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POLITICA

La scelta dei candidati per le amministrative di giugno

Primarie centrosinistra, a Roma vince Giachetti ma è bassa affluenza. Napoli sceglie Valeria Valente

Nella Capitale votano solo in 50mila contro i 100mila del 2013. A Trieste primo Roberto Cosolini, Renzo Caramaschi vince di misura a Bolzano, Grosseto sceglie Lorenzo Mascagni, a Benevento si afferma Raffaele Del Vecchio. Nella capitale affluenza in calo rispetto al 2013. Alta la partecipazione a Napoli, Grosseto, Trieste e Benevento

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Napoli, Valeria Valente (Ansa)
Dopo 'l'anticipo' primarie a Milano, gli elettori del centrosinistra hanno scelto i candidati sindaci alle amministrative di giugno in sei città: Roma, Napoli, Trieste, Benevento, Bolzano e Grosseto. 

Roma sceglie Roberto Giachetti
I dati provenienti dai 193 seggi della Capitale premiano Roberto Giachetti, che ha ottenuto oltre il 60% delle preferenze, mentre il suo principale avversario Roberto Morassut ha avuto il 28%. "Oggi abbiamo giocato un'amichevole. Io intendo vincere le elezioni a Roma e non è così scontato. Noi siamo in campo per vincere e io voglio vincere a modo mio restando una persona onesta e libera soprattutto". Così Giachetti commenta il successo. "Sto andando al comitato elettorale di Giachetti per festeggiare" la sua vittoria, ha detto Roberto Morassut. Oltre a Giachetti, deputato dem, e Morassut, ex assessore con Walter Veltroni, correvano Stefano Pedica, il terzo dem, Gianfranco Mascia dei Verdi, il generale Domenico Rossi per il Centro democratico e l'outsider Chiara Ferraro, la ragazza autistica che si è provocatoriamente candidata per richiamare l'attenzione sui diritti dei disabili. L'affluenza nella capitale è stata di 43mila votanti, meno della metà rispetto ai 100mila circa del 2013. 
Mancano ancora i dati telefonici da 25 seggi per avere i dati definitivi di affluenze e preferenze su Roma, secondo il segretario Pd Lazio, Fabio Melilli, che aggiunge: mancano anche in alcune sezioni i dati sulle nulle e le bianche. Ma con il calcolo dei versamenti si avrà la riprova sul risultato che ha premiato Giachetti. Giachetti che su Facebook ha postato una foto in cui lo si vede raccolto davanti alla lapide dell'ex sindaco comunista di Roma, Luigi Petroselli, "sindaco delle piccole e grandi cose, degli esclusi e dei deboli", scrive nel post il vicepresidente della Camera.

A Napoli vince Valeria Valente
Alta invece l'affluenza a Napoli, dove nei 78 seggi hanno votato 30mila persone. Prima è risultata Valeria Valente. "Napoli ha scelto di guardare avanti con una nuova classe dirigente. Grazie a tutti i cittadini. E ora tutti insieme nel centrosinistra per tornare al governo della città". Così la deputata Pd ha annunciato la sua vittoria. I candidati erano quattro: Valeria Valente, Antonio Bassolino, Antonio Marfella (oncologo esponente dei Socialisti) e il giovane Marco Sarracino, segretario dei giovani democratici di Napoli. "Ho dato un contributo alla battaglia per la partecipazione, con passione e caparbietà, con tutte le mie forze. Spetta a chi ha vinto compito di andare avanti. Auguri di buon lavoro e continuiamo la battaglia per Napoli", ha detto Antonio Bassolino ammettendo la sconfitta. 

A Trieste primo Roberto Cosolini con il 65%
Dai dati ufficiali a Trieste Roberto Cosolini ha raccolto 4.447 voti, (il 65,02%) ed è quindi il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative di giugno. Lo sfidante di Cosolini è stato Francesco Russo (che si è fermato quasi al 35%). Si è votato dalle 9 alle 21 in quattordici seggi, previo contributo minimo di due euro. Hanno votato 6.870 persone. Nel 2010 erano state 4.300.  

Bolzano, successo di misura per Renzo Caramaschi
La vittoria di Renzo Caramaschi alle primarie del centrosinistra a Bolzano vede l'ex city manager indipendente battere i tre avversari tutti iscritti al Pd: Cristina Zanella, Alessandro Huber e Sandro Repetto. Caramaschi, secondo i dati ancora ufficiosi dello scrutinio delle primarie, ha staccato Repetto di nemmeno 40 voti: 762 a 726, quindi una sorta di testa a testa. Netto invece il divario dei due da Huber e da Zanella, rispettivamente 181 e 110 voti. 

Grosseto seglie Lorenzo Mascagni
Lorenzo Mascagni è il candidato sindaco del centrosinistra per Grosseto. L'avvocato cattodem, sostenuto dal sindaco uscente Emilio Bonifazi e da altri big del Partito Democratico come il capogruppo in Regione, Lorenzo Marras, si è imposto al termine dello scrutinio nei 17 seggi individuati dalla coalizione dei progressisti maremmani sul vice-sindaco Paolo Borghi. A Mascagni sono andati 3.576 voti contro i 2.931 di Borghi, a livello percentuale lo scarto è stato del 55% contro il 45%. 

Benevento, vince Raffaele Del Vecchio
È Raffaele Del Vecchio, vicesindaco uscente, il candidato sindaco del Pd alle prossime amministrative di Benevento. Alle primarie Del Vecchio ha ottenuto il 66 per cento dei voti battendo l'altro candidato, Cosimo Lepore, che si è fermato al 34 per cento delle preferenze. Record storico di votanti per le primarie in città con 5.421 elettori, duemila in più rispetto a quelli del 2013.

Orfini: con Giachetti e Valente possiamo vincere
"Un abbraccio a Roberto Giachetti e a Valeria Valente. Con loro possiamo tornare a vincere. E un grazie ai nostri fantastici volontari". Lo scrive su Twitter il presidente del Pd Matteo Orfini, commentando i risultati delle primarie. Mentre il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini, parla di esiti "abbastanza chiari" delle primarie dal punto di vista politico in città significative.

Renzi si congratula con Giachetti, Valente e Cosolini 
Matteo Renzi ha telefonato a Roberto Giachetti, Roberto Cosolini e Valeria Valente. Con loro il segretario del Pd si è congratulato per i risultati conseguiti alle primarie di Roma, Trieste e Napoli. Lo si apprende da fonti del Nazareno. 

Delrio: "Primarie, strumento giusto"
Il ministro Graziano Delrio, a Milano ha risposto ad una domanda dei giornalisti sulle primarie a Roma e sul dato dell’affluenza. "Dobbiamo continuare a lavorare, a Roma venivamo da un periodo non facile - ha detto Delrio - però bene le primarie, comunque la partecipazione c'è stata, si conferma che sono uno strumento giusto". 

Fornaro: "Disaffezione preoccupante"
La minoranza del Pd, però, evidenzia il calo netto dei votanti rispetto allo stesso 2013 quando i cittadini che votarono ai gazebo furono 100mila. "C'è un disagio politico e una disaffezione molto preoccupante" attacca Federico Fornaro.