho ha deciso di vendere è appartenuta al Banco Portugues de Negocios, finito in bancarotta per la crisi, nazionalizzato nel 2008 e poi venduto al Banco Bic Portugues. In eredità i portoghesi hanno ricevuto un "buco" finanziario di 1,8 miliardi di euro. Dall'acquisizione nel 2008, i quadri e le sculture sono conservati in un magazzino della Caja General de Depositos di Lisbona e non sono mai stati esposti in Portogallo, sebbene alcune delle opere siano state prestate all'estero.
Alcune opere della collezione
Tra le opereche verranno battute all'asta ci sono l'olio su tela del 1968, Mujer y pajaros, stimato fra i 4,7 e gli 8,3 milioni di euro, Pintura 1953, una tela di grandi dimensioni, che parte da una valutazione compresa fra i 2,99 e i 4,19 milioni di euro, la tela Cancion de pajaro en otoño, dipinta nel 1937 e che l'artista catalano realizzò dopo essersi rifugiato in Francia.
La petizione
Nel Paese, però, scoppiano le polemiche: protestano i partiti all'opposizione e le personalità della cultura che hanno sottoscritto un appello su Internet lamentando una svendita. Le opere, secondo gli oppositori, avrebbero un valore tra gli 80 e i 150 milioni, molto più della base d'asta da cui parte la vendita. Inoltre, continuano i sottoscrittori dell'appello, questa sarebbe "una seconda spoliazione del patrimonio nazionale, che appartiene a tutti i portoghesi, chiamati di recente a pagare il conto di Bnp (Banco Portugues de Negocios)".
Quadri mai esposti nel Paese
La collezione di Mirò che il governo conservatore di Pedro Passos Coelho ha deciso di vendere è appartenuta al Banco Portugues de Negocios, finito in bancarotta per la crisi, nazionalizzato nel 2008 e poi venduto al Banco Bic Portugues. In eredità i portoghesi hanno ricevuto un "buco" finanziario di 1,8 miliardi di euro. Dall'acquisizione nel 2008, i quadri e le sculture sono conservati in un magazzino della Caja General de Depositos di Lisbona e non sono mai stati esposti in Portogallo, sebbene alcune delle opere siano state prestate all'estero.
Alcune opere della collezione
Tra le opereche verranno battute all'asta ci sono l'olio su tela del 1968, Mujer y pajaros, stimato fra i 4,7 e gli 8,3 milioni di euro, Pintura 1953, una tela di grandi dimensioni, che parte da una valutazione compresa fra i 2,99 e i 4,19 milioni di euro, la tela Cancion de pajaro en otoño, dipinta nel 1937 e che l'artista catalano realizzò dopo essersi rifugiato in Francia.