MONDO
Scontri tra polizia e manifestanti
Processo ad Atene: Alba dorata "organizzazione criminale", condannato il leader
Il tribunale di Atene ha stabilito oggi che il partito neonazista Alba Dorata, rappresentato in Parlamento dal 2012 al 2019, ha operato come organizzazione criminale, attaccando sistematicamente migranti ed esponenti della sinistra greca

Il fondatore e leader del partito neonazista greco Alba dorata, Nikos Michaloliakos, è stato riconosciuto colpevole di guidare un'organizzazione criminale al termine di un lungo processo ad Atene. La corte annuncerà separatamente i verdetti per altri imputati del partito, compresa la leadership.
I giudici hanno dichiarato sette ex parlamentari del partito, incluso il leader del movimento Nikos Michaloliakos, colpevoli di aver guidato una organizzazione criminale. Gli altri deputati sono stati giudicati colpevoli di avervi partecipato.
Le indagini avevano indicato che il partito agiva come gruppo paramilitare, con ordini pronunciati dalla leadership del partito e diretti a organizzazioni di quartiere e gruppi d'assalto che attaccavano i migranti, spesso causando loro gravi ferite.
Nel corso del processo, la procura aveva chiesto il proscioglimento di molti membri del partito per l'accusa di organizzazione criminale, sostenendo la mancanza di prove.
Scontri questa mattina tra polizia e manifestanti davanti al palazzo di giustizia della
capitale dopo il verdetto del tribunale. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni a un cannone ad acqua per disperdere un gruppo di dimostranti che ha attaccato la polizia con bombe molotov ai margini di una manifestazione con oltre 15.000 persone (secondo le stime delle autorita').
Il leader di Alba Dorata Nikos Michaloliakos, che non era in tribunale, e altri sei membri di spicco ed ex parlamentari sono già stati giudicati colpevoli di essere a capo dell'organizzazione criminale. Ma l'entità della condanna sarà annunciata in un secondo momento. Tutte le accuse, comunque, sono state rigettate dagli accusati. Solo Giorgos Roupakias, membro operativo di Alba Dorata, ha confessato l'accoltellamento di Pavlos Fyssas, un popolare rapper antifascista la cui morte ha innescato il disfacimento del gruppo.
Roupakias e altri 13 esponenti del gruppo sono stati giudicati colpevoli per l'omicidio. del rapper Pavlos Fyssas nel 2013.
La lettura della sentenza è stata accolta da applausi nell'aula del tribunale e tra la folla all'esterno.
Roupakias è stato accusato di aver accoltellato a morte Fysass. Solo 11 dei 68 imputati si sono presentati in aula per il verdetto, i restanti sono stati rappresentati dai loro legali. Nessuno degli ex deputati del partito d'ispirazione neonazista era presente.
All'esterno circa 15mila persone si sono radunate nella manifestazione antifascista, con striscioni con scritte come 'Fyssas vive, schiacciamo i nazisti'. Tra gli slogan, "vogliamo i nazisti in galera".
I giudici hanno dichiarato sette ex parlamentari del partito, incluso il leader del movimento Nikos Michaloliakos, colpevoli di aver guidato una organizzazione criminale. Gli altri deputati sono stati giudicati colpevoli di avervi partecipato.
Le indagini avevano indicato che il partito agiva come gruppo paramilitare, con ordini pronunciati dalla leadership del partito e diretti a organizzazioni di quartiere e gruppi d'assalto che attaccavano i migranti, spesso causando loro gravi ferite.
Nel corso del processo, la procura aveva chiesto il proscioglimento di molti membri del partito per l'accusa di organizzazione criminale, sostenendo la mancanza di prove.
Scontri questa mattina tra polizia e manifestanti davanti al palazzo di giustizia della
capitale dopo il verdetto del tribunale. Gli agenti hanno usato gas lacrimogeni a un cannone ad acqua per disperdere un gruppo di dimostranti che ha attaccato la polizia con bombe molotov ai margini di una manifestazione con oltre 15.000 persone (secondo le stime delle autorita').
Il leader di Alba Dorata Nikos Michaloliakos, che non era in tribunale, e altri sei membri di spicco ed ex parlamentari sono già stati giudicati colpevoli di essere a capo dell'organizzazione criminale. Ma l'entità della condanna sarà annunciata in un secondo momento. Tutte le accuse, comunque, sono state rigettate dagli accusati. Solo Giorgos Roupakias, membro operativo di Alba Dorata, ha confessato l'accoltellamento di Pavlos Fyssas, un popolare rapper antifascista la cui morte ha innescato il disfacimento del gruppo.
Roupakias e altri 13 esponenti del gruppo sono stati giudicati colpevoli per l'omicidio. del rapper Pavlos Fyssas nel 2013.
La lettura della sentenza è stata accolta da applausi nell'aula del tribunale e tra la folla all'esterno.
Roupakias è stato accusato di aver accoltellato a morte Fysass. Solo 11 dei 68 imputati si sono presentati in aula per il verdetto, i restanti sono stati rappresentati dai loro legali. Nessuno degli ex deputati del partito d'ispirazione neonazista era presente.
All'esterno circa 15mila persone si sono radunate nella manifestazione antifascista, con striscioni con scritte come 'Fyssas vive, schiacciamo i nazisti'. Tra gli slogan, "vogliamo i nazisti in galera".