SPETTACOLO
Gli "Oscar francesi"
Premi César, dieci candidature a "L'affido" e "7 uomini a mollo"
"Hannah" dell'italiano Pallaoro candidato a miglior film straniero. La premiazione il 22 febbraio a Parigi

"L'affido" ("Jusqu'à la Garde") di Xavier Legrand (già Leone d'Argento a Venezia 2017) e "7 uomini a mollo" ("Le Grand Bain") di Gilles Lellouche, ciascuno con 10 nomination, dominano le candidature ai César, gli oscar del cinema francese, annunciate il 23 gennaio.
L'italiano "Hannah" di Andrea Pallaoro (già premiato a Venezia 2017 con la Coppa Volpi a Charlotte Rampling) è candidato per il miglior film straniero. A Robert Redford, che si è appena ritirato dal cinema, andrà il César alla carriera. La cerimonia si terrà il 22 febbraio a Parigi.
Spiccano poi con 9 candidature "I fratelli Sisters", il western di Jacques Audiard con Joaquin Phoenix, John C. Reilly e Jake Gyllenhaal, presentato a Venezia 2018, ed "En liberté!", la commedia drammatica di Pierre Salvadori. "La douleur" di Emmanuel Finkiel, attualmente in sala in Italia, dall'omonimo romanzo di Marguerite Duras e interpretato da Melanie Thierry, ha avuto 8 candidature nelle principali categorie.
"Hannah", che se la dovrà vedere con "Tre manifesti a Ebbing,Missouri", "Capharnaum", "Girl", "Our Struggles", "Cold War" e "Un affare di famiglia", è una coproduzione italo-franco-belga con Rai Cinema, distribuito da I Wonder Pictures. E' la storia di una donna la cui routine va in pezzi all'indomani dell'arresto del marito. Perché è stato incarcerato? Perché la donna si nasconde dai vicini? Perché suo figlio non vuole avere niente a che fare con lei e le impedisce di vedere il nipote? Gli indizi per rispondere a questi dilemmi sono lì, nascosti nei silenzi e disseminati tra le pieghe di un dolore inespresso, ma le risposte sono in realtà del tutto marginali. Al centro di ogni scena c'è Hannah: il suo mondo interiore esplorato senza giudizi morali, un crollo che traspare con inquietante compostezza dai gesti, dagli sguardi, dai brevi momenti di cedimento.
L'italiano "Hannah" di Andrea Pallaoro (già premiato a Venezia 2017 con la Coppa Volpi a Charlotte Rampling) è candidato per il miglior film straniero. A Robert Redford, che si è appena ritirato dal cinema, andrà il César alla carriera. La cerimonia si terrà il 22 febbraio a Parigi.
Spiccano poi con 9 candidature "I fratelli Sisters", il western di Jacques Audiard con Joaquin Phoenix, John C. Reilly e Jake Gyllenhaal, presentato a Venezia 2018, ed "En liberté!", la commedia drammatica di Pierre Salvadori. "La douleur" di Emmanuel Finkiel, attualmente in sala in Italia, dall'omonimo romanzo di Marguerite Duras e interpretato da Melanie Thierry, ha avuto 8 candidature nelle principali categorie.
"Hannah", che se la dovrà vedere con "Tre manifesti a Ebbing,Missouri", "Capharnaum", "Girl", "Our Struggles", "Cold War" e "Un affare di famiglia", è una coproduzione italo-franco-belga con Rai Cinema, distribuito da I Wonder Pictures. E' la storia di una donna la cui routine va in pezzi all'indomani dell'arresto del marito. Perché è stato incarcerato? Perché la donna si nasconde dai vicini? Perché suo figlio non vuole avere niente a che fare con lei e le impedisce di vedere il nipote? Gli indizi per rispondere a questi dilemmi sono lì, nascosti nei silenzi e disseminati tra le pieghe di un dolore inespresso, ma le risposte sono in realtà del tutto marginali. Al centro di ogni scena c'è Hannah: il suo mondo interiore esplorato senza giudizi morali, un crollo che traspare con inquietante compostezza dai gesti, dagli sguardi, dai brevi momenti di cedimento.