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ITALIA

Taxi selvaggio. Prosegue lo sciopero a macchia di leopardo. Problemi a Roma e Milano

Protesta dei taxi, niente auto bianche negli aeroporti. La mobilitazione a oltranza, assemblee a Roma e Milano. Esposto del Codacons alle Procure di Roma, Milano e Torino
 

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Dopo il caos di ieri, prosegue la protesta dei taxi nelle città contro le misure sui servizi di noleggio nel maxiemendamento al Milleproroghe, definite 'sanatoria in favore di Uber e abusivi'.
A Roma la mobilitazione va avanti con diverse assemblee, in alcune zone sono garantiti solo i servizi 'in urgenza'. Niente auto bianche negli aeroporti, la società che gestisce gli aeroporti di Roma fornisce navette gratuite. A Milano sciopero spontaneo 'ad oltranza' e assemblee, ma senza particolari problemi per gli utenti. Servizio regolare a Torino e a Firenze. A Napoli stato di agitazione ma servizio garantito.
 
Prosegue la protesta dei tassisti, di nuovo sul piede di guerra a distanza di tre anni dalle "cinque giornate" di scioperi selvaggi contro Uberpop, l'applicazione per internet che permetteva anche ai privati cittadini di trasportare viaggiatori e turisti, pur senza avere la licenza. Questa volta, i taxi si sono fermati per protestare contro il decreto legge Milleproroghe approvato ieri pomeriggio dal Senato, che contiene anche il rinvio al 31 dicembre 2017 del termine per disciplinare i servizi di noleggio con conducente e limitare pertanto l'esercizio abusivo di servizi taxi.

I tassisti hanno incrociato le braccia e sospeso l'attività  in diverse città italiane, ritenendo che il rinvio contenuto nel Milleprorghe, ora all'approvazione della Camera, apre nuovamente le porte a Uber. La protesta è ripresa nello scalo milanese di Linate e Malpensa e in Stazione Centrale , dove i tassisti hanno ricevuto anche un cenno di saluto e di incoraggiamento da parte del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, di passaggio nel piazzale con la sua scorta. 
Ieri in piazza Duca d'Aosta sono arrivati poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa. C'è stata anche stata un'animata discussione tra i tassisti e un autista Ncc (noleggio con conducente) davanti all'hotel Gallia, poi mediata dalla polizia. Oggi, invece, nel capoluogo lombardo i disagi per i viaggiatori sono limitati: in moltissimi si sono riversati sui mezzi pubblici più affollati del solito, o hanno utilizzato i vari servizi di car sharing.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine dell'inaugurazione della passerella ciclo pedonale della stazione di porta Genova, è intervenuto sullo stato di agitazione dei tassisti in città: "capisco che chi ha pagato una licenza e ha investito per il futuro deve essere tutelato, ma sarebbe bello dire che prima di creare disagi alla città bisognerebbe pensarci. Noi cercheremo di essere parte attiva in questa situazione".

La Fit Cisl Lombardia, che mercoledì 15 febbraio ha dichiarato lo stato di agitazione con le altre organizzazioni sindacali a sostegno della categoria dei tassisti, si è dissociata dai blocchi spontanei del servizio avvenuti a Milano. "Invitiamo tutti gli operatori a riprendere il regolare servizio - afferma Mauro Scalvini, coordinatore regionale mobilità e trasporto pubblico della Fit Cisl Lombardia - Continueremo le azioni con le altre organizzazioni sindacali, nel rispetto delle regole e delle norme vigenti. Anche la Fit Cisl Lombadia parteciperà  alla prossima assemblea nazionale dei tassisti di martedì 22 febbraio a Roma".

Per quanto riguarda i disagi verificatosi a Roma il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi, componente
della commissione Trasporti, della Camera, in un'intervista a Tgcom 24 ha preso di mira il sindaco Virginia Raggi: "Tutta la città è stata messa in ginocchio, sarebbe interessante conoscere l'opinione del sindaco Raggi e dell'amministrazione. Possibile che sia dovuto essere io a rivolgermi al Garante degli scioperi?".
 
Il Codacons ha depositato questa mattina l'annunciato esposto alle Procure di Roma, Milano e Torino in merito allo sciopero dei tassisti avviato ieri che ha portato alla sospensione improvvisa del servizio, e che sta proseguendo anche in queste ore. "La protesta dei tassisti - si legge nella denuncia dell'associazione - per come si è svolta e senza essere stata annunciata e preavvisata, ha comportato un gravissimo pregiudizio alla collettività  e all'utenza dei taxi, privata di un servizio pubblico. Nella fattispecie che ci preoccupa si fa riferimento alla categoria taxi rientrante nel servizio di trasporto pubblico non di linea, sottoposto ad obblighi di servizio pubblico al fine di garantire continuità , universalità  e copertura territoriale. Pertanto, anche se si volessero condividere le ragioni dei lavoratori, è indubbio che le forme di protesta devono svolgersi nel pieno rispetto e a garanzia dei servizi pubblici essenziali. Se è vero che la Costituzione, nel rinviare al legislatore la disciplina del diritto di sciopero non intese porgli alcun limite preciso, è altrettanto vero che lo impegnò a tenere nel dovuto rispetto le esigenze fondamentali dello Stato soprattutto il mantenimento e la garanzia dei pubblici servizi".  "Non è in discussione il sacrosanto diritto di sciopero dei tassisti, ma le modalità di protesta, che hanno avuto come unico effetto quello di arrecare un danno immotivato, illegittimo e ingiusto agli utenti - spiega il presidente Carlo Rienzi - Così come i tassisti chiedono garanzie e regole a sostegno della legalità del settore, allo stesso modo devono garantire legalità anche quando manifestano, al pari di tutte le altre categorie professionali".