MONDO
Il discorso a 3 giorni dal referendum per l'indipendenza
Puigdemont: il re ha deluso i catalani, attueremo il nostro sogno
Il governatore della Catalogna critica le politiche del governo Rajoy e chiede una mediazione per dialogare. La replica del premier: no a ricatti e minacce, Puigdemont rientri nella legalità

Carles Puigdemont rilancia la sfida alla Corona spagnola e al governo di Madrid. Re Felipe VI di Spagna "ha deluso tante persone in Catalogna, che in diversi momenti sono state al suo fianco", ha detto il governatore catalano nel suo atteso discorso di stasera, 3 giorni dopo il contestato referendum sull'indipendenza. Il re ieri "non ha parlato dei catalani che sono stati vittime della brutalità della polizia" e "avrebbe avuto l'opportunità per rivolgersi a tutti i cittadini, poiché dovrebbe rispettare tutti", invece "ha deciso di semplicemente sostenere il governo spagnolo", ha detto il presidente della Generalitat.
"Governo irresponsabile. Serve una mediazione"
"Saremo sempre aperti al dialogo, rispetteremo le altre posizioni. E lo ripeto ai cittadini, il mio governo sarà sempre impegnato a favore della pace, ma saremo anche risoluti. Ora occorre mediazione", afferma Puigdemont. "Sapete che sono aperto a qualsiasi processo di mediazione. Pace, dialogo e accordi fanno parte della cultura politica del nostro Paese. Tuttavia non abbiamo avuto una risposta positiva dal governo spagnolo: credo sia stato irresponsabile da parte governo non avere ascoltato le richieste della Catalogna di discutere di questo sul piano politico anziché ricorrere alla polizia", ha detto il governatore, ribadendo: "Noi porteremo avanti l'impegno che abbiamo deciso di intraprendere" e "realizzeremo il nostro sogno".
"Da Rajoy politiche catastrofiche"
Le politiche del premier spagnolo Mariano Rajoy "sono state catastrofiche in relazione alla Catalogna", ha aggiunto il governatore della Catalogna nel discorso che ha tenuto nel salone Mare de Deu de Montserrat del palazzo della Generalitat a Barcellona. E ha accusato re Felipe di "aver fatto sue quelle politiche".
"Nei prossimi giorni attueremo l'esito del referendum"
"Oggi siamo ancora più vicini al nostro sogno, abbiamo avuto un referendum nonostante le tante difficoltà, le azioni della polizia, e nei prossimi giorni vedremo il lato migliore del nostro paese quando le autorità catalane attueranno i risultati del referendum", ha infine assicurato Puigdemont.
La replica di Rajoy: non accettiamo ricatti né minacce
"Il governo" spagnolo "non negozierà su nulla di illegale e non accetta ricatti" dal presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont. E' quanto si legge in una dichiarazione dell'ufficio del premier Mariano Rajoy. "Se il signor Puigdemont vuole parlare o negoziare, o inviare dei mediatori, sa perfettamente cosa fare: tornare nella legalità, che noi non abbandoneremo mai" prosegue il comunicato, aggiungendo che Puigdemont deve "ritirare la minaccia di secessione" da Madrid.
"Governo irresponsabile. Serve una mediazione"
"Saremo sempre aperti al dialogo, rispetteremo le altre posizioni. E lo ripeto ai cittadini, il mio governo sarà sempre impegnato a favore della pace, ma saremo anche risoluti. Ora occorre mediazione", afferma Puigdemont. "Sapete che sono aperto a qualsiasi processo di mediazione. Pace, dialogo e accordi fanno parte della cultura politica del nostro Paese. Tuttavia non abbiamo avuto una risposta positiva dal governo spagnolo: credo sia stato irresponsabile da parte governo non avere ascoltato le richieste della Catalogna di discutere di questo sul piano politico anziché ricorrere alla polizia", ha detto il governatore, ribadendo: "Noi porteremo avanti l'impegno che abbiamo deciso di intraprendere" e "realizzeremo il nostro sogno".
"Da Rajoy politiche catastrofiche"
Le politiche del premier spagnolo Mariano Rajoy "sono state catastrofiche in relazione alla Catalogna", ha aggiunto il governatore della Catalogna nel discorso che ha tenuto nel salone Mare de Deu de Montserrat del palazzo della Generalitat a Barcellona. E ha accusato re Felipe di "aver fatto sue quelle politiche".
"Nei prossimi giorni attueremo l'esito del referendum"
"Oggi siamo ancora più vicini al nostro sogno, abbiamo avuto un referendum nonostante le tante difficoltà, le azioni della polizia, e nei prossimi giorni vedremo il lato migliore del nostro paese quando le autorità catalane attueranno i risultati del referendum", ha infine assicurato Puigdemont.
La replica di Rajoy: non accettiamo ricatti né minacce
"Il governo" spagnolo "non negozierà su nulla di illegale e non accetta ricatti" dal presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont. E' quanto si legge in una dichiarazione dell'ufficio del premier Mariano Rajoy. "Se il signor Puigdemont vuole parlare o negoziare, o inviare dei mediatori, sa perfettamente cosa fare: tornare nella legalità, che noi non abbandoneremo mai" prosegue il comunicato, aggiungendo che Puigdemont deve "ritirare la minaccia di secessione" da Madrid.