CULTURA
Il premio letterario della fondazione Bellonci
Premio Strega, ecco i cinque finalisti. Albinati e Affinati in testa
Confermati i favoriti Albinati, Affinati e Sermonti. Unica autrice Elena Stancanelli ed exploit della "piccola" Minimum fax con Meacci. Nominata la cinquina che parteciperà alla votazione finale dell’8 luglio
Anche quest’anno il premio letterario più prestigioso d’Italia ha i suoi finalisti. Il seggio elettorale per il Premio Strega, arrivato oggi alla settantesima edizione, si è chiuso ieri sera alla sede di Casa Bellonci. Ha votato una giuria composta dagli Amici della Domenica, insieme ai lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti e i ragazzi di scuole e università. A guidarla Nicola Lagioia, vincitore uscente del premio.
I nomi
Ad aprire la lista è Edoardo Albinati con La scuola cattolica (Rizzoli) con 202 voti, che ha prevalso su L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati che se ne è guadagnati 160. A seguire Vittorio Sermonti con Se avessero (Garzanti), 156 voti, insieme a Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci con voti 138 e La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli con 102. Tra questi nomi ci sarà quello del vincitore che sarà premiato venerdì 8 luglio all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il favorito
"Sono molto felice per la gioia che vedo intorno a me, per l'entusiasmo dell'editore, dei miei lettori, dei votanti, della mia fidanzata e dei miei figli" ha detto Albinati, superfavorito fin dalla candidatura. "Le donne che sono un po' escluse da questo libro, quasi tutto di maschi, reagiscono con più affetto e commozione" ha aggiunto lo scrittore che nel suo romanzo racconta la giovinezza, la religione, il sesso, la borghesia e l'innocenza perduta. Sullo sfondo il delitto del Circeo del '75 e quello che è accaduto nel 2005, quando Angelo Izzo in libertà vigilata ha ammazzato altre due donne. Ora parte la corsa alla vittoria ma "sono molto zen", dice l'autore de La scuola cattolica edito da Rizzoli.
L’unica donna
Elena Stancanelli, abito nero e spalla scoperta, è la sola scrittrice in cinquina. Nel suo libro, La femmina nuda, racconta il lato oscuro di ogni donna in una confessione spudorata alla sua amica. "Sono dimagrita due chili in questi giorni. Non era così scontato. Uno partecipa per vincere, ora si vedrà." Soddisfazione soprattutto per la sua editrice Elisabetta Sgarbi, ex Bompiani e ora anima de La nave di Teseo: "è una grande emozione, è il nostro primo Premio Strega. E poi Elena è l'unica autrice in mezzo a tanti uomini. Ma tutta la cinquina è di qualità”.
Le reazioni
“Me lo aspettavo di entrare. È un libro a cui sono molto legato e questa edizione dello Strega ha un significato particolare" commenta Sermonti, lo scrittore e grande interprete di Dante che nel suo Se avessero racconta settant’anni di ricordi di un fratello quindicenne e di un interminabile dopoguerra. Meacci è frastornato ma ricorda una frase che gli disse tanti anni Attilio Bertolucci: "prendi quello che ti accade come una cosa quotidiana. E oggi mi tengo questa meraviglia". In gara per il "piccolo" editore Minimum fax c’è il suo romanzo Il cinghiale che uccise Liberty Valance, ambientato nell’immaginario paese di Corsignano, tra Toscana e Umbria. Affinati che torna allo Strega dopo 19 anni con L'uomo del futuro è disincantato e guarda da insegnate ai ragazzi: "mi fa piacere che un libro su Don Lorenzo Milani sia entrato nella cinquina. È un segno importante perche' abbiamo bisogno di maestri come lui".
I nomi
Ad aprire la lista è Edoardo Albinati con La scuola cattolica (Rizzoli) con 202 voti, che ha prevalso su L'uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati che se ne è guadagnati 160. A seguire Vittorio Sermonti con Se avessero (Garzanti), 156 voti, insieme a Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci con voti 138 e La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli con 102. Tra questi nomi ci sarà quello del vincitore che sarà premiato venerdì 8 luglio all'Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il favorito
"Sono molto felice per la gioia che vedo intorno a me, per l'entusiasmo dell'editore, dei miei lettori, dei votanti, della mia fidanzata e dei miei figli" ha detto Albinati, superfavorito fin dalla candidatura. "Le donne che sono un po' escluse da questo libro, quasi tutto di maschi, reagiscono con più affetto e commozione" ha aggiunto lo scrittore che nel suo romanzo racconta la giovinezza, la religione, il sesso, la borghesia e l'innocenza perduta. Sullo sfondo il delitto del Circeo del '75 e quello che è accaduto nel 2005, quando Angelo Izzo in libertà vigilata ha ammazzato altre due donne. Ora parte la corsa alla vittoria ma "sono molto zen", dice l'autore de La scuola cattolica edito da Rizzoli.
L’unica donna
Elena Stancanelli, abito nero e spalla scoperta, è la sola scrittrice in cinquina. Nel suo libro, La femmina nuda, racconta il lato oscuro di ogni donna in una confessione spudorata alla sua amica. "Sono dimagrita due chili in questi giorni. Non era così scontato. Uno partecipa per vincere, ora si vedrà." Soddisfazione soprattutto per la sua editrice Elisabetta Sgarbi, ex Bompiani e ora anima de La nave di Teseo: "è una grande emozione, è il nostro primo Premio Strega. E poi Elena è l'unica autrice in mezzo a tanti uomini. Ma tutta la cinquina è di qualità”.
Le reazioni
“Me lo aspettavo di entrare. È un libro a cui sono molto legato e questa edizione dello Strega ha un significato particolare" commenta Sermonti, lo scrittore e grande interprete di Dante che nel suo Se avessero racconta settant’anni di ricordi di un fratello quindicenne e di un interminabile dopoguerra. Meacci è frastornato ma ricorda una frase che gli disse tanti anni Attilio Bertolucci: "prendi quello che ti accade come una cosa quotidiana. E oggi mi tengo questa meraviglia". In gara per il "piccolo" editore Minimum fax c’è il suo romanzo Il cinghiale che uccise Liberty Valance, ambientato nell’immaginario paese di Corsignano, tra Toscana e Umbria. Affinati che torna allo Strega dopo 19 anni con L'uomo del futuro è disincantato e guarda da insegnate ai ragazzi: "mi fa piacere che un libro su Don Lorenzo Milani sia entrato nella cinquina. È un segno importante perche' abbiamo bisogno di maestri come lui".