POLITICA
Oggi alla Camera continua l'esame
Primi voti sull'Italicum, l'intesa Pd-Forza Italia regge al voto segreto
Votati solo 7 emendamenti. Bocciato quello per innalzare la soglia di sbarramento, ma la maggioranza perde numeri
Dopo sette votazioni sugli emendamenti, di cui tre a scrutinio segreto, l'aula della Camera sospende i lavori per consentire al gruppo di Scelta civica di riunirsi e rinvia a domani l'esame e le votazioni sulla riforma elettorale.
L'accordo sull'Italicum siglato tra la maggioranza e Forza Italia comunque continua a reggere anche alla prova del voto segreto. Tutte le proposte di modifica analizzate sono state infatti bocciate, compresa quella presentata dal M5s che chiedeva la soppressione in toto dell'Italicum e che è stata votata a scrutinio segreto su richiesta del gruppo di Sel.
In particolare, l'emendamento ha ottenuto 344 voti contro e 188 a favore. Bocciati, sempre con voto segreto, anche gli emendamenti relativi ad un altro tema sensibile, quello dell'aumento della soglia per accedere al premio di maggioranza. Per due votazioni consecutive, entrambe a voto segreto, l'aula infatti ha respinto gli emendamenti che mirano ad innalzare di molto la soglia di sbarramento per accedere al premio di maggioranza dal 37% - come prevede l'accordo tra Renzi, Berlusconi e Alfano - al 40% e al 50%.
Sono stati inoltre accantonate, dopo la richiesta del relatore Paolo Sisto e previa votazione dell'Aula, le proposte di modifica riguardanti la delega al Governo per la definizione dei nuovi collegi elettorali.
Da registrare comunque che nelle votazioni segrete la maggioranza perde numeri. Il primo emendamento votato a scrutinio segreto era stato respinto con 341 no; i voti contrari sono, poi, scesi a 316 su un successivo emendamento non accettato dai relatori. In una votazione a scrutinio palese, la maggioranza può contare su 394 voti.
L'accordo sull'Italicum siglato tra la maggioranza e Forza Italia comunque continua a reggere anche alla prova del voto segreto. Tutte le proposte di modifica analizzate sono state infatti bocciate, compresa quella presentata dal M5s che chiedeva la soppressione in toto dell'Italicum e che è stata votata a scrutinio segreto su richiesta del gruppo di Sel.
In particolare, l'emendamento ha ottenuto 344 voti contro e 188 a favore. Bocciati, sempre con voto segreto, anche gli emendamenti relativi ad un altro tema sensibile, quello dell'aumento della soglia per accedere al premio di maggioranza. Per due votazioni consecutive, entrambe a voto segreto, l'aula infatti ha respinto gli emendamenti che mirano ad innalzare di molto la soglia di sbarramento per accedere al premio di maggioranza dal 37% - come prevede l'accordo tra Renzi, Berlusconi e Alfano - al 40% e al 50%.
Sono stati inoltre accantonate, dopo la richiesta del relatore Paolo Sisto e previa votazione dell'Aula, le proposte di modifica riguardanti la delega al Governo per la definizione dei nuovi collegi elettorali.
Da registrare comunque che nelle votazioni segrete la maggioranza perde numeri. Il primo emendamento votato a scrutinio segreto era stato respinto con 341 no; i voti contrari sono, poi, scesi a 316 su un successivo emendamento non accettato dai relatori. In una votazione a scrutinio palese, la maggioranza può contare su 394 voti.