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ECONOMIA

Roma

Pubblica Amministrazione, governo e sindacati firmano l'accordo quadro

Cgil, Cisl e Uil siglano l'intesa per lo sblocco dei rinnovi dei contratti. Aumenti medi di 85 euro al mese

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Raggiunto l'accordo fra governo e sindacati sul rinnovo del contratto del pubblico impiego. E' stato firmato dai leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo dopo una trattativa di oltre sette ore con il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia. Gli aumenti non saranno inferiori a 85 euro medi mensili.

L'annuncio della ministra Marianna Madia su Twitter
La ministra della Funzione Pubblica, Marianna Madia, ha affidato a Twitter la sua soddisfazione per la firma dell'accordo.

Madia: ora stagione contrattuale innovativa
Parlando al ministero dopo la firma la Madia ha detto: "Ora possiamo aprire una nuova stagione contrattuale innovativa, l'accordo di oggi è fortemente innovativo e ci consente di dare ai cittadini servizi di qualità e di farlo insieme ai lavoratori pubblici. Ridiamo spazio alla contrattazione e c'è un impegno comune di aumento di produttività, superiamo in modo esplicito i premi a pioggia. "Il governo - spiega ancora la ministra - si è impegnato a stanziare 85 euro medi ai lavoratori. Ci sarà un aumento soprattutto per i redditi bassi e per chi ha sofferto maggiormente la crisi".

Camusso: fatto un buon lavoro
Positivo il commento del segretario della Cgil. l"Abbiamo fatto un buon lavoro, che rende possibile riaprire la stagione per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego", afferma Susanna Camusso. "Il governo si è impegnato a modificare la legge Brunetta e la buona scuola" ridando spazio alla contrattazione. Inoltre, aggiunge Camusso, "il governo si è impegnato a prorogare i contratti in scadenza per i precari della Publica Amministrazione" e "si è impegnato per un totale di 5 miliardi di euro nell'arco di un triennio 2016-2018 per i rinnovi contrattuali dei 4 comparti".

Furlan: soddisfazione per l'intesa, aumento dignitoso 
Soddisfatta anche Annamaria Furlan. "Siamo contenti" per l'accordo raggiunto, l'aumento di 85 euro rappresenta una cifra "dignitosa" e "abbiamo stabilito che il contratto prevale sulla legge, la legge Brunetta è stata così superata". Quindi, ha sintetizzato il segretario della Cisl, "buste paga più pesanti e più qualità per il lavoro e i servizi pubblici".

Barbagallo: un anno fa accordo impensabile
Il segretario della Uil, Carmelo Barbagallo, esprime allo stesso modo "soddisfazione" per l'accordo quadro. "Un anno fa un accordo così ce lo potevamo sognare, era impensabile", commenta. Barbagallo ha sottolineato che per lo scoglio del bonus fiscale degli 80 euro, cui non potrebbero più accedere circa 200mila lavoratori pubblici per effetto del superamento della soglia di reddito, "abbiamo trovato una sorta di salvagente. Nella contrattazione ad assicurarlo sarà la scala parametrale, che sarà rivista".

Cgil: superata la pratica degli atti unilaterali  
"Dopo sette anni di blocco della contrattazione si interviene correggendo le norme introdotte dalla legge Brunetta e dalla buona scuola che limitavano la contrattazione ridandole ruolo e titolarità. Si ripristina un sistema di relazioni sindacali in tutti i settori basato sulla partecipazione di lavoratori e sindacati all'organizzazione e alle condizioni di lavoro, alla valorizzazione professionale, che supera la pratica degli atti unilaterali", afferma una nota della Cgil

Cisl Fp: ottenuto cambio di passo
"Nuove regole per nuovi contratti. E' il cambio di passo che volevamo e che abbiamo ottenuto grazie alla mobilitazione coraggiosa e determinata di milioni di lavoratori pubblici. Abbiamo firmato un accordo sul pubblico impiego per una nuova stagione dei servizi pubblici, con i lavoratori per i cittadini. La maratona del lavoro pubblico continua", dice Giovanni Faverin, segretario generale Cisl Funzione pubblica

Anche il presidente del Consiglio commenta su Twitter
"Dopo sette anni #lavoltabuona per i dipendenti pubblici. Riconoscere il merito, scommettere sulla qualità dei servizi #passodopopasso", scrive Matteo Renzi in un tweet.