ITALIA
Ultima udienza
Processo Escort, parla Sabina Began: "Ho amato tanto Berlusconi"
E' imputata insieme con altre sei persone, tra cui l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini nel processo 'escort' con le accuse, a vario titolo, di reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione . La sentenza il 13 novembre

Sabina Beganovic, nota come Began, imputata insieme con altre sei persone, tra cui l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini nel processo 'escort' con le accuse, a vario titolo, di reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, ha deposto in aula stamattina davanti alla seconda sezione del tribunale penale del capoluogo pugliese.
"Ho amato tanto Silvio Berlusconi - ha detto - e avrei fatto qualunque cosa per lui. Era un uomo meraviglioso - ha detto tra le lacrime - per me è stato prima un fidanzato e poi un padre. Mi sono pentita di quello che ho fatto".
Si tratta dell'ultima udienza del processo sulla presunta induzione alla prostituzione di numerose ragazze nelle residenze dell'ex premier Silvio Berlusconi. A due anni dall'inizio del processo, la sentenza è attesa per venerdì 13. In aula c'è anche Gianpaolo Tarantini.
"Quando si ama una persona gli si dedica la vita. Io volevo difendere il presidente. Ho anche dichiarato che facevo i bunga bunga ma tutti sanno che non era vero. Io lavoravo, non avevo bisogno di fare prostituire ragazze per guadagnare".
Sabina Beganovic rischia la condanna a 3 anni di reclusione e nell'ultima udienza a Bari ha deciso di rendere dichiarazioni spontanee. Con la voce rotta dal pianto ha spiegato ai giudici di aver "organizzato tante cene, l'ho fatto per lui (Silvio Berlusconi, ndr), - ha detto - perché lui diceva che aveva bisogno di loro. Volevo compiacerlo. Oggi mi pento e chiedo a Dio di perdonarmi".
Il difensore della donna poi, Fabrizio Siggia, nella sua arringa ha parlato di "vuoto probatorio e impossibilità processualmente concreta di raggiungere la prova per sostenere una sentenza di condanna."
"Ho amato tanto Silvio Berlusconi - ha detto - e avrei fatto qualunque cosa per lui. Era un uomo meraviglioso - ha detto tra le lacrime - per me è stato prima un fidanzato e poi un padre. Mi sono pentita di quello che ho fatto".
Si tratta dell'ultima udienza del processo sulla presunta induzione alla prostituzione di numerose ragazze nelle residenze dell'ex premier Silvio Berlusconi. A due anni dall'inizio del processo, la sentenza è attesa per venerdì 13. In aula c'è anche Gianpaolo Tarantini.
"Quando si ama una persona gli si dedica la vita. Io volevo difendere il presidente. Ho anche dichiarato che facevo i bunga bunga ma tutti sanno che non era vero. Io lavoravo, non avevo bisogno di fare prostituire ragazze per guadagnare".
Sabina Beganovic rischia la condanna a 3 anni di reclusione e nell'ultima udienza a Bari ha deciso di rendere dichiarazioni spontanee. Con la voce rotta dal pianto ha spiegato ai giudici di aver "organizzato tante cene, l'ho fatto per lui (Silvio Berlusconi, ndr), - ha detto - perché lui diceva che aveva bisogno di loro. Volevo compiacerlo. Oggi mi pento e chiedo a Dio di perdonarmi".
Il difensore della donna poi, Fabrizio Siggia, nella sua arringa ha parlato di "vuoto probatorio e impossibilità processualmente concreta di raggiungere la prova per sostenere una sentenza di condanna."