PEOPLE
Festival del Cinema a Fiano Romano
Premio de Santis a Paola Cortellesi. "Vorrei più donne protagoniste di film"
L'attrice al Festival 'Lo schermo è donna' di Fiano Romano riceve un riconoscimento per Sotto una buona stella di Carlo Verdone. Lo stesso premio che l'anno scorso andò ad Alba Rohrwacher. Nel suo futuro un film con il marito Riccardo Milani di cui è per la prima volta sceneggiatrice

Paola Cortellesi sembra una di famiglia. Allegra, spontanea, esattamente come si vede nei film. A Fiano Romano al festival del Cinema 'Lo schermo è donna' riceve il premio Giuseppe De Santis - che l'anno scorso andò ad Alba Rohrwacher - per la sua interpretazione in Sotto una buona stella di Carlo Verdone. Jeans e giacca nera guarda al cielo sperando che la pioggia non rovini la serata.
Il riconoscimento le arriva per un ruolo singolare: una tagliatrice di teste dal cuore tenero. "Penso che per fare un lavoro così dove sei costretta a comunicare un licenziamento bisogna avere una coscienza. Consapevole che dal momento in cui arrivi tu la vita di un'intera famiglia va a rotoli".
Il suo rapporto con Carlo Verdone sul set si può definire amore a prima vista. "Non è stata una sorpresa Carlo è stato esattamente come me lo aspettavo. Tra noi si è creata un'alchimia unica. Eravamo fatti uno per l'altro. Insolito per una persona con cui lavori per la prima volta".
Nel film si parla di giovani che non trovano lavoro che vanno all'estero per cercarne uno. O di adulti che lo perdono improvvisamente. Anche per lei non è sempre facile. "Il mio è un lavoro che oggi ci sei ma domani chissà. Pensi sempre se anche in futuro 'sarò io quella giusta'".
Donna, moglie e madre riesce a conciliare perfettamente lavoro e vita privata. La sua piccola Laura avuta dal regista Riccardo Milani è una bimba tranquillissima abituata a stare sul set insieme a lei da quando aveva due mesi.
Nel futuro c'è un film con il marito di cui è lei la sceneggiatrice. Si chiamerà Scusa se esisto e uscirà il 27 novembre. Un lavoro a cui tiene molto che interpreta insieme a Raoul Bova già al suo fianco in Nessuno mi può giudicare e che parla di lavoro e di donne. "Non pretendo le quote rosa ma mi piacerebbe ci fossero più ruoli da protagoniste per le donne. Siamo delle gran mattatrici".
E quando si parla di mondiali racconta che non perde nemmeno una partita dell'Italia. Il match con Inghilterra l'ha visto a casa come sempre. "Sai quelle cose tipo calzoncini corti svaccati sul divano a mangiare patatine con i piedi sul tavolo che poi il giorno dopo dici 'Ma perché ho mangiato così tanto' una cosa così molto normale".
Il riconoscimento le arriva per un ruolo singolare: una tagliatrice di teste dal cuore tenero. "Penso che per fare un lavoro così dove sei costretta a comunicare un licenziamento bisogna avere una coscienza. Consapevole che dal momento in cui arrivi tu la vita di un'intera famiglia va a rotoli".
Il suo rapporto con Carlo Verdone sul set si può definire amore a prima vista. "Non è stata una sorpresa Carlo è stato esattamente come me lo aspettavo. Tra noi si è creata un'alchimia unica. Eravamo fatti uno per l'altro. Insolito per una persona con cui lavori per la prima volta".
Nel film si parla di giovani che non trovano lavoro che vanno all'estero per cercarne uno. O di adulti che lo perdono improvvisamente. Anche per lei non è sempre facile. "Il mio è un lavoro che oggi ci sei ma domani chissà. Pensi sempre se anche in futuro 'sarò io quella giusta'".
Donna, moglie e madre riesce a conciliare perfettamente lavoro e vita privata. La sua piccola Laura avuta dal regista Riccardo Milani è una bimba tranquillissima abituata a stare sul set insieme a lei da quando aveva due mesi.
Nel futuro c'è un film con il marito di cui è lei la sceneggiatrice. Si chiamerà Scusa se esisto e uscirà il 27 novembre. Un lavoro a cui tiene molto che interpreta insieme a Raoul Bova già al suo fianco in Nessuno mi può giudicare e che parla di lavoro e di donne. "Non pretendo le quote rosa ma mi piacerebbe ci fossero più ruoli da protagoniste per le donne. Siamo delle gran mattatrici".
E quando si parla di mondiali racconta che non perde nemmeno una partita dell'Italia. Il match con Inghilterra l'ha visto a casa come sempre. "Sai quelle cose tipo calzoncini corti svaccati sul divano a mangiare patatine con i piedi sul tavolo che poi il giorno dopo dici 'Ma perché ho mangiato così tanto' una cosa così molto normale".