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MONDO

La penisola sempre più lontana dall'Ucraina

Putin: "La Crimea è parte della Russia". E sfida l'occidente: noi fuori dal G8? "Sanzioni ridicole"

Il presidente russo avvia l'annessione della penisola sul Mar Nero, incurante delle pressioni internazionali e delle sanzioni che suscitano "un senso di ironia e anche di sarcasmo". Il ministro degli Esteri francese Fabius annuncia la sospensione della Russia dal G8. E mercoledì Van Rompuy volerà a Mosca per incontrare Putin

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin
Mosca (Russia)
“La Crimea è sempre stata e resta parte della Russia”. Vladimir Putin non cede di un millimetro e, nel suo discorso davanti al parlamento russo, annuncia la volontà di Mosca di annettere la penisola sul Mar Nero. Subito dopo il discorso il presidente russo e il leader della Crimea hanno firmato il l'accordo per l'ingresso della penisola nella Federazione Russa. Il tutto mentre il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, comunica la sospensione della Russia dal G8. Per il consigliere di politica estera del presidente Putin le sanzioni approvate contro Mosca suscitano  "un senso di ironia e anche di sarcasmo". E con un comunicato la Chiesa greco-cattolica ucraina informa che il Papa "segue con molta attenzione quello che sta succedendo e farà tutto il possibile per la pace". Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, volerà mercoledì a Mosca nel tentativo di trovare una mediazione alla crisi in Ucraina. Van Rompuy, anticipano fonti diplomatiche, incontrerà Vladimir Putin.

Il discorso di Putin
Ieri la firma del decreto che riconosce l’indipendenza della Crimea, oggi il via libera a una bozza di trattato per l’annessione e l’informativa a parlamento e governo. Il presidente russo Vladimir Putin ignora le proteste internazionali e le minacce di sanzioni e allontana sempre più la regione dall’orbita di Kiev. “La Crimea è stata annessa all’Ucraina nel 1954 senza tenere conto della volontà degli abitanti – ha detto Putin – La decisione era stata presa in violazione delle norme costituzionali vigenti persino allora”. Poi ha assicurato il “pieno rispetto di tutte le nazionalità che vivono in Crimea” e l’introduzione nella regione di “tre lingue ufficiali: russo, ucraino e tataro di Crimea”.
 
Il trattato di annessione
Il presidente russo Putin ha firmato al Cremlino con i leader politici della Crimea l'accordo per l'ingresso della penisola nella Federazione Russa. La tv di Stato ha mostrato la cerimonia con il premier e il presidente del parlamento di Crimea, Serghei Aksenov e Vladimir Konstatinov, e il sindaco di Sebastopoli. L'accordo deve ora essere ratificato dal parlamento, il cui appoggio è praticamente scontato. Allo stesso tempo si dovrà approvare una nuova legge che permetta il riconoscimento di Crimea e Sebastopoli come nuovi soggetti della Federazione.
 
Mosca sospesa dal G8
I passi delle Russia non piacciono a gran parte della comunità internazionale. Il ministro degli Esteri della Francia, Laurent Fabius, intervistato dalla radio Europe-1, ha comunicato la sospensione di Mosca dal G8, spiegando che la decisione è stata presa dai leader degli altri sette Paesi del gruppo. "A proposito del G8 abbiamo deciso di sospendere la partecipazione della Russia e questo lascia prefigurare che tutti gli altri sette Paesi si uniranno senza la Russia", ha detto Fabius, che non ha fornito altri dettagli. I leader del G8 avevano gia deciso di sospendere i preparativi per il prossimo summit del G8, che avrebbe dovuto tenersi a giugno a Sochi, in Russia. Anche il Giappone intanto si è aggiunto all’elenco degli Stati che hanno annunciato sanzioni nei confronti della Russia. “Il referendum viola la Costituzione dell’Ucraina e non è giuridicamente efficace”, ha detto il ministro degli esteri Fumio Kishida. Sanzioni occidentali contro esponenti russi e ucraini implicati nel referendum in Crimea per l'annessione alla Russia che a Mosca "un senso di ironia e anche di sarcasmo", è quanto ha affermato il consigliere di politica estera del presidente Putin, Yury Ushakov.

Bergoglio "segue con attenzione quello che sta succedendo alla Chiesa greco-cattolica"
Papa Francesco "segue con molta attenzione quello che sta succedendo alla Chiesa greco-cattolica ucraina ed ha assicurato a sua Beatitudine che la Santa Sede fara' tutto il possibile per la pace nell'Europa Orientale, soprattutto per evitare ogni escalation del conflitto". Lo afferma un comunicato del Dipartimento di informazione della Chiesa greco-cattolica ucraina che riferisce dell'incontro di ieri dell'arcivescovo maggiore di Kiev e primate dell'Ucraina, sua beatitudine Sviatoslav Shevchuk, con il Pontefice e subito dopo con il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin.

Annullata visita a Mosca dei ministri francesi degli Esteri e della Difesa
Restano tesi anche i rapporti tra il Cremlino e la Francia. Oggi era prevista la visita a Mosca dei ministri francesi degli Esteri e della Difesa, Laurent Fabius et Jean-Yves Le Drian. Avrebbero dovuto incontrare i loro omologhi Sergei Lavrov et Sergei Choigou, ma l'incontro è stato annullato. Il ministero degli Esteri russo non ha spiegato la ragione, ma nei giorni scorsi l'Eliseo aveva sottolineato che si sarebbe svolto "in funzione dei passi in avanti sul dossier ucraino". 

Gran Bretagna sospende le esportazioni di beni militari
Il Regno Unito ha sospeso le esportazione beni militari in Russia. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri britannico William Hague che ha definito la crisi in Ucraina come "il più difficile test per la sicurezza europea del 21esimo secolo sino ad oggi". 
 
Kiev: il mondo non riconosca la Repubblica di Crimea
Da Kiev intanto arriva un appello alla comunità internazionale. Il ministero degli Esteri ha chiesto di non riconoscere la Repubblica di Crimea e eventuali accordi da essa siglati. La sua indipendenza, afferma l'Ucraina, è stata "proclamata da un organo illegittimo in seguito a un referendum incostituzionale".

Crimea: addio alla moneta ucraina già ad aprile
Anche in Crimea la situazione si evolve rapidamente e si procede a grandi passi verso un'integrazione sempre più stretta con Mosca anche dal punto di vista economico. Il vice primo ministro Rustam Temirgaliyev ha annunciato che la grivnia, la moneta dell'Ucraina, sarà abbandonata già ad aprile. In precedenza, era stato comunicato che sarebbe rimasta affiancata al rublo russo fino al 2016. Intanto il colosso russo dell'energia Gazprom ha proposto alla Crimea un piano di sviluppo nel settore del gas e del petrolio.