ITALIA
Corte d'Assise d'Appello di Milano
Processo Garlasco, si riparte dalla bicicletta nera della famiglia Stasi
Secondo la Cassazione l'assassino si sarebbe mosso in bicicletta. Due testimoni avevano raccontato di una bici nera da donna appoggiata fuori dalla villetta di Garlasco. In aula la bici sequestrata a Stasi, la Corte ha disposte nuove perizie sulle unghie di Chiara e sulla camminata di Alberto Stasi

Il processo sul delitto di Garlasco, in cui Alberto Stasi è imputato per l'omicidio di Chiara Poggi, riparte da una bicletta nera. Nella maxi aula della prima Corte d'Assise d'appello di Milano è stata portata la bici nera da donna che era nella disponibilità della famiglia Stasi e che è stata sequestrata dopo la decisione dei giudici di Milano di riaprire il caso sul delitto di Garlasco, in aula per essere mostrata anche alle parti. La bicicletta è uno dei punti fondamentali su cui accusa, parte civile e difesa si sono date battaglia in aula.
Secondo la sentenza della Cassazione, prima dell'annullamento e del rinvio del processo di terzo grado, l'assassino si mosse in bicicletta. Inoltre due testimoni, ai tempi dell'inchiesta, avevano affermato di aver visto una bici nera da donna appoggiata al muretto della villa di Garlasco dei Poggi dove la mattina del 13 agosto venne assassinata Chiara. Una bici simile era custodita nell'officina del padre di Stasi, ma ai tempi non venne sequestrata dagli inquirenti e dagli investigatori. Ora invece è entrata a pieno titolo nel dibattimento per essere mostrata alle parti. Da quanto è stato riferito la Corte dovrà ancora decidere quando le due testimoni verranno chiamate per la ricognizione, cosa che avverrà probabilmente alla fine di ottobre.
"L'acquisizione della bici è un elemento molto importante. Quella che oggi abbiamo
visto per la prima volta in aula corrisponde ad una macrodescrizione di una bici nera da donna e coincide con quello che hanno riferito le due testimoni a parte alcuni particolari su cui si dovranno fare approfondimenti'' ha detto l'avvocato Gianluigi Tizzoni, il legale della famiglia Poggi, al termine dell'udienza.
Il legale ha poi spiegato che la bicicletta non ha ''una marca identificabile ma più adesivi che la contraddistinguono in modo ambiguo''. A suo parere ''sulla macrodescrizione non ci sono dubbi".
La Corte ha disposto poi che vengano eseguiti nuovi accertamenti, in particolare su un capello trovato nelle mani di Chiara Poggi e sotto una sua unghia. Inoltre, dovrà essere riesaminata la camminata di Stasi nella villetta per capire se potesse non sporcarsi le scarpe di sangue. Per questa ragione, i periti faranno un sopralluogo nella casa dei Poggi. Il processo è stato aggiornato all'8 ottobre, mentre le perizie
dovranno essere depositate il 22 settembre.
Secondo la sentenza della Cassazione, prima dell'annullamento e del rinvio del processo di terzo grado, l'assassino si mosse in bicicletta. Inoltre due testimoni, ai tempi dell'inchiesta, avevano affermato di aver visto una bici nera da donna appoggiata al muretto della villa di Garlasco dei Poggi dove la mattina del 13 agosto venne assassinata Chiara. Una bici simile era custodita nell'officina del padre di Stasi, ma ai tempi non venne sequestrata dagli inquirenti e dagli investigatori. Ora invece è entrata a pieno titolo nel dibattimento per essere mostrata alle parti. Da quanto è stato riferito la Corte dovrà ancora decidere quando le due testimoni verranno chiamate per la ricognizione, cosa che avverrà probabilmente alla fine di ottobre.
"L'acquisizione della bici è un elemento molto importante. Quella che oggi abbiamo
visto per la prima volta in aula corrisponde ad una macrodescrizione di una bici nera da donna e coincide con quello che hanno riferito le due testimoni a parte alcuni particolari su cui si dovranno fare approfondimenti'' ha detto l'avvocato Gianluigi Tizzoni, il legale della famiglia Poggi, al termine dell'udienza.
Il legale ha poi spiegato che la bicicletta non ha ''una marca identificabile ma più adesivi che la contraddistinguono in modo ambiguo''. A suo parere ''sulla macrodescrizione non ci sono dubbi".
La Corte ha disposto poi che vengano eseguiti nuovi accertamenti, in particolare su un capello trovato nelle mani di Chiara Poggi e sotto una sua unghia. Inoltre, dovrà essere riesaminata la camminata di Stasi nella villetta per capire se potesse non sporcarsi le scarpe di sangue. Per questa ragione, i periti faranno un sopralluogo nella casa dei Poggi. Il processo è stato aggiornato all'8 ottobre, mentre le perizie
dovranno essere depositate il 22 settembre.