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MONDO

Dall'inizio dei disordini le vittime sono almeno 21

Proteste Iran, l'annuncio del capo dei Pasdaran: "La sedizione è finita"

Il presidente Rohani aveva detto: "Non resteremo in silenzio davanti alle violenze". In piazza oggi a Teheran e in altre città sono scesi i filogovernativi

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Le proteste in Iran contro la corruzione e il carovita sembrano essere arrivate al capolinea. Ad esserne certo è il capo dei Pasdaran - le Guardie della Rivoluzione -, il generale Mohammad Ali Jafari, che ha annunciato ufficialmente "la fine della sedizione". Il generale, che risponde direttamente all'ayatollah Ali Khamenei, si è detto sicuro che le rivolte non continueranno.

"Oggi possiamo annunciare la fine della sedizione", ha detto Jafari, parlando di "un massimo di 1.500 persone in ciascuno dei luoghi, e a livello nazionale non hanno superato la soglia dei 15mila". "Un largo numero di questi, che ha ricevuto un addestramento da controrivoluzionari, sono stati arrestati e ci sarà un'azione molto ferma contro di loro", ha aggiunto il capo dei Pasdaran.

"Siamo intervenuti in maniera limitata in 3 province"
I Guardiani della Rivoluzione sono intervenuti "in maniera limita" nelle province di Isfahan, Lorestan e Hamedan, ha spiegato Ali Jafari. Dal 28 dicembre, giovedì scorso, quando sono iniziate le proteste a Mashhad, diffondendosi poi in tutto il Paese, sono state registrati 21 morti. In alcune aree sono stati attaccati edifici governativi e stazioni di polizia. "La mancanza di azione" nel bloccare le attività online da parte dei funzionari iraniani "ha rinforzato i problemi", ha detto, "ma una volta che le restrizioni sono iniziate, i problemi si sono ridotti". 

Rohani: non rimarremo in silenzio davanti alla violenza 
Le autorità iraniane non rimarranno "in silenzio davanti alla violenza e agli atti illegali"., aveva dichiarato il presidente iraniano, Hassan Rohani, nel corso di un colloquio telefonico con il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. In Iran "le persone sono libere di esprimere le loro critiche e di protestare nel rispetto della legge. Senza dubbio la sicurezza e la pace del popolo per noi sono importanti e per questo motivo non rimarremo in silenzio davanti alla violenza e agli atti illegali". 

Filogovernativi in piazza
Decine di migliaia di persone si sono radunate nelle città di tutto l'iran, questa mattina, per una massiccia dimostrazione di sostegno al regime dopo giorni di violenti disordini, durante i quali almeno 23 persone sono morte e oltre 450 sono state arrestate: lo riferisce la televisione di Stato iraniana, che ha mostrato le immagini delle manifestazioni. La folla ha intonato cori in favore del leader supremo, l'ayatollah Ali Khamenei.

Trump: "Sostegno al popolo iraniano al momento opportuno"
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha nuovamente usato Twitter per manifestare il proprio sostegno e "rispetto" per il popolo iraniano, promettendo "un grande sostegno dagli Stati Uniti al momento appropriato". Il suo tweet è stato diffuso poco prima dell'annuncio da parte dal comandante dei Pasdaran della "fine della sedizione".