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MONDO

La protesta punk

Pussy Riot, nuovo video anti-Putin

Il gruppo punk femminista, nonostante gli arresti, non si ferma e lancia un nuovo videoclip su Youtube dal titolo: "Putin ti insegnerà ad amare la patria". Con i classici passamontagna colorati, le ragazze cantano davanti ad alcuni simboli dei Giochi Olimpici e denunciano gli scontri con la polizia russa

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Pussy Riot
Russia
Le Pussy Riot non si arrendono: dopo gli arresti e le frustate dei cosacchi a Sochi, che hanno fatto il giro del web, Nadia e le altre hanno diffuso un nuovo video di protesta intitolato "Putin ti insegnerà ad amare la patria", girato nella zona dove si svolgono i Giochi Olimpici, evento fortemente voluto proprio dal presidente russo. Come ha annunciato su Twitter il volto più famoso del gruppo punk femminista, Nadia Tolokonnikova, oggi ad Adler (dove sorge il villaggio olimpico) è prevista una sorta di presentazione alla stampa. Le Pussy Riot sono arrivate sul Mar Nero domenica proprio per registrare il nuovo videoclip.
 
Gli arresti e gli interrogatori
In pochi giorni sono state più volte convocate dalla polizia e dall'Fsb. L'ultima volta, martedì, sono state portate in commissariato con altri attivisti e giornalisti per essere interrogate in merito a una denuncia di furto, sporta dall'albergo dove soggiornano. Sono state poi subito rilasciate, senza accuse formali. Il "video olimpico" come lo definisce su Twitter il marito di Nadia, Piotr Verzilov, è disponibile sul sito ufficiale delle Pussy Riot (http://pussy-riot.info/blog/2014/2/20/putin-nauchit-tebya-lubit).

Picchiate dai cosacchi
Negli ormai inconfondibili passamontagna colorati, le ragazze cantano davanti ad alcuni simboli dei Giochi, come le mascotte e i cinque cerchi. Ci sono soprattutto le scene degli interventi delle forze dell'ordine, il loro rilascio dalla stazione della polizia e la rissa avvenuta ieri con alcuni cosacchi, che hanno picchiato le ragazze e il loro operatore con delle fruste mentre tentavano di inscenare la performance.
 
La lotta per la libertà in Russia
Il video, hanno spiegato, è dedicato ai prigionieri del caso Balotnaya (i manifestanti detenuti in seguito agli scontri tra dimostranti e polizia avvenuti nel 2012 a Mosca, alla vigilia dell'insediamento di Putin al Cremlino per il terzo mandato presidenziale), all'ecologista Evgheny Vitishko (condannato la settimana scorsa a tre anni di detenzione, dopo le sue denunce dei danni ambientali causati dai cantieri olimpici) e in generale ala lotta per la libertà in Russia.