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ITALIA

Italia-Russia

Putin a Roma. Conte: "Superare sanzioni". Il presidente russo: "Italia partner importante"

In Italia per la prima volta dal 2015

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Visita ufficiale di Putin in Italia, a Roma. Il presidente russo è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco, poi il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l'incontro a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte. A seguire la cena a villa Madama con il premier e i vice Premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La giornata si chiude con saluto al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. 

"Abbiamo confermato l'eccellente stato delle nostre relazioni bilaterali, nonostante il permanere delle condizioni che hanno condotto al deterioramento delle relazioni con l'Ue e quindi alle sanzioni. In un momento delicato per l'economia globale è di reciproco interesse" una buona relazione tra i due paesi, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l'incontro con  il presidente russo Vladimir Putin. "Riteniamo che Mosca sia un attore ineludibile per individuare soluzioni nelle principali crisi regionali. Con Putin siamo d'accordo sul fatto che queste soluzioni, per essere sostenibili, devono essere politiche", ha detto il Conte.  Auspichiamo il "superamento" delle sanzioni alla Russia e "per raggiungere questo obiettivo a cui l'Italia è pienamente devota occorre che maturino circostanze e lavoreremo affinché maturino", ha detto il presidente del Consiglio.

"Comprendiamo che l'Italia è legata con gli impegni europei e non abbiamo nessuna pretesa rispetto agli amici italiani ma speriamo che l'Italia sulle sanzioni porti avanti la posizione di un ritorno dei rapporti a 360 gradi con la Russia", afferma il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa congiunta con Conte. "Siamo grati all'Italia per la posizione che consiste nel fatto che bisogna ristabilire il regime pieno dei rapporti tra Usa e Russia", aggiunge.

Sulla Libia abbiamo "convenuto sull'esigenza di sostenere il ruolo dell'Onu e lavorare per ottenere un rapido cessate il fuoco e il ritorno al tavolo negoziale". Serve un "processo inclusivo" per ottenere l'obiettivo della "cessione immediata delle ostilità e la stabilizzazione della Libia",  ha detto il premier. Giuseppe Conte ha invitato il premier libico Serraj "a un compito di grande responsabilità e a fare di tutto perché crisi umanitarie non esplodano in tutta la loro ampiezza".  Per quanto riguarda la Siria, ha detto, "guardiamo anche con estrema attenzione alla crisi siriana" che "rappresenta un tema centrale per la sicurezza dell'Italia", ha detto Conte. Il premier ha auspicato una "soluzione politica inclusiva e pragmatica" in Siria "con maggiore sostegno all'azione dell'inviato dell'Onu". 

I colloqui con il presidente Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sono stati "concreti e costruttivi", ha detto il presidente russo Vladimir Putin in conferenza stampa. "Abbiamo esaminato il complesso delle questioni della collaborazione bilaterale, delle questioni regionali e internazionali", ha proseguito, "tradizionalmente abbiamo rapporti con l'Italia reciprocamente vantaggiosi". 

Nei colloqui a Palazzo Chigi tra il presidente russo Vladimir Putin e il premier Giuseppe Conte è stata data "grande attenzione" alla cooperazione economica. Lo ha riferito lo stesso Putin in conferenza stampa, definendo l'Italia un "partner molto importante", con cui pero' l'interscambio "deve recuperare qualcosa". Il dato è stato, nel 2018, di 27 miliari di dollari, ancora lontano dai 54 miliardi registrati nel 2013. 

Il presidente russo, ha voluto ricordare le responsabilità della Nato, sottolineando che "cosa deve fare e cosa farà la Russia è un problema molto importante", ma Mosca "non deve giocare nessun ruolo regolatore decisivo, questo è un ruolo che si deve chiedere a chi lo ha fatto", vale a dire a chi ha attaccato il Paese nordafricano. Putin ha poi sottolineato che, dopo i bombardamenti Nato "si è creato caos e lotta tra vari raggruppamenti paramilitari".  "Noi non stiamo in disparte", ha aggiunto, "ma non vogliamo entrare per primi". "Appoggiamo sia Haftar sia Serraj", ha ribadito, sottolineando che con Italia "c'è opinione condivisa che è importante che le forze politico-militari libiche istituiscano un regime di cessate il fuoco, aprano un canale di dialogo, adottino misure per ripristinare il processo politico con l'obiettivo finale di superare la divisione del paese e formare istituzioni statali efficaienti". In generale, descrivendo la situazione in Libia, il capo dello stato russo ha notato che la situazione in questo Paese si sta deteriorando, l'attività terroristica è in aumento e il numero delle vittime e' in aumento. 



Putin al Quirinale
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto nel cortile d'onore del Quirinale il presidente russo Vladimir Putin in visita ufficiale in Italia. Putin è giunto con oltre un'ora di ritardo, dopo aver fatto registrare altrettanto ritardo nell'incontro precedente con Papa Francesco. 

Mattarella ha accolto Putin con una stretta di mano nella Loggia alla vetrata. L'auto blindata di Putin è stata scortata dai corazzieri fino al Quirinale ed ha fatto ingresso nel cortile d'onore mentre sul Torrino è stata issata la bandiera della federazione russa. I due presidenti hanno assistito all'esecuzione degli inni nazionali da parte del picchetto d'onore. Mattarella e Putin si sono poi trasferiti nella sala del Bronzino per la presentazione delle due delegazioni e una colazione di lavoro. Era presente il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi. 

Sergio Mattarella e Vladimir Putin hanno registrato rapporti bilaterali ottimi tra Roma e Mosca, nonostante il raffreddamento delle relazioni tra la Federazione russa e l'Occidente dovuta alle diverse valutazioni sulla crisi con l'Ucraina. Lo si apprende al termine dell'incontro tra il presidente della Repubblica e il presidente della Federazione russa.

La preoccupazione comune per la situazione in Libia è stato uno dei temi del colloquio tra Sergio Mattarella e Vladimir Putin. Il presidente della Repubblica e il presidente della Federazione russa hanno condiviso la preoccupazione di Italia e Russia per la guerra civile nel paese nordafricano e per il conseguente ritorno del terrorismo islamico, battuto recentemente in Siria. Mattarella ha sottolineato l'importanza della stabilità libica per l'Italia e per l'Europa, importanza di cui Putin si e' dimostrato assolutamente consapevole, così come del rischio di destabilizzazione che la crisi libica comporta. Da parte russa si è poi sottolineata la diversa posizione dei Paesi vicini sulla soluzione politica. Mattarella e Putin hanno affrontato il tema dello stallo nei combattimenti e della necessità - per l'Italia - che riprenda il lavoro dell'inviato Onu

Una piccola curiosità: Putin ha percorso a piedi il colonnato del cortile d'onore, accompagnato dal consigliere militare della Presidenza della Repubblica generale Roberto Corsini, poiché la sua auto, una limousine Aurus, per la sua stazza non riesce a fare la curva per entrare nel cortile ma può raggiungere solo il colonnato d'entrata.

Quello al Quirinale è il terzo incontro tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente russo Vladimir Putin. In precedenza il presidente russo era stato ricevuto dal Capo dello Stato il 10 giugno 2015 durante la sua visita in Italia, mentre Mattarella era stato in visita ufficiale in Russia l'11 aprile 2017. 

L'incontro con Papa Francesco
È cominciata alle 14.20, con un'ora di ritardo sull'orario previsto, l'udienza del Papa al presidente della Federazione Russa, e si è conclusa dopo circa un'ora. Putin è arrivato in Vaticano direttamente dall'aeroporto di Fiumicino con un ritardo di circa un'ora rispetto all'agenda prevista. L'udienza era stata infatti fissata per le 13:15. Appena arrivato al Cortile del Belvedere, un quarto d'ora circa prima, Putin ha stretto la mano al prefetto della Casa Pontificia, monsignor Georg Ganswein, che gli ha fatto da anfitrione all'interno del palazzo apostolico, preceduto dal corteo della delegazione russa scortato dalle Guardie svizzere Pontificie, dopo il picchetto d'onore al Cortile del Belvedere, luogo di arrivo della limousine del presidente russo e delle auto del corteo presidenziale.

Nella sala del Tronetto, prima di entrare nella biblioteca privata, il Santo Padre è andato incontro al presidente Putin, che lo attendeva da solo, per stringergli la mano e salutarlo con un "benvenuto". Poi l'inizio del colloquio privato, al riparo delle telecamere, all'inizio del quale il Papa è apparso disteso e sorridente. Nel frattempo, il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha accolto la delegazione russa. 

Si tratta del terzo incontro tra i due capi di Stato: il primo fu il 25 novembre 2013 e poi il 10 giugno 2015. 

Dopo la presentazione della sua delegazione a Papa Francesco e lo scambio dei doni, il presidente russo Vladimir Putin, sempre insieme al suo seguito, si è fermato a colloquio col cardinale Pietro Parolin, Segretario di stato vaticano, a sua volta accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i rapporti con gli stati.

"Grazie per il tempo che mi ha dedicato e per il discorso molto sostanzioso e interessante", ha detto il presidente russo al Papa al momento di congedarsi. "Preghi per me", gli ha detto a sua volta Bergoglio.

Siria, Ucraina e Venezuela al centro dei colloqui tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin, si legge in un Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. "Nel corso dei cordiali colloqui è stata espressa da ambo le parti soddisfazione per lo sviluppo delle relazioni bilaterali, ulteriormente rafforzatesi con la firma, in data odierna, di un protocollo di intesa riguardante la collaborazione tra l'Ospedale Bambino Gesù e gli Ospedali pediatrici della Federazione Russa. Sono state poi affrontate alcune questioni di rilievo per la vita della Chiesa cattolica in Russia. Nel prosieguo della conversazione ci si è soffermati sulla questione ecologica e su alcune tematiche dell'attualità internazionale, con particolare riferimento alla Siria, all'Ucraina e al Venezuela". 

Il lungo corteo - composto da oltre 40 mezzi - aperto dai motociclisti della Polizia di Stato, ha sfilato a Roma lungo una via della Conciliazione blindata per l'occasione. Ad accogliere il presidente russo in visita a Papa Bergoglio nella prima tappa nella Capitale, alcune decine di cittadini russi radunati lungo via della Conciliazione.

Il Patriarcato di Mosca ha definito "utile e importante" l'incontro di oggi tra il presidente russo Vladimir Putin e il Papa, in Vaticano. "Il Vaticano e la Russia hanno posizioni simili su diversi temi della politica mondiale", ha sottolineato il portavoce del Patriarca, Vladimir Legoyda. "Considerano importante il sostegno ai valori tradizionali della famiglia e del matrimonio, la difesa dei diritti dei cristiani, nelle regioni dove vengono perseguitati"."Per questo", ha continuato Legoyda in un post sul suo canale Telegram, "questo incontro dal punto di vista della Chiesa e' importante e utile".  Il portavoce ha tenuto a sottolineare che l'incontro tra Putin e il Papa è quello tra due capi di Stato e quindi "di natura secolare".