MONDO
Il presidente partecipa al vertice di Ginevra
Putin: "Sciocchezze" non siamo nell'Ucraina dell'Est
"Niente reparti militari, niente servizi speciali, niente istruttori, sono tutti cittadini locali", ha affermato il numero uno russo

"Sciocchezze": così Putin ha definito l'accusa sulla presenza di forze russe nell'Ucraina dell'Est": "Niente reparti militari, niente servizi speciali, niente istruttori, sono tutti cittadini locali", ha affermato. Le autorità di Kiev hanno commesso un nuovo "grave crimine" utilizzando i carri armati e l'aviazione contro persone pacifiche nell'est dell'Ucraina. Lo ha denunciato il presidente russo, Vladimir Putin durante la tradizionale maratona tv, "Linea diretta con i russi".
"In Ucraina - ha aggiunto - la situazione può essere messa in ordine solo attraverso procedure democratiche, non con l'uso di forze armate, carri armati e aviazione".
La reazione Usa alle tensioni in Ucraina
Sanzioni che colpiranno probabilmente le persone vicine al presidente russo Vladimir Putin e le loro compagnie, mentre gli aiuti all'esercito potranno includere forniture mediche e divise. "Ogni volta che la Russia compie questo tipo di passi pensati per destabilizzare l'Ucraina e violare la sua sovranita, ci saranno conseguenze", ha dichiarato il presidente americano Barack Obama in una intervista a Cbs News. "Le decisioni di Putin non sono solo negative per l'Ucraina. A lungo termine, lo saranno anche per la Russia", ha aggiunto Obama.
Timoshenko chiede stato emergenza ad est
Iulia Timoshenko chiede l'introduzione dello stato d'emergenza nell'Ucraina dell'est per consentire alle forze armate di intervenire senza restrizioni contro i ribelli filorussi che hanno occupato molti edifici amministrativi. Lo riferisce Interfax. Ciò comporterebbe il rinvio delle presidenziali del 25 maggio, dove è candidata.
Il bilancio di oggi
Almeno tre persone sono morte e 13 sono rimaste ferite nel corso degli scontri armati tra le forze di polizia ucraina e quelle dei filorussi scoppiati ieri sera e proseguiti nella notte a Mariupol, nella regione ucraina orientale di Donetsk. A riferirlo su Facebook il ministro degli Interni di Kiev Arsene Avakov. Secondo la sua versione, ieri sera 300 sconosciuti armati hanno preso d'assalto la sede delle truppe del ministero dell'interno di Mariuopol, città sul Mar Nero ad una trentina di chilometri dal confine con la Russia, tentando di sfondare la porta d'ingresso, lanciando bottiglie molotov e chiedendo la consegna delle armi. I militari ucraini dapprima hanno sparato in aria a scopo intimidatorio, poi hanno aperto il fuoco riuscendo a disperdere gli aggressori.
"In Ucraina - ha aggiunto - la situazione può essere messa in ordine solo attraverso procedure democratiche, non con l'uso di forze armate, carri armati e aviazione".
La reazione Usa alle tensioni in Ucraina
Sanzioni che colpiranno probabilmente le persone vicine al presidente russo Vladimir Putin e le loro compagnie, mentre gli aiuti all'esercito potranno includere forniture mediche e divise. "Ogni volta che la Russia compie questo tipo di passi pensati per destabilizzare l'Ucraina e violare la sua sovranita, ci saranno conseguenze", ha dichiarato il presidente americano Barack Obama in una intervista a Cbs News. "Le decisioni di Putin non sono solo negative per l'Ucraina. A lungo termine, lo saranno anche per la Russia", ha aggiunto Obama.
Timoshenko chiede stato emergenza ad est
Iulia Timoshenko chiede l'introduzione dello stato d'emergenza nell'Ucraina dell'est per consentire alle forze armate di intervenire senza restrizioni contro i ribelli filorussi che hanno occupato molti edifici amministrativi. Lo riferisce Interfax. Ciò comporterebbe il rinvio delle presidenziali del 25 maggio, dove è candidata.
Il bilancio di oggi
Almeno tre persone sono morte e 13 sono rimaste ferite nel corso degli scontri armati tra le forze di polizia ucraina e quelle dei filorussi scoppiati ieri sera e proseguiti nella notte a Mariupol, nella regione ucraina orientale di Donetsk. A riferirlo su Facebook il ministro degli Interni di Kiev Arsene Avakov. Secondo la sua versione, ieri sera 300 sconosciuti armati hanno preso d'assalto la sede delle truppe del ministero dell'interno di Mariuopol, città sul Mar Nero ad una trentina di chilometri dal confine con la Russia, tentando di sfondare la porta d'ingresso, lanciando bottiglie molotov e chiedendo la consegna delle armi. I militari ucraini dapprima hanno sparato in aria a scopo intimidatorio, poi hanno aperto il fuoco riuscendo a disperdere gli aggressori.