ITALIA
Indagine della squadra mobile di Prato
Prato, anziani maltrattati in casa di riposo: indagati infermieri e operatori
Gli accertamenti sono partiti dopo alcune segnalazioni anonime. Sono state poi raccolte le testimonianze di due tirocinanti della scuola di specializzazione infermieristica e piazzate le telecamere che hanno ripreso comportamenti definiti dagli investigatori "deprecabili da parte degli indagati"

Maltrattamenti fisici e morali e lesioni nei confronti di anziani degenti, anche affetti da gravi patologie e non autosufficienti, di una casa di riposo. Sono le ipotesi di reato per un'inchiesta della squadra mobile di Prato che ha portato all'esecuzione di misure cautelari della sospensione dal pubblico servizio nei confronti di nove tra infermieri e operatori socio sanitari della struttura. Altri quattro dipendenti sono indagati. In molti casi, si spiega dalla polizia, i ricoverati avrebbero subito anche furti di denaro.
Le immagini delle telecamere, piazzate di nascosto dalla polizia in nove camere, mostrano gli operatori che schiaffeggiano anziani degenti e insultano i ricoverati.
La struttura coinvolta è la residenza sanitaria assistita (rsa) di Narnali, che conta 50 posti letto. Gli indagati in tutto sono 17. Le misure cautelari riguardano la sospensione dall'esercizio di pubblico servizio per periodi da sei mesi a un anno: i destinatari dei provvedimenti sono residenti tra le province di Prato e Pistoia.
L'indagine, durata circa due mesi e condotta dalla squadra mobile di Prato, è stata svolta anche con l'ausilio della direzione Sanitaria della Asl 4 di Prato. Le investigazioni hanno messo in luce "una situazione grave, di umiliazione continua degli anziani - si legge in una nota - anche in momenti delicati della loro vita, e un contesto generalizzato di tali condotte. Quotidiani erano i maltrattamenti fisici e morali nei confronti dei degenti, sottoposti, senza alcun motivo, a strattonamenti e a condotte lesive della loro integrità fisica. Altrettanto quotidiani erano le condotte di dileggio e ingiuria verso gli ospiti della residenza, che denotano una costante volonta' vessatoria nei confronti dei malati".
Nel 2012 nella stessa struttura si era verificata una attività di indagine simile che aveva portato alla sospensione per 4 mesi di uno degli operatori sanitari che sono indagati anche oggi.
Gli accertamenti sono partiti dopo alcune segnalazioni anonime. Sono state poi raccolte le testimonianze di due tirocinanti della scuola di specializzazione infermieristica e piazzate le telecamere che hanno ripreso comportamenti definiti dagli investigatori "deprecabili da parte degli indagati".
Proprio in seguito alle riprese sui maltrattamenti la polizia ha deciso di intervenire nella struttura per accertamenti, senza peraltro svelare il reale motivo, ottenendo l'effetto di far cessare immediatamente gli abusi: dalle intercettazioni telefoniche si evince che gli operatori indagati hanno diffuso un allarme tra di loro circa un possibile interessamento delle forze dell'ordine. Secondo quanto spiegato dal vicecommissario dell'Asl, Simona Carli, la convenzione con la cooperativa sarà sospesa immediatamente, e in via cautelare anche tutto il personale della Asl sarà sostituito.(
Le immagini delle telecamere, piazzate di nascosto dalla polizia in nove camere, mostrano gli operatori che schiaffeggiano anziani degenti e insultano i ricoverati.
La struttura coinvolta è la residenza sanitaria assistita (rsa) di Narnali, che conta 50 posti letto. Gli indagati in tutto sono 17. Le misure cautelari riguardano la sospensione dall'esercizio di pubblico servizio per periodi da sei mesi a un anno: i destinatari dei provvedimenti sono residenti tra le province di Prato e Pistoia.
L'indagine, durata circa due mesi e condotta dalla squadra mobile di Prato, è stata svolta anche con l'ausilio della direzione Sanitaria della Asl 4 di Prato. Le investigazioni hanno messo in luce "una situazione grave, di umiliazione continua degli anziani - si legge in una nota - anche in momenti delicati della loro vita, e un contesto generalizzato di tali condotte. Quotidiani erano i maltrattamenti fisici e morali nei confronti dei degenti, sottoposti, senza alcun motivo, a strattonamenti e a condotte lesive della loro integrità fisica. Altrettanto quotidiani erano le condotte di dileggio e ingiuria verso gli ospiti della residenza, che denotano una costante volonta' vessatoria nei confronti dei malati".
Nel 2012 nella stessa struttura si era verificata una attività di indagine simile che aveva portato alla sospensione per 4 mesi di uno degli operatori sanitari che sono indagati anche oggi.
Gli accertamenti sono partiti dopo alcune segnalazioni anonime. Sono state poi raccolte le testimonianze di due tirocinanti della scuola di specializzazione infermieristica e piazzate le telecamere che hanno ripreso comportamenti definiti dagli investigatori "deprecabili da parte degli indagati".
Proprio in seguito alle riprese sui maltrattamenti la polizia ha deciso di intervenire nella struttura per accertamenti, senza peraltro svelare il reale motivo, ottenendo l'effetto di far cessare immediatamente gli abusi: dalle intercettazioni telefoniche si evince che gli operatori indagati hanno diffuso un allarme tra di loro circa un possibile interessamento delle forze dell'ordine. Secondo quanto spiegato dal vicecommissario dell'Asl, Simona Carli, la convenzione con la cooperativa sarà sospesa immediatamente, e in via cautelare anche tutto il personale della Asl sarà sostituito.(