Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Primavera-istruzioni-per-l-uso-dc8af491-17b8-4fe7-9739-167a57e36baa.html | rainews/live/ | true
SALUTE

Primavera, istruzioni per l'uso per chi ama gli animali

Condividi
Enrico Alleva
di Enrico Alleva e Federica Pirrone
Arriva la Pasqua e si avvicina il tempo delle vacanze, che si concluderà a fine settembre. Ecco come comportarsi se si vive con un cane o un gatto, rimandando ad un futuro intervento il vademecum per portare in vacanza criceti, conigli, pesci d’acquario, uccelli o altri esseri che condividono parti della quotidianità cittadina in un numero crescente di case italiane.

Innanzitutto, giova ricordare che una ben strutturata medaglietta, assicurata ad un collare a prova di smarrimento in una zona brulla o cespugliosa, è il consiglio più semplice ed immediato che forniamo. E’ importante indicare un numero sufficiente di recapiti telefonici, per aumentare le probabilità di essere contattati anche in zone poco o mal servite da reti telefoniche efficienti. Solo per i cani, nel caso dei gatti esclusivamente per viaggi all’estero, compresi gli spostamenti all'interno nell'Unione Europea,  è obbligatorio il microchip. Il microchip è fondamentale perché consente di identificare ovunque gli animali eventualmente smarriti, conoscerne la provenienza e, grazie a questo, riportarli a casa.  In passato, si sono spesso verificate difficoltà nella lettura dei microchip nelle diverse regioni italiane. Attualmente il problema dovrebbe essere risolto. In caso contrario, è opportuno segnalare gli eventuali problemi tecnici alle ASL di competenza. Da un punto di vista di etologia applicata, non è difficile progettare il trasferimento di un cane o di un gatto in una casa di villeggiatura. Se si è proprietari accorti, e sufficientemente competenti (il che significa leggere abbastanza e avere un rapporto di complicità gestionale col proprio veterinario di fiducia) nessuno meglio di noi può prevedere, e dunque prevenire, l’individuale curiosità per l’ambiente o tendenza a vagare, anche lontano dal luogo di residenza della famiglia umana, del micio o del cane di casa. Alcuni cani, per esempio, secondo qualche leggenda appartenenti a razze selezionate per la caccia, e quindi particolarmente abili in attività quali la ricerca e l’inseguimento della preda, sono ben noti nelle loro famiglie per la tendenza a scomparire per ore o a volte per giorni. Bisogna ricordarsi che l’atto di inseguire una preda può portare cani e gatti anche molto equilibrati a manifestare comportamenti estremamente pericolosi, come spingersi sul ciglio di una strada trafficata, se non addirittura, attraversarla. Le precauzioni, soprattutto nei primi giorni successivi al trasferimento, vanno gestite con particolare attenzione, soprattutto osservando a lungo le prime ore di permanenza nella casa di vacanze, alla ricerca di comportamenti palesemente irrequieti o, al contrario, indicativi di ridotta attività motoria, che possono preludere ad improvvise sparizioni. Nel caso dei gatti, la cui tendenza è esplorare territori ignoti, soprattutto di notte, lì dove la probabilità di smarrirsi è più elevata, altre precauzioni sono d’obbligo. Ad esempio, considerate le loro note e perfezionate capacità predatorie, quella di evitare che si trasformino in ecologicamente perniciosi distruttori di fauna selvatica protetta. Gli anfibi e i rettili, ma anche gli uccelli, sono legalmente protetti e la loro cattura da parte del “pacifico” micio casalingo, di fatto, costituisce una sorta di reato. Soprattutto, è un immorale attacco alla biodiversità locale, un atto vandalico nei confronti delle comunità animali della zona in cui scegliamo di trascorrere le vacanze. Precauzioni importanti andranno prese, naturalmente, qualora si decida di villeggiare all’interno, o in prossimità, di un parco naturale o di una zona ecologicamente delicata. Raccogliere informazioni su cani e gatti del vicinato, e monitorarli personalmente, è un’altra accortezza più che necessaria. Per esempio, gatti maschi, anche giovani e castrati, possono essere esposti ad attaccati e inseguimenti da parte di gatti localmente residenti, che mal tollerano le invasioni del proprio territorio, e questo può rappresentare un’ulteriore causa di smarrimento. Ancora, i cani e i gatti maschi, questa volta interi, potrebbero essere spinti ad allontanarsi, fino a perdersi, attirati dalle femmine in calore, la cui presenza attorno alla casa di vacanza è dunque un altro elemento di cui informarsi e tenere gran conto. Se poi noi stessi viaggiamo con cani o gatti femmine che possono potenzialmente entrare in calore nel periodo estivo, le precauzioni non sono mai troppe, ed è necessario rivolgersi al proprio medico veterinario di fiducia prima della partenza.

Comunque, un proprietario attento e interessato alla salute, al benessere e al destino del proprio animale da compagnia è generalmente in grado notare, fin dalle prime ore o i primi giorni di permanenza nella zona di vacanza, eventuali comportamenti anomali o bizzarri, che rimangono i migliori indicatori di potenziali problemi. In questo senso, oltre all’esperienza, la consultazione di buoni manuali, la frequentazione di altri proprietari competenti, e soprattutto di una rete aggiornata di veterinari, possono risultare utili. E’ certamente fondamentale rivolgersi al proprio veterinario di fiducia per farsi consigliare un piano di prevenzione contro tutti i parassiti, da cui le zone di campagna e di mare sono densamente, e variamente, popolate, specialmente nei mesi caldi.

Un discorso a parte meritano le vaccinazioni, sulle quali proprio in questi giorni molti proprietari si vanno interrogando. Con il dovuto anticipo, prima della partenza, è importante verificare con il proprio veterinario che il nostro amico cane, o gatto, sia in regola con le vaccinazioni di routine.

Per poterlo portare con noi all’estero, però, deve anche essere scortato da un passaporto rilasciato dalla ASL di competenza su nostra richiesta, ed essere vaccinato contro la rabbia da almeno 21 giorni. Insomma, la vacanza con i nostri animali da compagnia è certamente una gioia da condividere, a patto però che sia gestita con le dovute cure ed attenzioni.

Enrico Alleva
Accademia Nazionale dei Lincei
Federica Pirrone
Università degli Studi di Milano