ITALIA
Inchiesta sull'incendio che ha causato 7 vittime
Prato, false residenze 11 indagati
Un'associazione a delinquere, composta da italiani e cinesi, che forniva falsi certificati di residenza in camio di denaro. Coinvolta anche una funzionaria dell'anagrafe "Potrebbe aumentare il numero degli indagati" dice il Procuratore Capo
Prato
Undici ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dalla Guardia di Finanza nell'inchiesta della procura di Prato su falsi certificati di residenza ad immigrati di origine cinese. Nell'inchiesta coinvolta anche una dipendente dell'anagrafe. "Non è escluso che nelle prossime ore la Procura non possa
aggiungere altri nomi alla lista degli indagati'' ha detto il procuratore capo del tribunale di Prato, Piero Tony, parlando dell'inchiesta sull'incendio che domenica mattina all'alba ha causato sette vittime. Oltre 300 le perquisizioni effettuate.
Falsi certificati. Un'associazione a delinquere composta da cinesi e italiani che rilasciaval l'iscrizione all'anagrafe ai cittadini cinesi che non avevano i requisiti o erano entrati illegalmente in Italia in cambio di denaro, tangenti dai 600 fino a 1500 euro. La mente dell'organizzazione era una ex dipendente del Comune, una donna licenziata per assenteismo, aiutata dai figli, che sottoponeva al funzionario arrestato le pratiche.
Vittime. Sono stati intanto identificati ufficilmente tre corpi, una donna e due uomini. E secondo la Procura cinque dei sette morti erano irregolari.
aggiungere altri nomi alla lista degli indagati'' ha detto il procuratore capo del tribunale di Prato, Piero Tony, parlando dell'inchiesta sull'incendio che domenica mattina all'alba ha causato sette vittime. Oltre 300 le perquisizioni effettuate.
Falsi certificati. Un'associazione a delinquere composta da cinesi e italiani che rilasciaval l'iscrizione all'anagrafe ai cittadini cinesi che non avevano i requisiti o erano entrati illegalmente in Italia in cambio di denaro, tangenti dai 600 fino a 1500 euro. La mente dell'organizzazione era una ex dipendente del Comune, una donna licenziata per assenteismo, aiutata dai figli, che sottoponeva al funzionario arrestato le pratiche.
Vittime. Sono stati intanto identificati ufficilmente tre corpi, una donna e due uomini. E secondo la Procura cinque dei sette morti erano irregolari.