EUROPA
Lisbona
Portogallo: vincono i socialisti di Costa, ma non hanno la maggioranza assoluta
A Socialisti di Costa il 36,65%. Ci sarà accordo con Blocco sinistra

I risultati definitivi confermano la netta vittoria dei socialisti del premier Antonio Costa in Portogallo che hanno ottenuto il 36,6% dei voti, con oltre quattro punti in più rispetto ai risultati di quattro anni fa. "I socialisti hanno rafforzato le loro posizioni in Portogallo", ha annunciato Costa di fronte alle centinaia di sostenitori che la notte scorsa a Lisbona scandivano "vittoria, vittoria, vittoria".
Secondo i risultati diffusi dalla televisione pubblica Rtp, l'opposizione conservatrice, Psd, è rimasta al 27,9%, con il numero dei seggi a sua disposizione che caleranno quindi da 89 a 77.
I socialisti passano invece da 86 a 106 seggi, ma, nonostante la netta vittoria, Costa non ha centrato l'obiettivo di ottenere i 116 seggi che gli avrebbero dato la maggioranza assoluta e quindi la possibilità di governare da solo.
Nel governo uscente di minoranza il 58enne avvocato ed ex sindaco di Lisbona ha avuto l'appoggio del Blocco di sinistra Be e dell'alleanza Verde-Comunista, senza formare con loro una coalizione formale.
Ieri Be ha ottenuto il 9,6% dei voti e l'alleanza Cdu il 6,4%.
Sull'onda del miracolo compiuto a partire dal 2015, quando con il suo governo ha risollevato l'economia del Paese, superando l'austerità pur rimanendo nei paletti di bilancio imposti da Bruxelles, Costa conquista dunque una conferma alle urne, che appariva praticamente scontata.
Anche stavolta nessuno ha raggiunto una maggioranza assoluta e Costa dovrà esercitare la sua abilità negoziale per riproporre un'alleanza di governo, come nel 2015 quando varò il suo esecutivo insieme agli altri partiti di sinistra. Ma i rapporti non sono al top e si parla anche di un possibile coinvolgimento degli ambientalisti di Pan. In ogni caso, Costa è determinato a rimanere alla guida del Paese. "Governerò con qualsiasi condizione i portoghesi mi daranno per governare", aveva dichiarato la settimana scorsa al canale televisivo locale Cmtv.
Secondo i risultati diffusi dalla televisione pubblica Rtp, l'opposizione conservatrice, Psd, è rimasta al 27,9%, con il numero dei seggi a sua disposizione che caleranno quindi da 89 a 77.
I socialisti passano invece da 86 a 106 seggi, ma, nonostante la netta vittoria, Costa non ha centrato l'obiettivo di ottenere i 116 seggi che gli avrebbero dato la maggioranza assoluta e quindi la possibilità di governare da solo.
Nel governo uscente di minoranza il 58enne avvocato ed ex sindaco di Lisbona ha avuto l'appoggio del Blocco di sinistra Be e dell'alleanza Verde-Comunista, senza formare con loro una coalizione formale.
Ieri Be ha ottenuto il 9,6% dei voti e l'alleanza Cdu il 6,4%.
Sull'onda del miracolo compiuto a partire dal 2015, quando con il suo governo ha risollevato l'economia del Paese, superando l'austerità pur rimanendo nei paletti di bilancio imposti da Bruxelles, Costa conquista dunque una conferma alle urne, che appariva praticamente scontata.
Anche stavolta nessuno ha raggiunto una maggioranza assoluta e Costa dovrà esercitare la sua abilità negoziale per riproporre un'alleanza di governo, come nel 2015 quando varò il suo esecutivo insieme agli altri partiti di sinistra. Ma i rapporti non sono al top e si parla anche di un possibile coinvolgimento degli ambientalisti di Pan. In ogni caso, Costa è determinato a rimanere alla guida del Paese. "Governerò con qualsiasi condizione i portoghesi mi daranno per governare", aveva dichiarato la settimana scorsa al canale televisivo locale Cmtv.