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ITALIA

Le sigle nel porto simbolo degli sbarchi dopo Lampedusa

Primo maggio tra lavoro e il dramma dei migranti. Cgil, Cisl e Uil scelgono Pozzallo

Camusso, Furlan e Barbagallo (Cgil, Cisl, Uil): "Il Mediterraneo non può e non deve più essere un cimitero ma un ponte per chi cerca un rifugio in Europa". L'Ugl è a Napoli. A Roma e Taranto i megaconcerti

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Migliaia e migliaia di migranti, migliaia di morti. Il dramma che ormai connota il Mediterraneo, a partire dal Canale di Sicilia, chiede un impegno corale dell'Ue all'insegna della solidarietà e dell'accoglienza. È per questo da Pozzallo, in provincia di Ragusa, porto simbolo per gli sbarchi dopo Lampedusa, che Cgil, Cisl e Uil lanciano l'appello celebrando qui il Primo maggio.

Al centro della Festa l'emergenza immigrazione
Perché - è il senso della loro scelta - quest'anno la Festa del lavoro mette al centro, oltre all'emergenza occupazione, l'emergenza immigrazione. "Basta 'guerra' e tragedie nel Mediterraneo", che non può e non deve più essere "un cimitero" ma rappresentare "un ponte per chi cerca un rifugio" in Europa, dicono i tre segretari generali, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Camusso, Furlan e Barbagallo: Serve una svolta
Per questo chiedono "una svolta" all'Ue e sostengono la necessità di creare un corridoio umanitario, insieme a un piano di aiuti per evitare "l'esodo" stesso dai paesi d'origine. Ad accompagnare le celebrazioni del Primo maggio, a Pozzallo
per la manifestazione nazionale come nelle altre piazze italiane e poi al concertone in piazza San Giovanni a Roma, lo slogan "La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro, sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti, nessuno escluso".

Le testimonianze dei lavoratori
Dal palco, allestito nella centrale piazza della Rimembranza, davanti al mare, prima le testimonianze dei lavoratori (tra cui un immigrato) e poi gli interventi dei tre leader sindacali. Al termine, Camusso, Furlan e Barbagallo deporranno in mare una corona di fiori in memoria dei migranti morti nel Mediterraneo.

Camusso: il Mediterraneo non sia più un cimitero ma un ponte
"Per non dimenticare le oltre 1600 persone che dall'inizio dell'anno hanno trovato la morte a pochi chilometri dalle nostre coste", insieme a tutte le altre, spiega il numero uno della Cgil, sostenendo che "nessuno può restare indifferente davanti alla strage che si ripete nel Mediterraneo", che non può essere "più un cimitero, ma un ponte verso l'accoglienza per chi cerca un rifugio in Europa". Ma Camusso punta il dito anche contro "chi usa l'accoglienza dei migranti come occasione di lucro".

Il centro accoglienza a Pozzallo
Pozzallo ospita un centro di primo soccorso e accoglienza. Lo scorso anno vi sono passati oltre 27.700 immigrati, dall'inizio di quest'anno quasi 3.000. La cittadina non arriva a 20.000 abitanti. Molte le vite spezzate. "Ciò che accade nei nostri mari non è dissimile, nei suoi effetti, da un vero e proprio evento bellico" che va fermato insieme "alla ferocia degli scafisti", insiste Barbagallo.

Barbagallo ricorda l'articolo 1 della Costituzione
Accanto c'è il tema del lavoro, senza mai dimenticare, prosegue il leader della Uil, che "l'articolo 1 della Costituzione dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". E con questo la necessità di creare occupazione, garantendo i diritti, aggiunge Camusso: "La nostra quotidiana fatica è dare tutele e dignità, quella del lavoro, a quel 43% di giovani disoccupati che, soprattutto al sud, rischia di perdere le loro speranze e i loro anni migliori".

Furlan: le famiglie sono in difficoltà
"Purtroppo è un Primo maggio ancora difficile per tanti lavoratori e tante famiglie che devono fare i conti con una crisi lunga e dolorosa", sottolinea Furlan, sollecitando "una svolta a livello europeo sia sui temi dello sviluppo e della crescita, sia sull'integrazione e l'accoglienza", che sono "facce della stessa medaglia".

L'Ugl sceglie l'emergenza Bagnoli a Napoli
L''Ugl ha scelto di organizzare il 'suo' Primo Maggio in un luogo simbolo non solo del Sud ma dei problemi che attanagliano il Paese: a Napoli e più precisamente l’area di Bagnoli.  Lavoro, tutele, Sud e ambiente: i temi al centro della manifestazione che terminerà, alle 12.00 in viale Giochi del Mediterraneo, con il comizio del segretario generale, Francesco Paolo Capone.

Tutto pronto anche a Roma e Taranto per i megaconcerti. Quello di Piazza San Giovanni compie i suoi primi 25 anni (LEGGI)