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MONDO

Corsa Eliseo

Presidenziali francesi. Fillon convocato in Procura: non mi ritiro, vado avanti

Il candidato conservatore attacca: questa indagine è un "assassinio politico". E incalza: "combatterò fino alla fine". Verrà ascoltato - nell'ambito dell'inchiesta sui falsi impieghi il prossimo 15 marzo. I centristi dell'Udi sospendono il loro sostegno a Fillon 

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"Non mi ritiro, vado avanti fino in fondo", Francois Fillon gela tutti coloro che speravano in un suo ritiro alle presidenziali a seguito dell'inchiesta sui falsi impieghi che vede coinvolta la moglie Penelope. E prosegue: "Non cederò, non mi arrenderò, non mi ritirerò. Perché al di là della mia persona viene sfidata la democrazia. Non si tratta di me e della presunzione di innocenza, ma di voi", ha detto rivolgendosi ai cittadini francesi. "Sarò all'appuntamento della democrazia", ha detto ancora, dopo avere riferito che "il mio avvocato mi ha informato che sarò convocato il 15 marzo per essere indagato" e questa indagine è un "assassinio politico".

Fillon ha aggiunto che "solo il suffragio universale" potrà decidere e ha assicurato che lui combatterà "fino alla fine". Il candidato conservatore ha detto di non essere stato trattato come gli altri dal punto di vista giudiziario, denunciando che "l'indagine è stata aperta in poche ore". "È di fatto un assassinio politico. Non sono io solo a essere assassinato ma è l'elezione stessa", ha proseguito, "la voce degli elettori che desiderano una vera alternanza che viene taciuta". Quanto alla convocazione del 15 marzo, Fillon ha assicurato che ci andrà: "sono rispettoso", ha detto.

Mattinata convulsa per il candidato conservatore, con voci su un presunto fermo di Penelope Fillon, un intervento pubblico annullato e l'annuncio di una convocazione in Procura. Poco prima della conferenza stampa, 'Le Figaro' chiarisce la notizia del fermo della moglie: "è a casa e sta benissimo". In questo modo smentisce le informazioni riportate in tarda mattinata dal sito 'Mediapart' che accennava anche a delle 'perquisizioni in corso'. Il quotidiano francese inoltre rivela che i coniugi Fillon saranno ascoltati dai magistrati il 15 e e il 18 marzo prossimi.

Lo scandalo che ha travolto Fillon sta avendo inevitabilmente ripercussioni sulla sua campagna elettorale. Secondo un sondaggio 'Opinionway' Macron, candidato del movimento En Marche!, è ora di solo due punti dietro a Le Pen (rispettivamente 24%, 26%) mentre Fillon col suo 21% è terzo e al momento fuori dai giochi per il ballottaggio. Alle spalle del trio di testa il socialista Hamon, col 15% e il capofila della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon con l' 11%. al secondo turno, Macron batterebbe Marine Le Pen col 61% contro il 39%.

Fillon nei giorni scorsi ha denunciato apertamente "un clima di quasi guerra civile" che si è sviluppato attorno alla sua campagna e ha accusato il governo di non fare nulla per contrastarlo. Aveva inoltre affermato che non si sarebbe mai ritirato dalla corsa all'Eliseo, anche in presenza di incriminazioni. Ma nelle ultime ore giravano voci insistenti su un suo ripensamento soprattutto dopo che in mattinata non aveva preso parte al salone dell'agricoltura, annullando l'appuntamento all'ultimo momento, senza dare alcuna spiegazione. Le sue parole spazzano via ogni dubbio: la corsa continua.

I centristi dell'Udi 'sospendono' il sostegno a Fillon 
L'Udi, il partito centrista alleato con i Républicains, "sospende" la sua partecipazione alla campagna di Francois Fillon. L'Udi convocherà un consiglio esecutivo straordinario la settimana prossima per decidere se continuare a sostenere o meno il candidato della Destra travolto dal 'Penelope-gate'.