ITALIA
Processo fissato per il 7 gennaio
Prostituzione minorile: disturbatore tv Gabriele Paolini rinviato a giudizio
È accusato di avere pagato per fare sesso con cinque ragazzi minorenni. Lui parla di amore per uno dei giovani coinvolti e si difende: "Mi sono state contestate accuse che non stanno né in cielo né in terra"

Rinviato a giudizio per induzione alla prostituzione minorile: il 7 gennaio inizierà il processo per il disturbatore televisivo Gabriele Paolini. L'uomo, che si dichiara innocente, è accusato di avere pagato per fare sesso con cinque ragazzi minorenni.
Arrestato un anno fa
La vicenda era esplosa nel novembre dello scorso anno, quando Paolini era stato arrestato. Nei suoi confronti la Procura contesta i reati di induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale. Il giudice nell'udienza precedente aveva respinto la richiesta di rito abbreviato, subordinato all'audizione dei cinque ragazzi presunte vittime degli abusi, avanzata dai difensori di Paolini.
L'autodifesa: "Non ho mai spinto alcun minore alla prostituzione"
Prima della decisione del gup, il disturbatore tv ha voluto fare delle dichiarazioni spontanee. "Mi sono state contestate accuse che non stanno né in cielo né in terra – ha detto - Non ho mai spinto alcun minore alla prostituzione”. Poi ha aggiunto che l’amore che prova per uno dei ragazzi coinvolti è quello che lo spinge a lottare.
Arrestato un anno fa
La vicenda era esplosa nel novembre dello scorso anno, quando Paolini era stato arrestato. Nei suoi confronti la Procura contesta i reati di induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale. Il giudice nell'udienza precedente aveva respinto la richiesta di rito abbreviato, subordinato all'audizione dei cinque ragazzi presunte vittime degli abusi, avanzata dai difensori di Paolini.
L'autodifesa: "Non ho mai spinto alcun minore alla prostituzione"
Prima della decisione del gup, il disturbatore tv ha voluto fare delle dichiarazioni spontanee. "Mi sono state contestate accuse che non stanno né in cielo né in terra – ha detto - Non ho mai spinto alcun minore alla prostituzione”. Poi ha aggiunto che l’amore che prova per uno dei ragazzi coinvolti è quello che lo spinge a lottare.