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POLITICA

Il centrodestra si spacca

Presidenze, fumate nere. Lega vota Bernini, Berlusconi: rotta la coalizione. Lei rinuncia

Diluvio di schede bianche. In Senato la Lega vota Bernini di Forza Italia. Berlusconi: "Vuole governo con M5S". Giorgetti: "Berlusconi ha esagerato, Bernini era un favore a FI". Di Maio: pronti a sostenere Bernini. Ma la senatrice si dice "indisponibile". Appello di Giorgia Meloni all'unità 

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Strappo nel centrodestra nel primo giorno di votazioni per eleggere i presidenti delle Camere, chiuso con un diluvio di schede bianche e dunque un nullla di fatto. A Palazzo Madama il voto della Lega alla senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini - e non al candidato ufficiale, Paolo Romani - spacca la coalizione. Berlusconi parla di "atto ostile" e chiama a raccolta i suoi, Bernini compresa. E in serata la senatrice, con un tweet, si dice "indisponibile" ad essere candidata di altri senza il supporto del suo partito.



Berlusconi: stima per Bernini ma no a diktat
Berlusconi reagisce convocando i vertici di Forza Italia a Palazzo Grazioli, tra cui la stessa Bernini. Nessun dubbio sulla stima che nutre nei confronti di Anna Maria Bernini e l'ex premier lo avrebbe ribadito anche nell'incontro con la senatrice  a cui però avrebbe detto di non poter sostenere la sua corsa: non possiamo accettare candidature scelte da altri né diktat.

"Lega rompe coalizione, vuole governo con M5S" 
"I voti al Senato ad Anna Maria Bernini, strumentalmente utilizzata, sono da considerarsi un atto di ostilità a freddo della Lega che da un lato rompe l'unità della coalizione di centrodestra e dall'altro smaschera il progetto per un governo Lega/M5s", accusa l'ex Cavaliere. 

Brunetta: FI non accetterà mai governo Lega-M5S
La scelta di Salvini di candidare Annamaria Bernini è "un atto contro di noi e contro l'unità del centrodestra, questo voto prefigura un governo Lega-5Stelle che non potrà mai essere accettato da Forza Italia e dagli elettori del centrodestra". Così il capogruppo di FI alla Camera, Renato Brunetta, lasciando Palazzo Grazioli dopo il vertice con Silvio Berlusconi. È "un atto ostile che ha anche del ridicolo" e "la Lega si assume la responsabilità".

Giorgetti: Berlusconi ha esagerato, Bernini era un favore a FI
Ma la Lega non ci sta a farsi mettere sotto accusa. Definire "un atto di ostilità a freddo" il voto della Lega per Annamaria Bernini, senatrice Fi, nuova presidente del Senato, "mi sembra esagerato: noi gli avevamo fatto un favore", dice il numero due del Carroccio Giancarlo Giorgetti, commentando in Transatlantico la nota ufficiale di Forza Italia sulla scelta di Matteo Salvini. 

Di Maio: disponibili a sostenere Bernini
E anche il Movimento 5 Stelle, dopo aver ribadito il no a Paolo Romani perché indagato, apre alla senatrice di Forza Italia. Per la presidenza del Senato il Movimento è disponibile a sostenere l'esponente di Forza Italia Anna Maria Bernini "o un profilo simile", scrive Luigi di Maio su Twitter.

Meloni lancia un appello all'unità del centrodestra
"Rivolgo l'ultimo appello alle forze politiche del centrodestra perchè questo delicato passaggio sulle presidenze delle Camere non si risolva in un 'liberi tutti'. Facciamo tutti un passo indietro perché se ne possa fare uno in avanti. Disponibile ad un nuovo incontro di vertice tra i partiti del centrodestra nella speranza che ci sia ancora un margine per ricomporre. Se questo non dovesse accadere Fdi riunirà i suoi organi per prendere le sue decisioni". avverte la leader di Fratelli d'Italia,  Giorgia Meloni. 

Fdi: serve riflessione, voto slitti al pomeriggio 
E i capigruppo di Fratelli d'Italia di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Fabio Rampelli, hanno rivolto un appello ai presidenti di Senato e Camera, Napolitano e Giachetti, per rimandare al pomeriggio le votazioni previste per domani mattina a Palazzo Madama e Montecitorio. "Per evitare che l'elezione della seconda e terza carica dello Stato possano essere trasformate in un braccio di ferro tra posizioni inconciliabili occorre - a giudizio di Fratelli d'Italia - offrire ai partiti la possibilità di una seria riflessione e lo spazio per ogni opportuna intesa".

Pd in attesa, Renzi per scheda bianca
"Vediamo cosa succede nelle prossime ore. Stiamo valutando", dice il reggente Maurizio Martina a sera lasciando Montecitorio, mentre Matteo Renzi è riunito al Nazareno con i suoi e Matteo Orfini. La linea dell'ex-segretario, a quanto viene riferito, è quella di andare avanti con la scheda bianca. "Tocca a loro. Lo dico dal 5 marzo. Dobbiamo stare all'opposizione, fino alla fine", ha detto Renzi ad alcuni senatori con cui si è ritrovato dopo la prima seduta a palazzo Madama. Seduta aperta dal presidente emerito Giorgio Napolitano che non ha riservato parole tenere per il Pd. Le ultime elezioni hanno costituito "un netto spartiacque" che tra l'altro ha mostrato "quanto poco avesse convinto l'auto-esaltazione dei risultati ottenuti negli ultimi anni da governi e da partiti di maggioranza", ha detto Napolitano davanti a Renzi al suo esordio nell'emiciclo del Senato.

Le votazioni alla Camera
Tre le votazioni e altrettante le fumate nere per l'elezione del presiente della Camera. Le schede bianche sono state rispettivamente 592, 577 e 569.  La seduta è stata aggiornata a sabato alle ore 10.30.

Le votazioni al Senato
Analogo lo scenario a Palazzo Madama. Prima votazione: 312 schede bianche. Seconda votazione: 255 bianche. Ma qui arriva la vera sorpresa della giornata: come visto, la Lega ha deciso di convergere sul nome di Anna Maria Bernini che ha ottenuto 57 voti. Il presidente Napolitano ha quindi indetto per sabato alle 10.30 la terza votazione. 

Murale con Salvini e Di Maio che si baciano compare vicino a Montecitorio 
E' stato rapidamente cancellato un murale apparso nei pressi di Montecitorio che raffigurava il "bacio" tra i leader della Lega e del Movimento 5 Stelle. Ma non prima di rimbalzare ovunque sui social network.