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MONDO

Stati Uniti

Putin studiato dal Pentagono per capirne le intenzioni

Usa Today svela un gruppo di ricercatori che studia il linguaggio del corpo del leader russo per capirne le mosse future

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Vladimir Putin
Un’occhiata o una mossa potrebbero tradire le sue intenzioni future. Almeno questo è quello che pensa il Pentagono che sta studiando i movimenti del corpo del presidente russo Vladimir Putin per capire cosa farà.

A rivelarlo è Usa Today che, citando fonti del dipartimento della Difesa americano, svela il progetto  ‘Body Leads’, svolto dall'Office of Net Assessment (Ona). Un gruppo di ricerca è stato infatti creato per seguire le azioni del leader di Mosca e guidare così le decisioni di politica estera degli Stati Uniti. Il team guidato da Brenda Connors -  ricercatrice in questo settore dal 1996 - dopo aver analizzato attraverso alcuni software i movimenti, fornisce relazioni al segretario della Difesa, Chuck Hagel.

Un lavoro, cominciato nel 2008 sul linguaggio del corpo del capo del Cremlino, sul quale Pentagono e Ona cercano di mantenere il più assoluto riserbo anche se qualcosa sfugge ai funzionari. Come la conferma di essere al lavoro non solo su Putin ma anche su altri politici internazionali, pur negando che  l'Ona dia consigli "sulla linea politica da seguire, così non possiamo affermare con certezza in che modo i nostri lavori vengano usati dall'amministrazione americana”.

La prima volta che gli studi sui movimenti del corpo sono iniziati erano gli anni ’40 in Inghilterra, da Rudolf Laban, un ricercatore ungherese e la pratica fu poi sviluppata da Warren Lamb, sempre a Londra, alla fine della Seconda guerra mondiale. Negli Stati Uniti invece questo tipo di ricerca è approdata negli anni ’70 e il think thank che si occupa di ‘Body Leads’ è composto da studiosi di Harvard e della Brown University.

L’attuale guida del gruppo, Brenda Connors, non ha mai voluto rivelare i risultati delle analisi su Putin ma nel 2005 rilasciò un’intervista alla rivista Atlantic in cui diceva che i problemi dell’ex spia del Kgb nel camminare “hanno creato in lui una forte personalità, quando non riesce a fare qualcosa sa che solo l'impegno e il lavoro rappresentano la via di uscita”.