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MONDO

Manifestazioni in tutta Europa

I curdi protestano contro l'Isis in Turchia: almeno 12 morti

I dimostranti in piazza per denunciare la situazione a Kobane, chiedere la creazione di una Stato Curdo e la liberazione del leader Ocalan

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Proteste curdi Turchia (Ansa)
Sarebbero almeno dodici i morti nelle proteste dei curdi scesi in strada in varie località della Turchia contro l'Isis, per chiedere un intervento più deciso a Kobane - la città siriana al confine sotto l'assedio dei jihadisti - rivendicare la creazione di uno Stato Curdo e la liberazione dal carcere del leader Ocalan. Manifestazioni simili, ma meno violente, si sono svolte in tutta Europa - all'aeroporto di Fiumicino, a Parigi, Strasburgo, Bordeaux e Rennes, Marsiglia, Bruxelles.  Assediata anche la sede del Parlamento Ue dove una settantina di curdi hanno fatto irruzione brandendo bandiere di Ocalan al grido di "Isis terroristi, turchi terroristi". 

Le proteste sono scoppiate nelle province sud orientali a maggioranza curda, oltre che ad Instanbul ed Ankara. La polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti che hanno bruciato auto e pneumatici.

Cinque persone sono state uccise a Diyarbakir, la più grande città curda nel sud-est del Paese. Un giovane 25enne è morto a Varto, nella provincia di Mus, altri due nella provincia di Siirt e un altro nella vicina Batman. Il coprifuoco è stato imposto in cinque province sudorientali dopo le proteste, in cui molti negozi e banche sono stati danneggiati.

La tensione è salita negli ultimi giorni, con l'Isis che ha issato le bandiere nere in alcune zone della città, stremata da settimane di assedio, mentre decine di carri armati da combattimento turchi stazionano al confine, 800 metri più avanti. Su Twitter ha spopolato l'appello agli Usa a bombardare le postazioni dei jihadisti, mentre pallottole e colpi di mortaio piombavano anche in terra turca.