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ECONOMIA

"Governo smetta con le provocazioni e apra il tavolo"

Pubblico impiego, sindacati: "Il rinnovo del contratto sia dignitoso, pronti allo sciopero"

Lo affermano in una nota il leader sindacali del pubblico impiego Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uilpa Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco

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Roma
I sindacati del pubblico impiego chiedono al governo "un contratto vero per i lavoratori e per cambiare i servizi ai cittadini" e si dicono pronti a "far arrivare il messaggio" anche attraverso lo sciopero generale. Lo affermano in una nota Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco, segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uilpa. "Il Governo - dicono - la smetta con le provocazioni e apra il tavolo", affermano i leader sindacali della Pa. Per i lavoratori pubblici - proseguono - chiediamo un rinnovo dignitoso che, dopo 6 anni di paralisi totale, per noi significa 150 euro di aumento medio con produttività e riconoscimento professionale, altro che l'equivalente di una mancia come vorrebbe il Governo". 

Secondo Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uilpa, "liberare la contrattazione è l'unico modo per produrre innovazione vera, partecipata dai lavoratori pubblici, e riportare la Pa in linea con le esigenze reali del Paese. Per questo metteremo in campo anche lo sciopero, se dalla politica non verranno risposte".  "E prima faremo una mobilitazione forte e capillare sia a livello nazionale che territoriale, cercheremo il confronto con la società civile, punteremo a creare alleanze sociali partendo dai bisogni delle persone", aggiungono. "Perché - concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Turco - non si tratta solo di garantire ai lavoratori pubblici retribuzioni adeguate ed esigibilità dei diritti, ma di tenere insieme la valorizzazione delle professionalità e il diritto dei cittadini a un'amministrazione pubblica sostenibile negli assetti, trasparente nell'uso delle risorse, ed efficace nel dare risposte alle comunità".