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Coronavirus

Verso le elezioni amministrative

Primarie Pd a Roma e Bologna: la vittoria di Lepore e Gualtieri

Gualtieri vince a Roma, Lepore a Bologna: questi i risultati delle primarie tenutesi ieri per scegliere i candidati sindaci del Partito Democratico. Letta esulta: "Un successo di popolo, con affluenza pre-Covid"

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"Scommessa vinta". Al termine della giornata, ieri, il segretario del Pd Enrico Letta scrive soddisfatto su twitter: Le primarie a Roma e Bologna sono un successo di popolo e pur in epoca Covid hanno affluenza come preCovid. Il successo di Lepore e Gualtieri dimostra che abbiamo avuto ragione a non aver paura a farle perché il popolo di centrosinistra è con noi. Avanti!". A Roma hanno votato 48.624 persone, a Bologna 26.369.

La vittoria di Gualtieri a Roma
"Oltre 45mila persone sono tornate a votare per scegliere il loro, il nostro, futuro. È stata una giornata bellissima. Non per me, ma per tutte e tutti noi. Perché oggi ha vinto la partecipazione. Oggi, ha vinto la Democrazia. E adesso avanti, insieme, per la rinascita di Roma". E' stato il commento a caldo di Roberto Gualtieri che ieri sera nello spazio elettorale allestito a via dei Cerchi ha salutato con sollievo i dati sull'affluenza alle primarie del Pd, che avevano tenuto la coalizione con il fiato sospeso fino alla chiusura delle urne. Il risultato raggiunto è in linea con l'affluenza del confronto tra Roberto Giachetti e Roberto Morassut, che nel 2016 si contesero per il Partito Democratico la sfida a Virginia Raggi.

I dati definitivi hanno fissati il totale dei votanti a 48.624 schede, con Gualtieri al 60,6% delle preferenze con 28.561 voti espressi, seguito dal presidente del III Municipio Giovanni Caudo con 7.388 preferenze, il 15,6%; poi, nell'ordine, Paolo Ciani di Demos al 7,1% con 3372 voti, Imma Battaglia di Liberare Roma con 2987 voti al 6,34%, Stefano Fassina di Sinistra Per Roma al 5,5% con 2625, Tobia Zevi al 3,5% con 1663 preferenze e l'ex M5S Cristina Grancio all'1% con 497. "Ho appena parlato con Gualtieri per fargli il mio in bocca al lupo - ha dichiarato in serata Letta -. Ora con la spinta delle primarie inizia al meglio la corsa decisiva. Il popolo di centrosinistra ha dimostrato che c'è e vuole la svolta a Roma".

Per quanto riguarda i 13 Municipi su 15 in cui si sono svolte le consultazioni, prevale in I Municipio Lorenza Bonaccorsi, in III Municipio l'ex presidente Pd Paolo Emilio Marchionne, in IV Massimiliano Umberti, in V Mauro Caliste, in VI Fabrizio Compagnone, in IX prevale l'ex deputata Titti Di Salvo, in X Mario Falconi, in XI Gianluca Lanzi, in XII Elio Tomassetti batte l'ex deputato Marco Miccoli, in XIII vince Sabrina Giuseppetti, in XIV vonce Marco Della Porta, che prevale sull'ex deputata Ileana Argentin e in XV torna a correre Daniele Torquati, presidente nella sindacatura interrotta di Ignazio Marino. Ancora da assegnare il VII Municipio Appio Tuscolano, per il testa a testa tra Claudio Laddaga e Carlo Mazzei. In II Municipio e in VIII correranno sindaci gli attuali presidenti, Francesca Del Bello e Amedeo Ciaccheri, che per volontà della coalizione sono stati ricandidati senza passare per le urne.

Gualtieri: "Bellissima giornata, onorato della fiducia"
"Come speravamo è stata una bellissima giornata di partecipazione e democrazia. Abbiamo ottenuto una partecipazione alta e siamo contenti. Sono onorato della fiducia che mi è stata accordata. Siamo una grande squadra e da domani tutti uniti, si lavora per rilanciare Roma" ha detto Gualtieri, dopo lo spoglio delle primarie.

A Bologna la vittoria di Lepore, Pd e sinistra di nuovo insieme
Il centrosinistra brinda alla buona partecipazione alle primarie di Bologna. Si sono espresse complessivamente 26.369 persone (di cui 4.553 voti online). Sotto le Due Torri si festeggia così un'alta affluenza dopo i timori innescati dai numeri bassi di Torino. D'altronde il trend nel capoluogo emiliano era già definito dalle prime ore di domenica con file, nonostante il caldo afoso, nei 43 seggi allestiti in città ed un crescendo di voti nel corso della giornata: 13 mila alle 12, quasi 20 mila alle 17, fino al dato finale che supera i 26 mila partecipanti. Un numero non molto lontano dal dato di dieci anni fa quando le primarie che incoronarono il sindaco di Bologna, Virginio Merola, portarono ai gazebo 28mila elettori di centrosinistra. "L'affluenza è alta perché le gare piacciono sempre", aveva commentato Romano Prodi, padre delle primarie, dopo aver votato in centro.

A Matteo Lepore vanno 15.708 voti, a Isabella Conti circa cinquemila in meno (10.661). Il risultato è netto: 59,6% contro 40,4%. Il candidato del centrosinistra per le elezioni comunali del prossimo ottobre sarà "l'uomo del Pd", l'assessore per dieci anni del Comune a fianco dell'attuale sindaco Virginio Merola. Un risultato importante quello di ieri sotto le Due Torri, in particolare per i dirigenti del Partito democratico che ora, dopo mesi di screzi e il rischio di spaccature al proprio interno, possono tirare un sospiro di sollievo. E possono, con una falcata, accelerare sulla rappacificazione con quella sinistra che proprio in Emilia-Romagna ha cominciato a perdere i primi pezzi negli anni passati. "Dobbiamo unire il centrosinistra, in questi mesi abbiamo dimostrato che si può fare - ha spiegato Lepore, prima di alzare i calici nel suo comitato elettorale -.

Il Pd e tutta la sinistra" saranno "di nuovo insieme, dopo tanti anni. Questa è la strada premiata dagli elettori". E poi ancora più in là, immaginandosi subito nuove alleanze: "Questa strada - ha aggiunto - è anche quella del Movimento 5 stelle".Conti, di Italia Viva, si lecca le ferite e torna a dedicarsi a tempo pieno all'attività di sindaco di San Lazzaro. Ma il suo è solo un arrivederci ("verrà un tempo, verrà un momento") a "qualcosa" di ancora non chiaro. Sarà una lista civica a sostegno di Lepore? "Abbiamo raggiunto un risultato insperato - ha commentato, dopo essersi complimentata con il vincitore -. Il nostro sogno proseguirà unendo le forze con i nostri ex avversari e oggi fratelli per proporre alla città la migliore politica. Il mio sogno era di essere la sindaca della città più straordinaria della terra. Verrà il tempo, verrà il momento. Sono convinta che i nostri slanci e i nostri valori sopravviveranno se continueremo a sentirli profondamente in noi, accompagnati dall'urgenza di dare il nostro leale e autentico supporto a tutta la coalizione di centrosinistra".
Si chiude così una campagna elettorale segnata da tensioni e polemiche proseguite anche domenica durante il voto: in alcuni seggi (gazebo) si sono presentati elettori che si rifiutavano di sottoscrivere il 'patto' del centrosinistra previsto nel regolamento del Pd e c'è chi ha puntato il dito contro Isabella Conti, rea di aver ricevuto l'endorsement di una parte del centrodestra moderato della città.

Le parole conclusive sono del segretario del Pd provinciale, Luigi Tosiani, uno di quelli che più ha sospirato dopo lo scrutinio: "Adesso inizia una stagione nuova che insieme andremo a scrivere non solo per la città ma anche per il nuovo centrosinistra che deve partire dal territorio".

Lepore: "Bologna si conferma città più progressista d'Italia"
"Con questo risultato Bologna si conferma la città più progressista d'Italia con un centrosinistra forte e unito che saprà vincere l'appuntamento di ottobre. Ho lavorato per unire il centrosinistra e ora possiamo dire di avercela fatta. Questa è la vittoria della politica progressista e democratica. Da domani si parte e sarà una bellissima storia. Da scrivere insieme, senza lasciare nessuno indietro". Lo dice il candidato sindaco di centrosinistra a Bologna Matteo Lepore, che ha vinto le primarie.