Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Profughi-dopo-lo-stop-la-Danimarca-riapre-il-traffico-ferroviario-verso-la-Germania-1a1d830b-43d4-47e0-84f5-d04ebfa04e20.html | rainews/live/ | true
MONDO

In Ungheria ieri record di arrivi

Profughi, dopo lo stop la Danimarca riapre il traffico ferroviario verso la Germania

Ieri la Germania aveva bloccato il traffico ferroviario e chiuso un'autostrada per l'afflusso di "centinaia di migranti". Juncker invita gli Stati ad approvare un piano permanente di ridistribuzione. Avviso shock in Ungheria: un manifesto incollato alle stazioni dei bus mette in guardia dal rischio contagio dalle malattie dei migranti

Condividi
Continuano le tensioni in Europa sull'accoglienza dei profughi. Dopo lo stop di ieri le Ferrovie danesi hanno ripreso i collegamenti con la Germania. La Danimarca aveva bloccato il traffico ferroviario "a tempo indeterminato" con la Germania e aveva chiuso un'autostrada che collega Copenaghen con la cittadina di Padborg, al confine tedesco a causa dell'afflusso di "centinaia di migranti" che dalla Germania tentano di raggiungere la Svezia senza farsi registrare dalle autorità di Berlino.

Intanto i migranti sono anche alle prese con le difficili condizioni meteo, con pioggia battente e temperature autunnali. Il fango ostacola non poco gli spostamenti.

L'Austria sospende i collegamenti ferroviari con l'Ungheria
L'Austria intanto ha sospeso i collegamenti ferroviari con l'Ungheria. La decisione è stata presa "a causa del flusso massiccio di profughi" non più gestibile. La misura, temporanea, è valida per oggi e al momento non è possibile sapere se domani potrà essere revocata, ha specificato un portavoce della compagnia OeBB.

La Macedonia pensa a un 'muro' sulla frontiera della Grecia
La Macedonia, per contrastare il flusso incessante di migranti e profughi da sud, esamina la possibilità di erigere una barriera "difensiva" alla frontiera con la Grecia, analoga a quella innalzata dall'Ungheria al confine con la Serbia. Lo ha detto il ministro degli Esteri macedone Nikola Poposki. 

Circa 7mila entrati in Macedonia
I circa 7 mila migranti e profughi, comprese tante famiglie con bambini, che erano i
attesa sotto la pioggia al confine in Grecia sono entrati in Macedonia. Come riferisce l'agenzia serba FoNet. Sono decine di migliaia i migranti in territorio greco in attesa di passare in Macedonia e proseguire per Serbia, Ungheria e da lì verso i Paesi del nord Europa. 

Ungheria, record di arrivi
Intanto continua il flusso di persone che arrivano in Ungheria. Solo ieri sono entrati dalla Serbia 3.321 profughi, nuovo record di arrivi in un solo giorno. Come ha riferito la polizia magiara, citata dai media serbi, nei primi nove giorni di settembre sono stati complessivamente 22 mila i profughi entrati in Ungheria attraverso il confine serbo. Secondo gli osservatori, si prevede che il flusso si manterrà elevato fino al 15 settembre, data indicata dalle autorità di Budapest per l'entrata in vigore della nuova normativea più restrittiva, che prevede pene detentive fino a tre anni per chi passa illegalmente la frontiera ungherese.

Piano di Juncker per il ricollocamento
Il muro contro i profughi della Danimarca è arrivato nel giorno in cui il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker invita gli Stati ad approvare il piano Ue sulle quote di ricollocamento: "A maggio abbiamo proposto un sistema per 40mila accoglienze, ora il secondo sistema è destinato a ridistribuire in modo obbligatorio 120mila persone da Italia, Grecia e Ungheria. Faccio appello agli Stati membri perché adottino al Consiglio dei ministri del 14 settembre la misura per l'accoglienza di 160mila persone. Spero davvero che tutti faranno la loro parte, senza retorica, quel che serve ora è azione, fatti. Chiedo che venga adottato questo meccanismo - aggiunge - Gli europei devono prendersi carico di queste persone, abbracciali e accoglierli". La proposta è un meccanismo permanente.

Ungheria, avviso shock
Nelle città ungheresi al confine è apparso un avviso dove si avverte che "i migranti portano malattie" e viene lanciato l'allarme sul rischio contagio.  Il manifesto, su uno sfondo di un sinistro colore giallo, contiene due foto: in una dei medici con protezioni anti-infettive - simili a quelle per trattare epidemie come Ebola - trasportano una persona morta in barella. Nell'altra si vede un braccio devastato da piaghe. "Non toccate gli oggetti lasciati dai migranti: vestiti, abiti, scatole di conserve e anche bottigliette d'acqua. I migranti portano malattie e rischiate di essere contagiati", recita l'inquietante avviso. Si avvertono inoltre i cittadini che nel caso avessero toccato senza guanti di protezione questi oggetti e dopo qualche giorno si presentino sintomi come "diarrea, vomito, esantemi sul corpo" di recarsi immediatamente da un medico.

Caos a Roszke
È tornata la calma nel campo di Roszke al confine Ungheria-Serbia. "La polizia ungherese ha tolto i blocchi e nel campo di Roszke è il caos. I profughi hanno iniziato a camminare nei campi e sulle strade circostanti". Hanno raccontato ieri i responsabili dei volontari che hanno allestito la tendopoli nell'area. La situazione è poi tornata alla normalità e la maggior parte dei porfughi ha deciso di passare la notte nella tendopoli.