MONDO
Il video ha spopolato sulla rete
Premier turco Erdogan inchiodato da intercettazioni telefoniche
In meno di 24 ore il video dell'intercettazione telefonica, dove il premier turco Erdogan chiede al figlio di far sparire un'ingente somma di denaro, è stato visto da due milioni di utenti. Erdogan continua a negare la veridicità della conversazione, il video intanto è stato rimosso dalla rete, e la procura di Ankara ha già aperto un'inchesta

Un video pubblicato ieri sera su YouTube inchioderebbe il premier turco Recep Tayyip Erdogan. In un collage di cinque intercettazioni telefoniche si ascolta Erdogan ordinare a suo figlio Bilal di far sparire un grosso quantitativo di denaro. In poche ore il video è stato visto da oltre due milioni di utenti.
Il governo di Ankara ha chiesto ai gestori di YouTube di rimuovere il file, ma la mossa servirebbe a poco, visto che è stato duplicato e riprodotto su un numero incalcolabile di siti.
Le registrazioni telefoniche risalgono allo scorso dicembre
Le conversazioni sono state registrate a dicembre, durante l’ondata di arresti e perquisizioni riguardanti la “Tangentopoli sul Bosforo”, che ha colpito molte personalità vicine al premier, costringendolo ad un rimpasto di governo.
Si parla di un miliardo di dollari
Nei file si sente la discussione di Erdogan con il figlio, sul come poter nascondere una grossa somma di denaro contante, per paura di possibili perquisizioni. Dalle registrazioni non è possibile desumere l'ammontare della cifra, ma sul video di YouTube un testo, che precede le registrazioni, sostiene che si tratti di almeno un miliardo di dollari, nascosto in cinque case.
Piano per far sparire i soldi
La conversazione risale al 17 dicembre, quando l'inchiesta sulla corruzione è diventata pubblica, con un'ondata di arresti in tutto il paese. Nella prima telefonata, Erdogan dice a Bilal di “azzerare” la somma di denaro. Nella seconda, il figlio del premier spiega che la somma sarà distribuita tra diversi imprenditori e “fusa” con finanziamenti in diversi progetti. Il piano del figlio è approvato, sempre da quanto emerge nelle intercettazioni, da Erdogan.
Erdogan nega tutto
Dopo una riunione notturna d'emergenza con i capi dell'intelligence, il premier ha negato l'autenticità delle registrazioni e ha definito la vicenda come una “montatura” destinata a farlo fuori politicamente.
Procura di Ankara ha aperto un'inchiesta
I leader di tutti i partiti di opposizione, invece, hanno chiesto le sue dimissioni e l'apertura di un'inchiesta a suo carico, che è stata già aperta dalla procura generale di Ankara.
Registrazioni telefoniche con un dirigente editoriale
Queste intercettazioni non sono le prime a mettere nei guai Erdogan. Nelle scorse settimane infatti ne sono state pubblicate altre, dove il primo ministro parla con un dirigente del gruppo editoriale Ciner, del quotidiano Haberturk, chiedendogli di non dare spazio a notizie su politici di partiti avversari.
La vicenda si inscrive in una lotta tra poteri esplosa in Turchia tra Erdogan e il suo partito islamico Akp da un lato e, dall'altro lato, l'intellettuale Fethullah Gulen, che vive negli Usa, e che il premier ha indicato essere il mandante delle inchieste e degli arresti che hanno colpito i suoi uomini.
Il governo di Ankara ha chiesto ai gestori di YouTube di rimuovere il file, ma la mossa servirebbe a poco, visto che è stato duplicato e riprodotto su un numero incalcolabile di siti.
Le registrazioni telefoniche risalgono allo scorso dicembre
Le conversazioni sono state registrate a dicembre, durante l’ondata di arresti e perquisizioni riguardanti la “Tangentopoli sul Bosforo”, che ha colpito molte personalità vicine al premier, costringendolo ad un rimpasto di governo.
Si parla di un miliardo di dollari
Nei file si sente la discussione di Erdogan con il figlio, sul come poter nascondere una grossa somma di denaro contante, per paura di possibili perquisizioni. Dalle registrazioni non è possibile desumere l'ammontare della cifra, ma sul video di YouTube un testo, che precede le registrazioni, sostiene che si tratti di almeno un miliardo di dollari, nascosto in cinque case.
Piano per far sparire i soldi
La conversazione risale al 17 dicembre, quando l'inchiesta sulla corruzione è diventata pubblica, con un'ondata di arresti in tutto il paese. Nella prima telefonata, Erdogan dice a Bilal di “azzerare” la somma di denaro. Nella seconda, il figlio del premier spiega che la somma sarà distribuita tra diversi imprenditori e “fusa” con finanziamenti in diversi progetti. Il piano del figlio è approvato, sempre da quanto emerge nelle intercettazioni, da Erdogan.
Erdogan nega tutto
Dopo una riunione notturna d'emergenza con i capi dell'intelligence, il premier ha negato l'autenticità delle registrazioni e ha definito la vicenda come una “montatura” destinata a farlo fuori politicamente.
Procura di Ankara ha aperto un'inchiesta
I leader di tutti i partiti di opposizione, invece, hanno chiesto le sue dimissioni e l'apertura di un'inchiesta a suo carico, che è stata già aperta dalla procura generale di Ankara.
Registrazioni telefoniche con un dirigente editoriale
Queste intercettazioni non sono le prime a mettere nei guai Erdogan. Nelle scorse settimane infatti ne sono state pubblicate altre, dove il primo ministro parla con un dirigente del gruppo editoriale Ciner, del quotidiano Haberturk, chiedendogli di non dare spazio a notizie su politici di partiti avversari.
La vicenda si inscrive in una lotta tra poteri esplosa in Turchia tra Erdogan e il suo partito islamico Akp da un lato e, dall'altro lato, l'intellettuale Fethullah Gulen, che vive negli Usa, e che il premier ha indicato essere il mandante delle inchieste e degli arresti che hanno colpito i suoi uomini.