POLITICA
Il premier Conte impegnato nella ricerca di una sintesi
Prescrizione: in corso il vertice di maggioranza, si media sulle posizioni Pd-M5s
Zingaretti: "Siamo per una soluzione, chiediamo a Conte di trovarla. Se non si trova si va avanti con la nostra proposta o anche con il rinvio di un anno se si vuole salvare questo governo". M5S: "Pd ci segua su prescrizione e autostrade". Crimi: "Renzi se ne farà una ragione"

È iniziato a Palazzo Chigi il vertice di maggioranza su tema della riforma della giustizia penale. La riunione è cominciata al termine del Consiglio dei ministri. Al vertice partecipano, oltre al premier Giuseppe Conte e al Guardasigilli Alfonso Bonafede, Il sottosegretario Ms5 alla Giustizia Vittorio Ferraresi, gli esponenti di Italia viva Maria Elena Boschi, Lucia Annibali e Giuseppe Cucca, e, per Leu, l'ex presidente del Senato Pietro Grasso e il deputato Federico Conte. Per il Pd, sono presenti il ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini, i deputati Walter Verini, Michele Bordo, Alfredo Bazoli e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Giorgis.
Il premier Giuseppe Conte cerca una difficile mediazione tra le forze di governo, per evitare una pericolosa spaccatura in Parlamento. Il Movimento 5 stelle continua a opporsi all'ipotesi di un rinvio, che era stata prospettata nei giorni scorsi dal Partito democratico. Da parte sua, per cercare di trovare un punto di caduta, Leu ha messo in campo il cosiddetto 'Lodo Conte bis', messo a punto dal parlamentare, omonimo del presidente del Consiglio, Federico Conte.
Leu: "Grave no pregiudiziale"
"Il dibattito sulla prescrizione deve uscire dalla polemica e intercettare il parere prezioso che vede in sintonia magistratura e avvocatura. Sarebbe un errore storico ridurlo a un duello tra Renzi e Bonafede, e non sarebbe di buon auspicio per la giustizia". Lo ha dichiarato Federico Conte, deputato di Liberi e uguali, a margine del convegno dal titolo "La riforma della prescrizione. Quale futuro?". Per Conte, che è tra i protagonisti della trattativa interna alla maggioranza per superare l'impasse sulla prescrizione (il 'lodo Conte'), "l'obiettivo di sistema che è alla base della mia proposta di legge sulla prescrizione, è la ricerca della più alta sintesi per garantire la certezza della pena e i diritti dell'imputato, declinando in maniera equilibrata il decorrere del tempo in tre momenti: ragionevole durata del processo, prescrizione del reato e prescrizione processuale.
Allo stato, poiché la principale forza di governo non condivide la stessa sensibilità, la soluzione da cercare deve tendere al miglior bilanciamento degli interessi contrapposti e alla predisposizione del più organico intervento di riforma del processo penale. A questo si ispira il nostro lodo che lega la sospensione della prescrizione alla doppia sentenza di condanna: una proposta che si conforma come una mediazione di sistema, di là dalla polemica politica. Sarebbe, perciò, un grave errore opporre un no pregiudiziale o un rinvio in bianco, a meno che non si voglia arrivare una rottura gravida di conseguenze politiche", ha concluso.
Crimi: "Renzi se ne farà una ragione"
La riforma della prescrizione? "Non è questo il tema sul tavolo. Il tema è la velocizzazione dei processi e quindi la discussione sulla riforma del processo penale". Cosi' il reggente del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, rispondendo ad una domanda sui contrasti nella maggioranza sulla riforma della prescrizione. Renzi non la pensa nello stesso modo? "Se ne farà una ragione", risponde Crimi. Zingaretti ha detto che scendere in piazza è un errore? "Ci siamo sentiti e ci siamo chiariti".
Lombardi : "Pd ci segua su prescrizione e autostrade"
"Caro Zingaretti, stavolta mi rivolgo a te in qualità di segretario nazionale del Pd: visto che dici che questo governo nazionale con il M5s deve restare in piedi finché ottiene dei risultati, parafrasando così il paradigma già sperimentato qui in Regione Lazio con noi all'opposizione, allora è il caso di premere l'acceleratore per trovare una convergenza che porti a due risultati fondamentali per la credibilità politica ed etica di noi tutti: l'abolizione della prescrizione e la revoca delle concessioni autostradali".
Così,si legge in una nota, la capogruppo M5s in Consiglio regionale del Lazio Roberta Lombardi, in una lettera aperta a Nicola Zingaretti pubblicata oggi su un quotidiano on line e rilanciata sui suoi canali social. "Si tratta di due provvedimenti su cui non possiamo fare sconti e su questo spero che tu riesca a portare tutto il Pd, e le relative compagini,sul terreno che abbiamo scelto insieme per portare avanti degli obiettivi comuni", prosegue Lombardi.
Zingaretti, rinviare un anno o avanti con la proposta del Pd
"Siamo per una soluzione, chiediamo a Conte di trovarla. Se non si trova si va avanti con la nostra proposta o anche con il rinvio di un anno se si vuole salvare questo governo". Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite di Circo massimo, in merito alle divisioni interne alla maggioranza sulla riforma della prescrizione. "Conte metta in fretta in campo unamediazione, altrimenti noi andremo avanti con la nostraproposta", ha poi aggiunto il leader dem.
Il segretario del Pd ha criticato anche l'iniziativa di Luigi Di Maio di scendere in piazza il 15 febbraio. "La giudico un errore. Invito Di Maio a guardare al futuro".
Intanto sono state smentite le voci che parlavano di possibili dimissioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. "Sono destituite di ogni fondamento le ricostruzioni riportate questa mattina sulla stampa secondo cui sarebbero pervenute al premier minacce di dimissioni da parte del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede" precisano fonti di Palazzo Chigi. Secondo alcuni quotidiani, il Guardasigilli avrebbe minacciato di lasciare in caso di rinvio della riforma della prescrizione.
Il premier Giuseppe Conte cerca una difficile mediazione tra le forze di governo, per evitare una pericolosa spaccatura in Parlamento. Il Movimento 5 stelle continua a opporsi all'ipotesi di un rinvio, che era stata prospettata nei giorni scorsi dal Partito democratico. Da parte sua, per cercare di trovare un punto di caduta, Leu ha messo in campo il cosiddetto 'Lodo Conte bis', messo a punto dal parlamentare, omonimo del presidente del Consiglio, Federico Conte.
Leu: "Grave no pregiudiziale"
"Il dibattito sulla prescrizione deve uscire dalla polemica e intercettare il parere prezioso che vede in sintonia magistratura e avvocatura. Sarebbe un errore storico ridurlo a un duello tra Renzi e Bonafede, e non sarebbe di buon auspicio per la giustizia". Lo ha dichiarato Federico Conte, deputato di Liberi e uguali, a margine del convegno dal titolo "La riforma della prescrizione. Quale futuro?". Per Conte, che è tra i protagonisti della trattativa interna alla maggioranza per superare l'impasse sulla prescrizione (il 'lodo Conte'), "l'obiettivo di sistema che è alla base della mia proposta di legge sulla prescrizione, è la ricerca della più alta sintesi per garantire la certezza della pena e i diritti dell'imputato, declinando in maniera equilibrata il decorrere del tempo in tre momenti: ragionevole durata del processo, prescrizione del reato e prescrizione processuale.
Allo stato, poiché la principale forza di governo non condivide la stessa sensibilità, la soluzione da cercare deve tendere al miglior bilanciamento degli interessi contrapposti e alla predisposizione del più organico intervento di riforma del processo penale. A questo si ispira il nostro lodo che lega la sospensione della prescrizione alla doppia sentenza di condanna: una proposta che si conforma come una mediazione di sistema, di là dalla polemica politica. Sarebbe, perciò, un grave errore opporre un no pregiudiziale o un rinvio in bianco, a meno che non si voglia arrivare una rottura gravida di conseguenze politiche", ha concluso.
Crimi: "Renzi se ne farà una ragione"
La riforma della prescrizione? "Non è questo il tema sul tavolo. Il tema è la velocizzazione dei processi e quindi la discussione sulla riforma del processo penale". Cosi' il reggente del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, rispondendo ad una domanda sui contrasti nella maggioranza sulla riforma della prescrizione. Renzi non la pensa nello stesso modo? "Se ne farà una ragione", risponde Crimi. Zingaretti ha detto che scendere in piazza è un errore? "Ci siamo sentiti e ci siamo chiariti".
Lombardi : "Pd ci segua su prescrizione e autostrade"
"Caro Zingaretti, stavolta mi rivolgo a te in qualità di segretario nazionale del Pd: visto che dici che questo governo nazionale con il M5s deve restare in piedi finché ottiene dei risultati, parafrasando così il paradigma già sperimentato qui in Regione Lazio con noi all'opposizione, allora è il caso di premere l'acceleratore per trovare una convergenza che porti a due risultati fondamentali per la credibilità politica ed etica di noi tutti: l'abolizione della prescrizione e la revoca delle concessioni autostradali".
Così,si legge in una nota, la capogruppo M5s in Consiglio regionale del Lazio Roberta Lombardi, in una lettera aperta a Nicola Zingaretti pubblicata oggi su un quotidiano on line e rilanciata sui suoi canali social. "Si tratta di due provvedimenti su cui non possiamo fare sconti e su questo spero che tu riesca a portare tutto il Pd, e le relative compagini,sul terreno che abbiamo scelto insieme per portare avanti degli obiettivi comuni", prosegue Lombardi.
Zingaretti, rinviare un anno o avanti con la proposta del Pd
"Siamo per una soluzione, chiediamo a Conte di trovarla. Se non si trova si va avanti con la nostra proposta o anche con il rinvio di un anno se si vuole salvare questo governo". Lo ha detto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ospite di Circo massimo, in merito alle divisioni interne alla maggioranza sulla riforma della prescrizione. "Conte metta in fretta in campo unamediazione, altrimenti noi andremo avanti con la nostraproposta", ha poi aggiunto il leader dem.
Il segretario del Pd ha criticato anche l'iniziativa di Luigi Di Maio di scendere in piazza il 15 febbraio. "La giudico un errore. Invito Di Maio a guardare al futuro".
Intanto sono state smentite le voci che parlavano di possibili dimissioni del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. "Sono destituite di ogni fondamento le ricostruzioni riportate questa mattina sulla stampa secondo cui sarebbero pervenute al premier minacce di dimissioni da parte del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede" precisano fonti di Palazzo Chigi. Secondo alcuni quotidiani, il Guardasigilli avrebbe minacciato di lasciare in caso di rinvio della riforma della prescrizione.