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MONDO

​PyeongChang2018

Presidente Sud Corea: "Creata piattaforma, avanti per pace"

Chiusi i Giochi olimpici invernali

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"I Giochi olimpici hanno dato agli atleti provenienti dalla Corea del Sud e dalla Corea del Nord l'opportunità di diventare amici. Sulla neve fredda e sul ghiaccio, abbiamo sentito un caldo bagliore nei nostri cuori".

Lo ha detto il leader sudocreano, Moon Jae-in, nelle dichiarazioni conclusive dei Giochi di PyeongChang. Al momento del suo ingresso nello stadio olimpico al fianco di Thomas Bach (presidente Cio), Moon ha salutato tra gli altri Ivanka Trump ed i membri della delegazione nordcoreana.

"Qui a PyeongChang -ha proseguito- tutti hanno assistito alla fioritura della pace; ogni passo compiuto prima e durante i Giochi Olimpici è stato un passo che ci ha avvicinato alla realizzazione della pace. E vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno fatto dei Giochi olimpici invernali qui a PyeongChang una piattaforma per una celebrazione della pace. I Giochi olimpici invernali a PyeongChang sono giunti alla fine, ma il tempo di pace continuerà. Questa celebrazione della pace iniziata a PyeongChang proseguirà con i Giochi olimpici estivi di Tokyo 2020 e i Giochi olimpici invernali di Pechino del 2022. Qui in Corea, continueremo il nostro sforzo per ampliare l'orizzonte di pace iniziato a PyeongChang". 

La chiusura dei Giochi
Il presidente del Cio, Thomas Bach, ha poi dichiarato ufficialmente chiusi i Giochi olimpici invernali di PyeongChang. Il discorso del numero uno del Cio, durante la cerimonia di chiusura, è stato preceduto dal passaggio della bandiera olimpica da PyeongChang a Pechino che ospiterà l'edizione 2022 dei Giochi. Sul palco, insieme a Bach, i sindaci delle due città.

"E' troppo presto per dirlo. Mancano due anni e mezzo a Tokyo". Bach si è poi così espresso nella conferenza stampa di chiusura in merito alla possibilità di avere le due Coree unite anche alle Olimpiadi del 2020. "Abbiamo avviato questo dialogo nel 2014, il Cio lo porterà avanti anche al termine di questi Giochi Olimpici, ma questo dialogo è strettamente correlato al supporto degli atleti, mentre al tempo stesso rispettando le sanzioni Onu dovremmo vedere come proseguirà lo sviluppo". Il numero uno del Comitato Olimpico Internazionale infatti ha ricordato che "a PyeongChang abbiamo preso la decisione ultima in merito alla sfilata unita alle 4 del pomeriggio del giorno della cerimonia di apertura - ha precisato - Personalmente ci ho creduto solo quando ho visto gli atleti nello stadio".